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Da: Ascom Ferrara

Quasi 50 vetrine coinvolte nel centro storico a Bondeno e poco meno di 400 ragazzi (dai 6 ai 10 anni) dell’ Istituto Comprensivo ‘T.Bonati’ impegnati come giurati: sono alcuni dei numeri dell’iniziativa natalizia promossa da Ascom Confcommercio in collaborazione con il Comune di Bondeno e la direzione didattica dell’Istituto comprensivo statale ‘T.Bonati’ della città matildea dal titolo: “Che Natale in vetrina! I bambini ci guardano”: si tratta del concorso che vedrà gli alunni delle ‘Bonati’ valutare – dal prossimo 8 dicembre e fino al giorno dell’Epifania – le vetrine realizzate liberamente ed avente come tema il Santo Natale.
Le più belle (le prime tre) saranno ovviamente premiate in un iniziativa che vede il supporto di Ascom Confcommercio, Cassa di Risparmio di Cento (con un omaggio di materiale didattico alla scuola stessa, in specifico materiale microfonico) e della Farmacia Benea (impegnata nel regalare gadgets educativi ai bambini dell’istituto coinvolto)
“Si tratta – commenta Marco Amelio presidente Ascom Cento, Bondeno Sant’Agostino – di una bella iniziativa che lega in maniera interessante e coinvolgente il mondo della scuola ed il commercio di vicinato nella valorizzazione del periodo natalizio, del commercio, dello shopping visto e reinterpretato però dagli occhi dei ragazzi. Lavorare con la scuola è fondamentale. E questo ribadisce anche il nostro ruolo sociale”.
Dal canto suo l’amministrazione comunale con il vicesindaco Simone Saletti spiega: “Nella rosa delle iniziative previste per questo Natale 2016, questa in particolare che unisce commercianti, famiglie e bambini sarà un’occasione importante per veicolare nel nostro centro storico sempre più persone rendendolo ancora più vivo in un pieno clima natalizio”.
Una collaborazione che piace come testimonia la dirigente didattica Stefania Borgatti che aggiunge: “La Scuola ha accolto con favore quest’iniziativa. Sia nei suoi obiettivi assolutamente condivisibili e cioè la promozione e la valorizzazione del nostro territorio. Sia nelle modalità che mettono al centro come protagonisti i bambini che dovranno esprimere un giudizio estetico sulle vetrine”
Soddisfatta anche la CariCento da sempre partner nelle iniziative sul territorio ed in particolare in collaborazione con Ascom Confcommercio da Cento a Comacchio passando per Bondeno che conclude con il suo area manager Stefano Scagliarini: “Siamo lieti di aver contribuito a questa iniziativa che accomuna commercianti, istituzioni e scuole. La Cassa di Risparmio di Cento è una Banca solida e continua a sostenere queste attività poichè è convinta che portino un valore aggiunto e contribuiscano alla crescita del nostro territorio. La collaborazione tra le istituzioni è fondamentale per costruire un futuro stabile e sereno ai nostri giovani.” Dal canto suo Roberta Benea sottolinea: “Abbiamo partecipato con entusiasmo a questa iniziativa e tutti i bambini partecipanti riceveranno un piccolo gadget”. In autentico stile natalizio.

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ASCOM FERRARA


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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