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Da: Ufficio Stampa – Ascom Ferrara

Un vero e proprio scudo a salvaguardia delle attività in centro storico a Ferrara: è operativa nel 2019 la convenzione che permetterà agli associati Ascom Ferrara di poter usufruire a tariffe esclusive e convenienti per la sicurezza delle proprie attività imprenditoriali: il partner è la Top Secret Vigilanza (a fondo nota una sintesi informativa). L’iniziativa è stata presentata oggi (10/01) in via Baruffaldi sede dell’Associazione di riferimento del Terziario.

“Ascom – anticipa il presidente provinciale Giulio Felloni – ritiene da sempre di dover svolgere un ruolo economico e sociale a favore non solo delle nostre attività bensì a supporto dell’intera città e del territorio. Solo in un contesto sicuro le attività possono crescere e prosperare e contribuire così a rendere una comunità sempre più accogliente ed ospitale. E’ evidente che quest’azione vuole essere di supporto e di ausilio all’azione quotidiana ed efficace esercitata, in una situazione spesso oggettivamente complessa, dalla Prefettura, Questura e dalle Forze dell’Ordine che ringraziamo pubblicamente e con le quali esiste un raccordo continuo”.
Dal canto suo Matteo Mazzoni presidente della Top Secret Vigilanza – affiancato in conferenza dal dottor Ennio Suttini – commenta: ” Abbiamo deciso di unire le nostre forze assieme ad Ascom per la creazione del progetto “Centro Storico Sicuro” nel momento in cui siamo venuti a conoscenza del loro “Progetto sicurezza” per la sensibilizzazione dei commercianti a loro associati. Top Secret Vigilanza metterà a disposizione il proprio know-how, operatori e pattuglie dedicate (su auto e moto) al controllo esclusivo del cuore della città, in collegamento H24 con la nostra Centrale Operativa. Siamo convinti di poter aumentare così il livello di sicurezza, non solo per tutti gli esercizi commerciali del centro di Ferrara, ma anche per tutta la città. “Centro Storico Sicuro”, infatti, non vuole essere un’alternativa agli agenti di Polizia e Carabinieri, bensì un prezioso aiuto per le operazioni di sorveglianza di aree sensibili, permettendo alle Forze dell’Ordine di concentrarsi maggiormente sulla lotta alla criminalità e al degrado nel resto del territorio.

“In pratica a costi estremamente contenuti – spiega il direttore generale di Ascom, Davide Urban – per i soci Ascom sarà possibile usufruire di un intervento, che in caso d’allarme porterà il personale Top Secret nell’arco di 180 secondi (dall’allarme) ad intervenire nelle ore notturne (dalle ore 22.30 alle 06.00 ndr) con una guardia giurata armata sul luogo della chiamata. Una convenzione esclusiva che parte ora nel centro storico ma che è flessibile, in città così come sul territorio. E’ un’azione concreta sul piano della sicurezza che segue le nostre diverse attività formative già svolte dal 2017 su questo tema”.

Scheda Top Secret Vigilanza

Top Secret Vigilanza Srl, istituto autorizzato ai sensi dell’art. ex 134 T.U.L.P.S. per la provincia di Ferrara e network autorizzato ai sensi dell’art. 115 T.U.L.P.S., è specializzata in

· Piantonamento armato, vigilanza fissa ed ispettiva

· Attività di portierato per centri commerciali, negozi, villaggi turistici, industrie,

abitazioni private, condomini, etc.

· Installazione di impianti d’allarme, antintrusione e di tele-videosorveglianza con

collegamento H24, 365 giorni l’anno alla Centrale Operativa, sita nel centro della città.

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ASCOM FERRARA


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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Francesco Monini
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