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È ufficiale, già durante l’autunno comincerà l’installazione delle 50 telecamere sugli autobus di linea nel ferrarese. A confermarlo è il consigliere regionale Paolo Calvano, a seguito dell’interrogazione presentata all’assessore ai trasporti della Regione Emilia-Romagna Raffaele Donini. Proprio Calvano nei mesi scorsi richiedeva di mettere in campo misure di sicurezza contro la violenza sui mezzi pubblici. Sono stati 34 gli interventi delle forze dell’ordine nel 2017, 22 dei quali legati all’identificazione dei passeggeri senza documenti o che rifiutavano di declinare le generalità.

«Piccoli o grandi che siano i numeri, non possiamo dire che il problema della violenza sui bus non esista – dice Calvano –. È quindi un bene che le procedure di gara indette da Tper, per l’acquisizione delle telecamere, siano in fase molto avanzata. Se non ci saranno intoppi già durante l’autunno inizieremo a vedere i primi mezzi dotati di videosorveglianza».

È necessario secondo il consigliere Calvano che il fenomeno di malcostume e di inciviltà non degeneri. «Oltre alla videosorveglianza, una delle misure di sicurezza già in campo è quella del telecontrollo satellitare su tutti gli autobus del servizio urbano – spiega –. Questo permette di localizzare in tempo reale il mezzo e mettere in contatto diretto l’autista con la centrale operativa di Tper, che a sua volta può utilizzare un ulteriore canale operativo con Questura e Carabinieri per garantire tempestività d’intervento».

Al vaglio vi è anche la possibilità di dotare i controllori di bodycam per riprendere ogni azione. «Queste soluzioni hanno già permesso di ridurre diverbi e aggressioni in altre città – conclude Calvano – Ogni terapia d’urto va attivata quanto prima. Vanno velocizzati i tempi di intervento, in quanto ne va della sicurezza degli autisti e dei pendolari. Tper ha inoltre confermato la volontà di proseguire nelle iniziative di sensibilizzazione che coinvolgono il mondo della scuola in merito al rispetto delle regole sui bus. È in corso di valutazione anche l’impiego di guardie giurate a bordo dei mezzi, così come confermato da AMI Ferrara, la quale ha concordato la costituzione di un tavolo tecnico tra Comune e Tper proprio per non sottovalutare il fenomeno».

Ufficio Stampa Gruppo Partito Democratico – Assemblea Legislativa Emilia-Romagna

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

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Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

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