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Da Ufficio stampa

La vicepresidente Gualmini: “Una risposta concreta per fronteggiare l’emergenza abitativa. Prima Regione ad aver rispettato le tempistiche necessarie per effettuare gli interventi”

Le risorse, che vengono assegnate a Comuni ed Unioni per il 2017, fanno parte del Programma di recupero degli alloggi finanziato dal ministero delle Infrastrutture con 40 milioni di euro in 10 anni

Bologna – Superano gli 8 milioni di euro i contributi che, per il 2017, la Regione ha deciso di destinare ai Comuni e loro Unioni per risanare 1.043 edifici di Edilizia residenziale pubblica (Erp) distribuiti su tutto il territorio emiliano-romagnolo. Un finanziamento con cui non si esaurisce, però, la graduatoria dei progetti selezionati dallo specifico bando emanato dalla Regione nel 2015, che resterà aperta anche per i prossimi anni, consentendo non solo di aumentare la quota di alloggi da destinare alle famiglie, ma anche di fornire immobili con ridotti consumi energetici.
L’elenco delle opere di ristrutturazione e risparmio energetico che potranno essere realizzate è contenuto in un provvedimento approvato nei giorni scorsi dalla Giunta. I lavori – che riguardano sia alloggi già abitati sia appartamenti da rendere agibili per essere assegnati – vanno dalla ristrutturazione (imbiancatura delle pareti, rifacimento dei pavimenti e dei bagni)a interventi sul sistema di riscaldamento o sostituzione degli infissi. Il finanziamento massimo previsto per ogni intervento è di 50mila euro.

“Con il Piano Casa del Governo abbiamo trasferito risorse importanti ai Comuni per lavori di robustaristrutturazione delle case popolari, molte delle quali necessitano di attenta manutenzione e soprattutto di efficientamento sul piano energetico- spiega la vicepresidente e assessore al Welfare, Elisabetta Gualmini-. Da molto tempo si attendevano risorse per le case pubbliche e la Regione Emilia-Romagna ha rispettato per prima le tempistiche necessarie per effettuare gli interventi. Solleciteremo i Comuni- conclude la vicepresidente- anche per velocizzare le pratiche di assegnazione”.

Il finanziamento regionale rientra nell’ambito del Programma di recupero degli alloggi di edilizia residenziale pubblica (decreto interministeriale del 16 marzo 2015), per il quale la Regione Emilia-Romagna aveva ricevuto dal ministero delle Infrastrutture circa 40 milioni di euro spendibili in dieci anni. Di questi, gli attuali 8 milioni si aggiungono ai 14 già concessi all’Emilia-Romagna dal 2015. I lavori dovranno iniziare entro 12 mesi dalla data di pubblicazione del provvedimento sul Bollettino ufficiale telematico della Regione Emilia-Romagna, prevista per i prossimi giorni.

Risorse e alloggi interessati, per provincia

Il totale delle risorse regionali destinate ai Comuni e loro Unioni ammonta a 8.312.941 euro per 1.043 appartamenti, così suddivisi: alla provincia di Bologna andranno 3.197.109 euro per intervenire su 250 alloggi; a Forlì-Cesena 898.629 euro (102 alloggi); Modena 1.381.988 euro (249 alloggi); Parma 1.564.788 euro (196 alloggi); Piacenza 94.722 euro (21 alloggi); Reggio Emilia 469.125 euro (120 alloggi); Rimini 464.226 (98 alloggi); Ferrara 242.350 euro per 7 appartamenti. Ulteriori interventi potranno essere finanziati successivamente, perché la graduatoria del bando regionale rimane aperta anche per i prossimi anni.

Il patrimonio di Edilizia residenziale pubblica (Erp) dell’Emilia-Romagna

In Emilia-Romagna (al 31 dicembre 2016) il patrimonio di Edilizia residenziale pubblica, gestito perlopiù dalle Acer, comprende oltre 55.000 alloggi, il 97% dei quali di proprietà dei Comuni. Le case occupate sono 50mila (90% del totale) e 2mila (3,6%) quelle pronte per essere assegnate perché non necessitano di alcun intervento di ristrutturazione. I nuclei familiari composti da una o più persone in lista di attesa per l’assegnazione di un alloggio Erp sono 35mila. Attualmente nelle case popolari vivono 120 mila persone.

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REGIONE EMILIA-ROMAGNA


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

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