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Da: Organizzatori

Domenica 13 ottobre 2019 il Consorzio Factory Grisù in Via Poledrelli 21, Ferrara ritorna ad essere la casa ideale del format “Canta- autori a corte”. Dalle ore 14 alle 18 ospiterà infatti un laboratorio di songwriting tenuto da Leonardo Veronesi cui parteciperanno alcuni cantautori che hanno preso parte al contest tenutosi con successo il 13 luglio scorso e nuovi autori. Il laboratorio sarà impostato in modo che i partecipanti possano scambiarsi le proprie esperienze di composizione per poi riuscire a creare un vademecum utile a tutti che sia un compromesso tra le regole universali e l’esperienza in campo. L’obiettivo è quello di fare una sorta di full immersion tra la didattica, l’aggiornamento e rinfrescare e approfondire alcuni concetti magari dimenticati per migliorare la parte autorale. Canta –autori A CORTE è un progetto ampiamente articolato per valorizzare la musica di autore e i brani inediti, nato dalla collaborazione tra gli ideatori Leonardo Veronesi e Silvia Bottoni e gli organizzatori della Rassegna “Autori a Corte” Federico Felloni e Vincenzo Iannuzzo, nell’ambito della quale anche questa iniziativa è inserita. Oltre al laboratorio di songwriting alle ore 21 ci sarà un LIVE MUSIC, esibizione dei partecipanti, presso “Hangar Birrerie”, un nuovo locale nato all’interno del progetto di rigenerazione urbana dell’ex caserma dei Vigili del Fuoco ora Grisù che ha mantenuto fin da subito una sua identità molto forte. Hangar Birrerie non è un locale come tanti: Ristorante, Birreria, Aperitivi ma anche promotore di eventi in campo letterario e musicale. Quella di domenica sarà soprattutto una serata dedicata alla musica per promuovere nuovi progetti musicali e “per dare voce a chi ha voce ma non i mezzi per farsi sentire”.
Partecipano: Luca Bacconi, Aldo Elia, Fabio Fratti, Chiara Migliorini, Lorenzo Minarini, Manuele Pregnolato, Cirino Romano, Chiara Scaglianti, Leonardo Veronesi accompagnato da Silvia Marcenaro.

Leonardo Veronesi cantautore originale per stile e sonorità. Mai banali i suoi testi si prestano sempre ad una lettura più profonda della realtà circostante che canta con grande ironia. Sta portando in tour il suo ultimo album “Il Teatrino dell’Inutilità” con grande successo attraverso live in locali e teatri e in trasmissioni radiofoniche e televisive.

Insomma una serata ad INGRESSO LIBERO aperta a tutti coloro che vogliono ascoltare buona musica e una ulteriore tappa della prima edizione di un Contest Canoro partito all’insegna dell’entusiasmo e della voglia dei partecipanti di mettersi alla prova continuando a stare in contatto tra loro per scambiarsi esperienze diverse. Un ringraziamento va a referenti del Consorzio Factory Grisù Massimo Marchetto e Paolo Marcolini e a Nicola Tavolazzi di Hangar Birrerie per la collaborazione continua e l’apertura verso iniziative che si prefiggono di offrire nuovi punti di vista nell’ambito della cultura cittadina.

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Riceviamo e pubblichiamo


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di Piermaria Romani

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Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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