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Pronti via: è online l’edizione 2018 del “Listino prezzi dei materiali e delle opere edili”, una pubblicazione curata dalla Camera di Commercio di Ferrara, che riporta i prezzi dei materiali e delle opere compiute nei diversi comparti edili.

Si tratta di un’iniziativa editoriale utile non solo alle imprese ed agli enti pubblici del territorio, ma anche ai cittadini-consumatori, che, sin dal 1966, la possono consultare quando sono alle prese con svariati problemi domestici di manutenzione: dalla sistemazione dell’impianto elettrico o idraulico alla costruzione di strutture edili, si tratti di un semplice muretto oppure dell’intera abitazione.

Come scoprire, dunque, il prezzo orientativo di una nuova imbiancatura di parti della propria casa o di un impianto elettrico o, ancora, di un cambiamento dei serramenti? Per farsene un’idea, basta entrare nel sito della Camera di commercio www.fe.camcom.it e consultare – una volta definite le caratteristiche dell’opera che si vuole realizzare e le unità di misura utilizzate – le cifre contenute nel Listino.

“C’è una nuova edilizia già in marcia – ha evidenziato il presidente della Camera di commercio, Paolo Govoni – dalla quale può venire una risposta importante al rilancio dell’economia interna, alle sfide della sostenibilità e della messa in sicurezza antisismica. Si possono attirare capitali privati verso investimenti convenienti, ridurre i consumi energetici e i gas serra, abbattere l’inquinamento locale e si possono produrre nuovi posti di lavoro stabili e qualificati. Il Listino – ha proseguito il presidente – offre a tantissime imprese uno strumento informativo utile per la loro attività di lavoro consentendo loro di verificare, con cadenza annuale, l’andamento delle quotazioni medie di mercato per le diverse tipologie di opere realizzate nel settore delle costruzioni in ambito provinciale”.

I prezzi, suddivisi per capitoli, sono rilevati dalla Camera di commercio con il supporto di una Commissione Tecnica (Acer, Amsefc, Api, Ascom, Asppi, Associazioni agricole, Cadf, Cna, Collegio dei Geometri, Collegio dei Periti, Comune di Ferrara, Confartigianato, Confcooperative, Confesercenti, Confindustria, Hera, Lega delle cooperative, Ordine degli Agronomi, Ordine degli Architetti, ordine dei Geologi, Ordine degli Ingegneri, Provincia, Sovrintendenza Belle Arti) coordinata dall’Ufficio Cultura e Relazioni d’impresa dell’Ente di Largo Castello.

La pubblicazione anche quest’anno è solo on-line ed è completamente gratuita in formato PDF, mentre per poter usufruire del foglio elettronico è necessaria una password in vendita presso l’Ufficio Relazioni con il Pubblico, via Largo Castello 6 (tel. 0532783914 e-mail: urp@fe.camcom.it).

Ufficio Stampa Camera di Commercio di Ferrara

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CAMERA DI COMMERCIO


PAESE REALE

di Piermaria Romani

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Pescando un pesce d’oro
5 titoli evergreen dall’archivio di 50.000 titoli  di Periscopio

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Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

Periscopio è  proprietà di un azionariato diffuso e partecipato, garanzia di una gestitone collettiva e democratica del quotidiano. Si finanzia, quindi vive, grazie ai liberi contributi dei suoi lettori amici e sostenitori. Accetta e ospita sponsor ed inserzionisti solo socialmente, eticamente e culturalmente meritevoli.

Nato quasi otto anni fa con il nome Ferraraitalia già con una vocazione glocal, oggi il quotidiano è diventato: Periscopio naviga già in mare aperto, rivolgendosi a un pubblico nazionale e non solo. Non ci dimentichiamo però di Ferrara, la città che ospita la redazione e dove ogni giorno si fabbrica il giornale. e Ferraraitalia continua a vivere dentro Periscopio all’interno di una sezione speciale, una parte importante del tutto. 
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Francesco Monini
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