Skip to main content

da: ufficio stampa A.E.R.R.S.

La Giostra del Monaco, manifestazione rievocativa organizzata a Ferrara dalla Contrada di San Giacomo, ha chiuso in bellezza ieri sera la sua undicesima edizione, proponendo un ultimo fine settimana davvero spettacolare. Sabato 28 e domenica 30 agosto, si sono infatti tenuti gli eventi culminanti della manifestazione che hanno attirato centinaia di turisti e ferraresi sul Baluardo di Santa Maria alla Fortezza.
Soddisfatti del risultato complessivo di pubblico e per l’apprezzamento degli ospiti, gli organizzatori che hanno commentato “L’edizione 2015 della Giostra è ricca e molto piacevole per il nostro pubblico. La soddisfazione è tantissima, abbiamo bissato le presenze dell’anno scorso, siamo a circa 30.000 visitatori, e il programma proposto ha vinto l’apprezzamento di un pubblico eterogeneo: da chi conosce e ama gli eventi rievocativi a chi non conosce questa realtà ma si è avvicinata all’accampamento e alle iniziative che abbiamo proposto proprio per l’interesse suscitato da queste ultime. ” . Insomma, a quanto pare vincente è stato il gusto mix di eventi rievocativi e di teatro e culturali, come la presentazione dell’ultimo libro di Simoni, lo scorso giovedì, e lo spettacolo di Andrea “Sax” Poltronieri la Giostra del Monaco, così come il menù vario e gustoso proposto nelle osterie e ristoranti della Giostra ha portato quasi ogni sera il “tutto esaurito” a tavola.
Per quanto riguarda gli eventi rievocativi, la “Giostra del Monaco” è stata vinta dalla città di Carpale (Valpalota, Ungheria), seguita da Grottazzolina, Ferrara ed Este. A questa è andata però il titolo di Paladino Estense, con la somma dei tre punteggi ottenuti nelle altre manifestazioni legate alle rievocazioni delle città dell’Aquila Bianca.
Per il torneo in armatura, secondo Torneo Nazionale di Bagordo, prima classificata la squadra ccmposta da Urbino/Mantova/Club Feltrio/Zoiosa; secondo il gruppo di Reggio Calabria (Società milizia fretensis), terza classificata la Major Militia composta da gruppi di Bologna /Modena e quarto Major, il gruppo di Ferrara. Grande l’apprezzamento per questo evento: erano infatti presenti i rappresentanti dello Federazione Italiana Scherma Antica Enea Manganelli, resp. Emilia Romagna, il coordinatore nazionale Luigi Grillo e il vice coordinatore Marco Sabatino che hanno ringraziato la contrada di San Giacomo per aver ospitato il torneo.
Per il torneo di arco storico, 1° Giorgio Rossi, 2°Marco Fogli, 3° Lorenzo Benini; per le donne: 1° Federica Bilotti, 2° Simona Beravelli, 3° Sara Porru. Per la specialità dell’arco a foggia storica, 1°Roberto Manservigi, 2° Marco Tosi, 3° Mauro Linoso; per le donne: 1°Alessandra Allara. Per l’arco tradizionale 1° Marco Leoni, 2°Marco Conti, 3°Moreno Scagliarini. Fra le donne 1a Camilla Fagioli.

tag:

Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

Periscopio è  proprietà di un azionariato diffuso e partecipato, garanzia di una gestitone collettiva e democratica del quotidiano. Si finanzia, quindi vive, grazie ai liberi contributi dei suoi lettori amici e sostenitori. Accetta e ospita sponsor ed inserzionisti solo socialmente, eticamente e culturalmente meritevoli.

Nato quasi otto anni fa con il nome Ferraraitalia già con una vocazione glocal, oggi il quotidiano è diventato: Periscopio naviga già in mare aperto, rivolgendosi a un pubblico nazionale e non solo. Non ci dimentichiamo però di Ferrara, la città che ospita la redazione e dove ogni giorno si fabbrica il giornale. e Ferraraitalia continua a vivere dentro Periscopio all’interno di una sezione speciale, una parte importante del tutto. 
Oggi Periscopio ha oltre 320.000 lettori, ma vogliamo crescere e farsi conoscere. Dipenderà da chi lo scrive ma soprattutto da chi lo legge e lo condivide con chi ancora non lo conosce. Per una volta, stare nella stessa barca può essere una avventura affascinante.  Buona navigazione a tutti.

Tutti i contenuti di Periscopio, salvo espressa indicazione, sono free. Possono essere liberamente stampati, diffusi e ripubblicati, indicando fonte, autore e data di pubblicazione su questo quotidiano.

Francesco Monini
direttore responsabile


Chi volesse chiedere informazioni sul nuovo progetto editoriale, può scrivere a: direttore@periscopionline.it