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da: ufficio stampa giunta regionale Emilia-Romagna

Casa, nona edizione del bando regionale ‘Una casa per le giovani coppie e altri nuclei familiari’: a disposizione 7 milioni di contributi per acquistare l’abitazione. L’assessore regionale Gian Carlo Muzzarelli: “è un tassello dell’azione regionale per costruire la filiera dell’abitare puntando a favorire l’accesso alla prima casa di proprietà”

Bologna – Nuovo bando regionale ‘Una casa per le giovani coppie e altri nuclei familiari’ in cui la Regione Emilia-Romagna mette a disposizione per il provvedimento 7 milioni di euro per l’acquisto dell’abitazione. L’intervento, il nono, è stato deliberato dalla Giunta nel corso dell’ultima seduta.
Ad oggi il progetto ‘Una casa per le giovani coppie e altri nuclei familiari’ (avviato nel 2009) ha consentito in Emilia-Romagna l’acquisto della prima casa a 1142 nuclei con un contributo complessivo della Regione di 24 milioni euro.
Le risorse sono destinate ad erogare un contributo, in conto capitale, per alloggio di 20 mila euro che sale a 30 mila per i soggetti residenti nei comuni della colpiti dagli eventi sismici del 20 e 29 maggio 2012 che acquistano (anche con patto di futura vendita) un alloggio nell’ambito dello stesso Comune di residenza o in uno ad esso contermine ricompreso nell’elenco dei Comuni colpiti. Il contributo può essere incrementato al massimo di 3 mila euro per gli alloggi realizzati con tecniche costruttive che garantiscono l’applicazione integrale dei requisiti di prestazione energetica degli edifici e degli impianti energetici e la massimo di 2 mila euro per i nuclei nei quali sia presente almeno un figlio.
«Anche con questa edizione del bando puntiamo a favorire l’accesso alla prima casa di proprietà – ha evidenziato l’assessore regionale alle Attività produttive ed edilizia, Gian Carlo Muzzarelli – è un tassello dell’azione regionale per costruire la filiera dell’abitare. Inoltre ciò significa incidere sulla qualità della vita delle persone, dare loro una speranza in più, contribuire a rendere più solida la coesione sociale ed il sistema emiliano-romagnolo».
Il periodo di collocazione delle offerte degli alloggi è stabilito dal 17 marzo 2014 al 4 aprile 2014 e la data di pubblicazione degli alloggi disponibili è dal 18 aprile. I nuclei interessati potranno sottoscrivere il precontratto dal 18 aprile fino al 21 luglio. I nuclei che risiedono nei comuni delle province di Bologna, Modena, Ferrara, Reggio Emilia i cui territori sono stati interessati dagli eventi sismici del 20 e del 29 maggio 2012 possono presentare la domanda di contributo dal 28 aprile al 23 luglio.
Per giovani coppie si intendono nuclei costituiti da coniugi, da nubendi, da conviventi more uxorio o da persone intenzionate a convivere more uxorio, in cui almeno uno dei componenti la coppia abbia non più di 35 anni.
Possono, inoltre, accedere i nuclei costituiti da un solo genitore che abbia non più di 45 anni di età con uno o più figli a carico; i nuclei nei quali almeno uno dei due genitori non abbia più di 45 anni di età e nei quali siano presenti almeno tre figli coresidenti, dei quali almeno uno minore di 18 anni; i nuclei sottoposti a procedure di rilascio dell’alloggio per ragioni diverse dalla morosità; i nuclei assegnatari di un alloggio di edilizia residenziale pubblica per i quali sia stata dichiarata la decadenza per superamento dei limiti di reddito.

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Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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