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Da: Comune di Comacchio- Ferrara

Incassa un record di presenze la giornata inaugurale della XVIII edizione della Sagra dell’Anguilla, che ha ufficialmente aperto i battenti questa mattina, dopo la cerimonia inaugurale, svoltasi nello stand gastronomico di via Fattibello. “In queste tre settimane di sagra c’è tutto il cuore di Comacchio – ha commentato con soddisfazione il Sindaco Marco Fabbri, dopo aver ringraziato le autorità civili e militari e i dirigenti scolastici ospiti alla cerimonia -; per rendere merito alle nostre tradizioni sono tantissimi i volontari che con forza e passione stanno lavorando nei preparativi da tanti mesi. Ringrazio il Volania Calcio, gestore e capofila dell’evento e le tante associazioni locali, che contribuiscono alla riuscita della manifestazione gastrononomica, divenuta un grande contenitore culturale, in grado di mettere in mostra, far apprezzare e diffondere le nostre tradizioni.” Tra i tanti ospiti, che non hanno voluto mancare al simbolico, ma sentito taglio del nastro, anche una delegazione della città gemellata di Cres (Croazia). Questo ed i prossimi due fine settimana rappresenteranno dunque occasioni straordinarie per vivere Comacchio ed il comprensorio del Delta del Po nel segno di quello che il Primo Cittadino ha definito “turismo alternativo a quello balneare, fatto di natura, gastronomia, cultura e scoperta del territorio a 360°, che da un anno si fregia dell’importante riconoscimento Mab Unesco.” Unendosi ai ringraziamenti del Sindaco, Il Presidente del Volania Calcio, Vaide Pozzati, rallegrandosi per l’ottimo avvio della sagra, grazie al numero consistente di arrivi, camperisti e turisti stranieri ancora presenti nelle strutture ricettive della costa, ha aggiunto che “stiamo procedendo speditamente, Il tempo ci sta aiutando. C’è una massiccia presenza di studenti dell’Istituto Remo Brindisi che collaborano con noi. Questa è la diciottesima edizione di una sagra, che abbiamo preso in mano da qualche anno, impegnandoci a farla crescere sempre più e ad esaltare quella che amo definire la comacchiesità. Mi auguro – ha concluso Pozzati -, che tutti possano apprezzare i piatti cucinati nello stand e le tante iniziative in programma. Grazie a tutti per il vostro sostegno.” Anche il Dirigente scolastico reggente dell’Istituto di istruzione secondaria “Remo Brindisi” del Lido degli Estensi, Massimiliano Urbinati, parlando di “gioco di squadra”, si è soffermato sulla “dedizione e sulla passione con la quale gli studenti, i volontari delle associazioni e le istituzioni pubbliche si impegnano sinergicamente per la riuscita della Sagra dell’anguilla. Qui c’è l’orgoglio di essere comacchiesi – ha proseguito Urbinati -, qui ci sono i ragazzi che rappresentano il futuro del territorio e che con la loro partecipazione costituiscono un modello, un esempio da seguire.”
L’evento inaugurale è combaciato peraltro con la Giornata europea del patrimonio, che ha consentito di riaprire eccezionalmente il sito archeologico di Santa Maria in Padovetere, grazie alla collaborazione tra l’Amministrazione Comunale, la Soprintendenza Archeologia dell’Emilia Romagna, la Pro Loco Città di Comacchio e Po Delta Tourism.
Sono una miriade le iniziative in programma, affiancate ad escursioni in valle, in centro storico, al Museo del carico della Nave romana, alla Manifattura dei Marinati e al Museo Alternativo “Remo Brindisi” del Lido di Spina. Per scoprire le mille opportunità di visita e di svago, oltre al ghiotto menù servito nello stand gastronomico dell’evento, si suggerisce di consultare il sito www.sagradellanguilla.it, nonchè le pagine dei social network dedicate alla sagra e naturalmente i profili Facebok, Twitter ed Instagram del Comune di Comacchio.
Si ricorda infine il Foto-Video Contest della Sagra dell’anguilla, lanciato con l’hastag #sagradellanaguilla2016

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

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