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Da Alessandra Scotti

Sabato 18 e Domenica 19 Novembre torna “Calici D’Autunno” , la degustazione eno-gastronomica itinerante per le principali vie della zona pedonale del Centro Storico di Ferrara, che anche quest’anno inaugurerà il Villaggio di Natale della grande iniziativa “Natale e Capodanno Ferrara”.

Si tratta della quarta edizione della manifestazione, organizzata da “Feshion Eventi”, patrocinata dal Cpmune di Ferrara, in collaborazione con numerose aziende del territorio e con la sponsorizzazione di partner storici, tra cui l’agenzia Generali Baluardi, il Punto Wind Ferrara, Stel srl, Idroservice e il negozio “Quellogiusto” .

L’evento si svolgerà dalle 18 alle 23 di sabato 18 e dalle 10 alle 20 di Domenica 19 e coinvolgerà otto aziende agricole e gatronomiche collocate in nelle bellissime casette di legno del “ Fideuram Christmas Village” e dieci attività (bar e ristoranti) del centro storico, attraverso un percorso gastronomico itinerante tra le principali vie della zona pedonale della città. L’evento è finalizzato a valorizzare il centro e le sue attività ristorative, che saranno protagoniste di un percorso di degustazione, durante il quale potranno proporre le loro specialità.

Per partecipare alla degustazione occorre acquistare il ticket al costo di 10€ presso l’info-point che comprende:

– 1 Portacalice

– Antipastino:
– Trancio di Piada artigianale alla Zucca con Zia Ferrarese presso Bar Royal caffetteria piadineria
– Focaccia Genovese presso la casetta di Maninfarina (Fideuram Christmas Village)
– Tartina al Tartufo presso la casetta della “Bottega del Tartufo” (Fideuram Christmas Village)
– Cuoppo Fritto Con bocconcini di mozzarella, luna caprese (mini panzerotto di pasta brisè con mozzarella, pomodoro e origano) e mozzarella in carrozza con pomodo pressoTipicoh • Ferrara
– 5 mini felafel presso Punto Veg
– Nachos misti presso la casetta di America Graffiti (Fideuram Christmas Village)

– Piatto caldo:
– Pasticcio ferrarese presso Leon d’Oro Ferrara
– Gramigna Paglia&Fieno con salsiccia presso la casetta di Miss..ione Matterello(Fideuram Christmas Village)
– Burritos misti oppure Chili con carne presso la casetta di America Graffiti (Fideuram Christmas Village)

– Dolce:
– Mezzo croissant alla marmellata di marroni presso SempliSce
– Tris di cioccolate calde (latte – bacio – fondente) presso GROM Ferrara
– Pampapato presso “Orsatti” in via Cortevecchia
– Nammoura, torta al cocco e semolino all’acqua di fiori d’arancio presso Punto Veg
– Ciambella o Muffin al mirtillo o cioccolato, o Cookies presso la casetta di America Graffiti (Fideuram Christmas Village)

3 calici di Vino (a scelta tra le seguenti etichette):
* La Roccola Agriturismo & Cantina (casetta presso Fideuram Christmas Village)
Colli Euganei Merlot 2012 “Caovila”
Colli Euganei Serprino Frizzante
“Terregemola” Chardonnay I.G.T. del veneto (manca foto)
Colli Euganei Fior d’Arancio spumante dolce D.O.C.G.
Colli Euganei Rosso 2016 “Quintus”

* Il Verginese (casetta presso Fideuram Christmas Village)
Spumante Alfonso I – brut metodo classico
Fontana dell’Emilia
Malvasia dell’Emilia Frizzante
Trebbiano dell’Emilia
* Prosecco 10 e Lode cuvè Valdobbiadone

* Cantina Villa Colle con Marco Simoni A.I.S. presso Bar Royal caffetteria piadineria
Supremo Rosso (vitigni locali a bacca del Teramano)
Supremo Bianco (vitigni locali a bacca del Teramano)
Supremo Rosè
Tarquinio Rosso (Antichi vitigni Teramani riscoperti. Invecchiato in botte di Castagno 8/12 mesi)
Tarquinio Bianco (Antichi vitigni)
Pecorino IGT Chieti 2016
Iuaria (uve di Gaglioppo riscoperte in antico monastero Teramo)

* Corte Madonnina (casetta presso Fideuram Christmas Village)
Fortana frizzante e fermo
Insula Pomposiana (Merlot/Fortana in barriques)
Micrologus (Merlot in barriques)
Tre uve (Trebbiano, sauvignon, incrocio Manzoni in barriques)

* Un fià de vin (presso la casetta di America Graffiti nel Fideuram Christmas Village)
Verduzzo
Tai
Cabernet
Malbech
Prosecco Millesimato Linda
Elisir di dolcezza
Rossana ( rosato )

Ogni cliente riceverà una mappa con la quale scegliere le attività e i prodotti da degustare e costruire così il proprio percorso.

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

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