Skip to main content

da: ufficio stampa giunta regionale Emilia Romagna

Presentata oggi a Bologna la Final Eight del torneo intitolato a Giacinto Facchetti che si svolgerà tra Sassuolo, Modena e Reggio Emilia. Si comincia il 27 maggio al Braglia con Inter-Palermo, finale il 4 giugno al Mapei Stadium. Il presidente Bonaccini: “Orgogliosi e onorati di ospitare questa prestigiosa manifestazione”

Bologna – Sarà Inter-Palermo, venerdì 27 maggio allo stadio Braglia di Modena, a inaugurare la fase finale del Campionato Primavera Tim 2015/16, trofeo intitolato alla memoria di Giacinto Facchetti organizzato dalla Lega Nazionale Professionisti Serie A per giovani tra i 15 e i 19 anni, e che prevede la partecipazione di società le cui squadre maggiori siano iscritte ai campionati di A e B.

Le finali che assegneranno il titolo italiano ai futuri campioni si svolgeranno tra Modena, Sassuolo e Reggio Emilia. La cerimonia del sorteggio dei quattro abbinamenti che costituiscono i quarti di finale è avvenuta stamattina a Bologna nella sede della Regione, a seguito di una presentazione cui hanno partecipato il presidente dell’Emilia-Romagna Stefano Bonaccini e Giovanni Carnevali, amministratore delegato e direttore generale del Sassuolo Calcio, che hanno collaborato all’organizzazione rappresentata da Marco Brunelli, direttore generaleLega Professionisti Serie A.
“Siamo orgogliosi e onorati di ospitare questa prestigiosa manifestazione – ha affermato il presidente Bonaccini -, proprio mentre in Romagna si svolgono le partite di finale tra i giovanissimi. Ciò conferma il livello di eccellenza della nostra impiantistica sportiva, in un territorio leader per la pratica sportiva”. Il presidente della Regione ha quindi ringraziato i partners e si è complimentato con il Sassuolo Calcio per l’inedita qualificazione all’Europa League: “Merito di una società, di un gruppo dirigente che hanno saputo programmare e gestire con lungimiranza e capacità”.

Solo per restare alle ultime edizioni, le sfide delle Finali Primavera hanno avuto come protagonisti atleti che sarebbero diventati campioni del mondo come Buffon, Perrotta, Pirlo, Totti e giovani calciatori che ormai sono realtà affermate sui campi di Serie A come Diawara, Diousse, Donnarumma e Pellegrini.

Fase Finale: calendario e abbinamenti
Alla Fase Finale del torneo a otto squadre, formula a eliminazione diretta con la quale per la ventunesima volta consecutiva si assegna il titolo di Campione d’Italia Primavera, si sono qualificate Atalanta, Empoli, Juventus, Inter, Palermo, Roma, Torino e Virtus Entella.
Oltre la citata Inter-Palermo di venerdì 27 maggio a Modena (ore 20,30), il sorteggio ha stabilito che Entella e Roma si incontreranno il 28 maggio allo stadio Ricci di Sassuolo (ore 17,30), quindi Juventus-Empoli il 29 maggio alle 15,30 al Ricci di Sassuolo e l’ultimo quarto alle 18,15 dello stesso giorno al Braglia di Modena.
Le due semifinali si svolgeranno il 31 maggio e l’1 giugno alle 20,30 al Mapei Stadium di Reggio Emilia, dove nello stesso impianto il 4 giugno si giocherà la finale (ore,30) che assegnerà il titolo.
Tutti gli incontri saranno trasmessi in diretta televisiva su Sportitalia e Rai Sport.

Il torneo avrà anche un momento teatrale con lo spettacolo del giornalista e telecronista sportivo Federico Buffa, che lunedì 30 maggio al Forum Monzani di Modena (via Aristotele 33, ore 20,45 ingresso libero fino a esaurimento posti) porterà in scena il testo narrativo “Le Olimpiadi del 1936”, scritto da Emilio Russo e diretto da Caterina Spadaro.

tag:

REGIONE EMILIA-ROMAGNA


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

Periscopio è  proprietà di un azionariato diffuso e partecipato, garanzia di una gestitone collettiva e democratica del quotidiano. Si finanzia, quindi vive, grazie ai liberi contributi dei suoi lettori amici e sostenitori. Accetta e ospita sponsor ed inserzionisti solo socialmente, eticamente e culturalmente meritevoli.

Nato quasi otto anni fa con il nome Ferraraitalia già con una vocazione glocal, oggi il quotidiano è diventato: Periscopio naviga già in mare aperto, rivolgendosi a un pubblico nazionale e non solo. Non ci dimentichiamo però di Ferrara, la città che ospita la redazione e dove ogni giorno si fabbrica il giornale. e Ferraraitalia continua a vivere dentro Periscopio all’interno di una sezione speciale, una parte importante del tutto. 
Oggi Periscopio ha oltre 320.000 lettori, ma vogliamo crescere e farsi conoscere. Dipenderà da chi lo scrive ma soprattutto da chi lo legge e lo condivide con chi ancora non lo conosce. Per una volta, stare nella stessa barca può essere una avventura affascinante.  Buona navigazione a tutti.

Tutti i contenuti di Periscopio, salvo espressa indicazione, sono free. Possono essere liberamente stampati, diffusi e ripubblicati, indicando fonte, autore e data di pubblicazione su questo quotidiano.

Francesco Monini
direttore responsabile


Chi volesse chiedere informazioni sul nuovo progetto editoriale, può scrivere a: direttore@periscopionline.it