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Calvano: “sono usciti i nuovi bandi sullo sport. Tempo fino al 3 agosto per presentare le domande”
La Regione mette a disposizione 2.350.000 euro per finanziare eventi e progetti sportivi. Nel 2017 a Ferrara e provincia sono arrivati oltre 80.000 euro.

Sono usciti i nuovi bandi regionali sullo sport e ci sarà tempo fino al 3 agosto per presentare le domande. «La Regione ha messo a disposizione 2.350.000 euro per finanziare eventi e progetti sportivi. Il 34% in più rispetto allo scorso anno – dice il consigliere regionale Paolo Calvano –. Questo conferma l’impegno per la promozione della pratica motorio sportiva ed il percorso avviato con la Legge Regionale per lo Sport che mi ha visto relatore».

Nel 2017 a Ferrara e provincia sono arrivati oltre 80.000 euro che hanno permesso di realizzare 6 manifestazioni sportive e 5 progetti. Numerose le novità, a partire dal contrasto al doping alla possibilità di organizzare eventi annuali, che vanno ad affiancarsi a quelli di durata biennale, già oggi finanziabili.
«I 2.350.000 euro rappresentano un aumento di 600.000 euro rispetto alle risorse 2017. I bandi puntano ad incrementare la pratica sportiva delle donne e a favorire l’accesso alla vita attiva della popolazione anziana – prosegue Calvano –. Le risorse sono suddivise per la realizzazione di eventi sportivi, cui sono destinati 1 milione e 750 mila euro, e di progetti sportivi, cui vanno 600mila euro. Inoltre, vi è lo stanziamento di altri 10 milioni di euro per l’impiantistica sportiva, che vanno ad aggiungersi ai 20 milioni di cui era già dotato il bando rivolto ai Comuni e alle amministrazioni pubbliche per rinnovare l’impiantistica sportiva, attraverso il quale sarà possibile realizzare nuovi campi, piste di atletica, palestre, spazi all’aperto o ammodernare strutture già esistenti in tutta l’Emilia-Romagna. Tutta la Regione Emilia-Romagna trae beneficio da questi bandi e a Ferrara sono stati l’opportunità per riconoscere eventi quali i mondiali di pesca di Ostellato, i campionati regionali di Beach Tennis, la Granfondo del Po, la pallacanestro di Argenta, le attività podistiche e la pallamano a Ferrara».

Da: Ufficio Stampa Gruppo Partito Democratico – Assemblea Legislativa Emilia-Romagna

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

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Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

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