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Da: Camera di commercio Ferrara

Govoni: “Una lezione che abbiamo imparato da questa crisi è che il mercato funziona
soltanto se tutela gli imprenditori onesti, che operano nelle regole”
Prodotti sicuri: 250 i controlli effettuati dalla camera di commercio nei primi sette mesi di quest’anno
60 i prodotti non conformi: giocattoli, prodotti elettrici ed occhiali da sole quelli più a rischio
Sottoposti a sequestro tre impianti di erogazione di carburante

250 i controlli effettuati dalla Camera di commercio (20 dei quali in collaborazione con Guardia di finanza e polizia municipale) in questi primi sette mesi di quest’anno: 60 i prodotti risultati non conformi alle regole (giocattoli, prodotti elettrici ed occhiali da sole quelli più a rischio) e 3 gli impianti di erogazione di carburante sottoposti a sequestro.

“Informare le imprese sugli obblighi previsti dalla normativa per produrre e commercializzare prodotti sicuri ed etichettati correttamente, tutelare la salute e la sicurezza dei consumatori, vigilare sulla trasparenza del mercato, sanzionare i comportamenti lesivi della concorrenza: queste – ha sottolineato il presidente della Camera di commercio, Paolo Govoni – le nostre priorità. Scopo della vigilanza infatti è, da un lato, garantire un mercato trasparente e concorrenziale per le imprese che vi operano correttamente e, dall’altro, innalzare il livello di salute e sicurezza tutela per i consumatori. Una lezione che abbiamo imparato da questa crisi – ha concluso il numero uno dell’Ente di Largo Castello – è che il mercato funziona soltanto se tutela gli imprenditori onesti, che operano nelle regole”.

E, per il 2020, messa già in cantiere con la collaborazione delle Organizzazioni imprenditoriali un’articolata campagna di comunicazione per imprese e cittadini diretta a far sapere agli operatori (produttori, importatori, grossisti, esercenti) quali norme di sicurezza sono attualmente in vigore, quali sono i controlli ai quali la loro attività è soggetta, e quali le loro responsabilità nei confronti dei consumatori; informare i consumatori sui requisiti di sicurezza che molti prodotti di uso comune (come, ad esempio, i giocattoli o il materiale elettrico) devono avere e sulla congruità di quanto dichiarato nelle etichette dei prodotti del settore tessile e delle calzature.

La domanda chiave attorno alla quale ruoterà la campagna della Camera di commercio sarà: “E’ un prodotto sicuro?”. Ed è proprio per tutelare imprese e cittadini che l’Ente camerale incrementerà nel prossimo anno le verifiche su tanti prodotti di uso comune, quali materiale elettrico, giocattoli e dispositivi di protezione individuale come occhiali da sole, ed altri prodotti ed attività di particolare interesse quali metalli preziosi, strumenti di misura, imballaggi, tachigrafi e laboratori autorizzati ad effettuare le prove di metrologia legale. Particolare attenzione sarà riservata ai Capi di abbigliamento per bambini: i vestiti per bambini che presentano cordoncini e lacci, soprattutto quelli presenti nella zona del collo, devono rispettare rigide disposizioni normative comunitarie, per evitare che i più piccoli restino impigliati, ad esempio nelle biciclette o nelle porte.

La Camera di commercio invita i consumatori e le imprese ferraresi a comunicare eventuali segnalazioni all’indirizzo di posta elettronica (metrico@fe.camcom.it).

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CAMERA DI COMMERCIO


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

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Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

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