Da: Cassa di Risparmio di Cento
Continua il percorso di incontri organizzati da Caricento con l’imprenditoria locale e gli esercenti per definire le strategie di ripartenza post emergenza.
Cento, 10 luglio 2020 – Ieri pomeriggio ha avuto luogo presso i locali della Filiale Sede della Cassa di Risparmio di Cento il secondo appuntamento del ciclo di incontri dedicati al territorio. Come avvenuto per il primo appuntamento dello scorso 25 giugno, che ha ospitato imprenditori ed imprese, la tavola rotonda ha coinvolto la Dirigenza della Cassa e titolari di imprese del settore del commercio operanti nel territorio, rappresentativi delle diverse tipologie di attività. Nello specifico all’evento hanno partecipato Davide Fiocchi (Fiocchi Abbigliamento – Cento), Marco Amelio (AM Immobiliare – Cento), Davide Simoni (Salumeria Simoni – Bologna), Matteo Ludergnani (Hotel Carlton – Ferrara) e Mariella Schiavi (Ottica La Lente – Ferrara).
L’evento, aperto da un’introduzione del Presidente di Caricento Giuseppe Pallotta e del Direttore Generale Ivan Damiano, ha visto anche la partecipazione del Direttore Commerciale, Carlo Malaguti, e della Responsabile Marketing Silvia Ballarini che hanno approfondito tematiche di attualità come la digitalizzazione dei pagamenti, le soluzioni di ultima generazione per gli incassi e le piattaforme di e-commerce disponibili anche per gli esercenti che non hanno vere e proprie vetrine online.
Alcuni dei partecipanti hanno infatti dichiarato di aver potuto mandare avanti la propria attività durante la crisi sanitaria proprio grazie a strumenti digitali di vendita ed incasso online ed in mobilità. Le richieste pervenute alla Cassa nel periodo di lockdown di questo tipo di strumenti, come mobile POS e servizi di e-commerce, sono state molteplici, a testimonianza del fatto che tanti esercenti si sono attrezzati per non subire uno stop completo della loro attività, dimostrando grande resilienza e voglia di reagire.
“ La capacità di adattamento e la velocità di reazione sono requisiti fondamentali per affrontare una crisi – ha dichiarato il Presidente di Caricento Giuseppe Pallotta – Siamo orgogliosi di far parte di un territorio dallo spirito così forte e sempre di più vogliamo fare gruppo con i nostri clienti esercenti in un momento in cui, per tutti, è tempo di ripensarsi sulla base di nuovi paradigmi “.
“La tecnologia corre ad una velocità incredibile e diventa difficile ma possibile tenere il passo con il cambiamento – ha dichiarato Carlo Malaguti, Direttore Commerciale di Cassa di Risparmio di Cento – Oggi è fondamentale che la Cassa sia al fianco degli esercenti consentendo loro di ripartire, sfruttando tutte le opportunità generate dalle tecnologie digitali”.
Il confronto con esponenti dell’imprenditoria voluto dalla Cassa proseguirà dopo l’estate con ulteriori appuntamenti, finalizzati a monitorare costantemente la ripresa e condividere esperienze utili alla ripartenza.
Riceviamo e pubblichiamo
PAESE REALE
di Piermaria Romani
PROVE TECNICHE DI IMPAGINAZIONE
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Caro lettore
Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.
Se già frequentate queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.
Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani. Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito. Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.
Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta. Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .
Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line, le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.
Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e di ogni violenza.
Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”, scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.
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Francesco Monini
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