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da: Responsabile Eventi Libreria IBS.it Ferrara

Obiettivo: sfamare 5.000 bambini del Mali

Dal primo dicembre la libreria IBS.it bookshop di Ferrara ospiterà la campagna natalizia “Carta, nastri e solidarietà” promossa dalla ONG COOPI – Cooperazione Internazionale, con l’obiettivo di raccogliere i fondi che andranno a sfamare 5.000 bambini del Mali, paese dove 1 bambino su 6 soffre di malnutrizione acuta, che spesso può portare alla morte e il 38% dei bambini soffre di malnutrizione cronica.
I volontari di Coopi saranno in libreria a disposizione dei clienti per realizzare i pacchetti regalo e chi vorrà potrà contribuire alla campagna con una donazione libera.
“Per IBS.it è sempre stato molto importante partecipare e contribuire a campagne di solidarietà e alla raccolta di fondi. – racconta Luca Domeniconi, Vice Direttore Generale di IBS.it – Fondi che in questo caso saranno devoluti a progetti mirati e specifici. La clientela che frequenta le nostre librerie ha sempre apprezzato iniziative di questo genere. Siamo orgogliosi di aderire alla campagna di Coopi con la quale abbiamo intenzione di organizzare altre iniziative nel corso del 2015.”
Grazie alla partecipazione di IBS.it, COOPI inaugura in anticipo “Carta Nastri e Solidarietà”. L’iniziativa coinvoglerà tutti i negozi della catena IBS.it bookshop con uno spazio dedicato nei 10 punti vendita di Bergamo, Bologna, Ferrara, Firenze, Lecco, Mantova, Novara, Padova, Treviso, Roma.
Per informazioni 
IBS.it bookshop Ferrara
Piazza Trento Trieste – Palazzo San Crispino 
0532241604 – ibsferrara@ibs.it

COOPI è un’organizzazione umanitaria italiana fondata nel 1965, presente in 23 Paesi di Africa, America Latina e Medio Oriente. Nel 2013 ha realizzato 188 progetti di cooperazione internazionale, aiutando così 2,5 milioni di persone. L’intervento di COOPI si sviluppa su due assi principali: da una parte, la cura della malnutrizione acuta e severa, attraverso la distribuzione di cibo, medicinali e lo screening comunitario; e dall’altra, la sua prevenzione, tramite la sensibilizzazione delle comunità, la distribuzione di kit per la depurazione dell’acqua e il rafforzamento delle competenze del personale medico. www.coopi.org
IBS.it bookshop è la catena di librerie di Internet Bookshop Italia (Gruppo Messaggerie). Le librerie IBS.it bookshop sono il punto di convergenza tra la vendita tradizionale di libri e prodotti legati all’entertainment e la nuova frontiera del digitale. I punti vendita presenti in Italia ad oggi sono situati nei centri storici di grandi città: Roma, Firenze, Bologna, Padova, Bergamo, Ferrara, Mantova, Novara, Lecco, Treviso.

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IBS.IT BOOKSHOP


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

Periscopio è  proprietà di un azionariato diffuso e partecipato, garanzia di una gestitone collettiva e democratica del quotidiano. Si finanzia, quindi vive, grazie ai liberi contributi dei suoi lettori amici e sostenitori. Accetta e ospita sponsor ed inserzionisti solo socialmente, eticamente e culturalmente meritevoli.

Nato quasi otto anni fa con il nome Ferraraitalia già con una vocazione glocal, oggi il quotidiano è diventato: Periscopio naviga già in mare aperto, rivolgendosi a un pubblico nazionale e non solo. Non ci dimentichiamo però di Ferrara, la città che ospita la redazione e dove ogni giorno si fabbrica il giornale. e Ferraraitalia continua a vivere dentro Periscopio all’interno di una sezione speciale, una parte importante del tutto. 
Oggi Periscopio ha oltre 320.000 lettori, ma vogliamo crescere e farsi conoscere. Dipenderà da chi lo scrive ma soprattutto da chi lo legge e lo condivide con chi ancora non lo conosce. Per una volta, stare nella stessa barca può essere una avventura affascinante.  Buona navigazione a tutti.

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Francesco Monini
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