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da: Centro Preformazione Attoriale Ferrara

Si concluderà il 16 giugno 2015 il primo biennio del Centro Preformazione Attoriale, la nuova scuola di recitazione unica in Italia, pensata esclusivamente per gli adolescenti che si vogliono pre-formare per le audizioni delle più importanti scuole di recitazione italiane ed europee.

E’ stato un anno pieno di soddisfazioni e di opportunità davvero uniche per gli allievi del secondo anno.

Un anno intenso che si chiuderà martedì 16 giugno, ore 17.00, davanti al vicesindaco di Ferrara Massimo Maisto, il direttore Artistico del CPA Stefano Muroni e il Presidente di “Fonè Scuola di Teatro” Massimo Malucelli, nella bellissima e deliziosa sede, in via Arianuova, n.128. Alle 18.30 ci sarà la visione in anteprima mondiale del Cortometraggio di Diploma degli allievi del secondo anno (il quale parteciperà fuori concorso al Giffoni Film Festival).

Le opportunità del CPA – secondo anno

Molteplici i lavori: sono stati realizzati, in collaborazione con Telestense, 9 videoclip riguardanti delle letture interpretate sulle lettere dei condannati a morte della Resistenza, per i 70 anni dalla Liberazione; è stato promosso lo stage intensivo con Roberto Antonelli, docente del CSC di Roma nonché elemento fondamentale della Commissione d’Ammissione della Scuola Nazionale di Cinema; è stato realizzato lo spettacolo “Siamo nati proprio adesso”, una rappresentazione teatrale per ricordare i 70 anni dai bombardamenti, il quale ha aperto la rassegna teatrale del Teatro ‘900 di Tresigallo; è stato realizzato il “cortometraggio di diploma” col regista Massimo Alì Mohammad, il quale andrà fuori concorso al Giffoni Fim Festival, dando l’opportunità unica agli allievi di far vedere il proprio prodotto audiovisivo ad una platea internazionale; due allievi del secondo anno, spesati dalla scuola, hanno avuto l’opportunità di trasferirsi in Spagna per partecipare ad uno stage intensivo in spagnolo di 16 ore a l’Escuela de Artes Escènicas Pàbulo di Santiago de Compostela, in Spagna; inoltre, 4 allievi avranno l’opportunità di partecipare al Giffoni Film Festival, entrando, senza selezioni, direttamente nella giuria +13 e +16; senza contare gli spettacoli di fine anno e la partecipazione al FEST (il Festival delle Scuole di Teatro, dove l’allieva Valentina Sisini ha vinto il premio come “miglior attrice” e la compagnia il premio come “miglior spettacolo”).

Afferma Stefano Muroni, ideatore e direttore artistico del CPA:
“Penso di avere creato una scuola unica, altamente competitiva con le maggiori scuole italiane di recitazione, in termini di contenuto e di opportunità. Stiamo dimostrando che anche a Ferrara è possibile aprire realtà di livello rivolte ai giovani, soprattutto agli adolescenti. Spero che tutta la città, comprese le istituzioni, politiche, economiche e culturali, continuino a credere nella mio progetto, avendo dimostrato concretamente e con risultati effettivi l’alto valore formativo e culturale dell’idea “CPA”.

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

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