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E’ andato alle ragazze ed ai ragazzi del Liceo Scientifico “A. Roiti” il primo Premio della Camera di commercio per il miglior progetto di alternanza scuola lavoro ideato, elaborato e realizzato dagli studenti e dai tutor degli Istituti scolastici ferraresi di secondo grado. Così ha deciso la Commissione di valutazione formata, tra gli altri, dal mondo universitario, che ha collocato sul gradino più alto del podio il video “HoPE, un viaggio oltre le STEAM”, progetto sviluppato in collaborazione con l’Università di Ferrara e il Massachusetts Institute of Technology, con l’obiettivo di incoraggiare e supportare gli studenti nell’acquisizione delle conoscenze nelle discipline STEAM (Scienze, Tecnologia, Ingegneria, Arti e Matematica), grazie ad un metodo di apprendimento interdisciplinare che avvicina gli studenti alle
discipline matematiche e scientifiche. Assegni in denaro per gli istituti scolastici partecipanti sono stati consegnati simbolicamente ieri mattina (24 novembre) dal commissario straordinario della Camera di commercio di Ferrara, Paolo Govoni alle delegazioni intervenute. L’iniziativa dell’Ente di Largo Castello che promuove i percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento (PCTO), favorendo la costituzione e l’animazione di network territoriali con gli istituti scolastici, il mondo delle imprese, gli enti pubblici e le attività no profit, è giunta alla sua quarta edizione. Un progetto molto sentito dall’Ente camerale, al quale le recenti leggi sulla scuola affidano una serie di nuove funzioni in materia proprio di orientamento scolastico e di alternanza scuola- lavoro. Tra queste, anche la gestione del Registro nazionale per l’alternanza scuola-lavoro, punto d’incontro (virtuale) tra le scuole e le strutture che sono disponibili ad ospitare studenti in esperienze di alternanza e apprendistato per offrire loro un periodo di apprendimento on the job.
“Investire nella scuola – ha sottolineato Govoni – è la scelta più produttiva sia per le istituzioni sia per le famiglie. Rinunciare alla formazione, o vivere la scuola senza impegno, è spesso l’anticamera dell’emarginazione, della povertà, talvolta dell’illegalità. La mobilità sociale oggi si è arenata, la scuola può farla ripartire, arrecando giustizia e sviluppo”. La medaglia d’argento, a pari merito, è andata ai progetti della classe quarta M del Liceo classico “L. Ariosto”, con il video “White Energy Week”, e della classe quarta C del Liceo artistico Dosso Dossi, intitolato “Edilizia Biofilica”, entrambi dedicati alla sostenibilità ambientale. All’Ariosto gli studenti, in collaborazione con Seaside, azienda italiana del Gruppo Italgas, all’avanguardia nell’innovazione per l’efficienza energetica, e con l’Ente nazionale per lo sviluppo energeticamente sostenibile (ENEA), hanno svolto la diagnosi energetica di uno degli edifici sede dell’Istituto, proponendo interventi per ridurne l’impatto ambientale. I ragazzi del Dosso Dossi, invece, accompagnati da Federmanager, hanno sviluppato, anche grazie a percorsi formativi personalizzati, lo studio di un progetto grafico, di un modello tridimensionale ed il funzionamento energetico nel contesto urbanistico di tre strutture architettoniche “green e sostenibili”.
La medaglia di bronzo, sempre a pari merito, è andata ai progetti della classe terza B dell’IIS Remo Brindisi con il video “Iterfishcorporation”, un’applicazione per la vendita diretta del pesce in banchina per ridurre la distanza tra produttore e consumatore, e della classe quarta H del Liceo Carducci con “Moenia Green, A Scuola di Open Coesione”, un vero e proprio monitoraggio del progetto “La grande cornice verde: ricucire le antiche mura della città di Ferrara” sia sull’utilizzo dei fondi pubblici, sia sulla sua realizzazione.
All’iniziativa locale hanno partecipato anche altri quattro progetti, ma solo i primi tre classificati hanno preso parte al concorso nazionale, le cui premiazioni si terranno a Verona in occasione del Job&Orienta 2021, il Salone dedicato a orientamento, scuola, formazione e lavoro. “In un contesto di rapide trasformazioni dell’economia e della società – ha concluso Govoni – sono particolarmente importanti le occasioni per aumentare la consapevolezza e le capacità di scelta dei giovani per sviluppare il proprio potenziale e cogliere al meglio le opportunità. Una preparazione solida e multidisciplinare accresce le capacità dei giovani per svolgere un ruolo da protagonisti nei cambiamenti che abbiamo di fronte”.
La mattinata si è conclusa con l’intervento del noto divulgatore ferrarese Rudy Bandiera che ha intrattenuto i ragazzi facendoli riflettere sulle differenze generazionali in tema di bisogni, aspirazioni e senso di appartenenza, per offrire loro nuovi stimoli per il loro futuro.

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Riceviamo e pubblichiamo


PAESE REALE

di Piermaria Romani

PROVE TECNICHE DI IMPAGINAZIONE

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Pescando un pesce d’oro
5 titoli evergreen dall’archivio di 50.000 titoli  di Periscopio

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Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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Francesco Monini
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