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Da: Ufficio Stampa Cia Ferrara

Inaugurato il polo operativo della divisione energia di Cia, il nuovo punto di riferimento nel mercato energetico per aziende agricole e privati. Durante l’inaugurazione presentato il prototipo di una rasca elettrica per la raccolta delle vongole.

Taglio del nastro sul nuovo polo operativo di Energista, la divisione di Cia-Agricoltori Italiani che si occupa di tutela sul mercato dell’energia e di valorizzazione del potenziale agro-energetico delle aziende. Sabato 7 dicembre gli uffici hanno aperto ufficialmente le porte al pubblico, inaugurando letteralmente un nuovo approccio dell’associazione nei confronti di un tema, quello energetico, fortemente legato al settore agricolo e alla sostenibilità ambientale. Nel corso dell’inaugurazione è stato presentato anche un prototipo di rasca idroelettica a basso impatto ambientale, che promette di cambiare radicalmente le modalità di raccolta della vongola.

Nel corso dell’evento inaugurale Stefano Calderoni, presidente di Cia-Agricoltori Italiani Ferrara, ha parlato di energia come una grande opportunità per il settore agricolo. “Oggi non inauguriamo solo un intero polo dedicato alla consulenza energetica nell’ottica della tutela e della massima trasparenza, fondamentale in un momento in cui oltre seicento operatori propongono le soluzioni più disparate. Oggi concretizziamo il ruolo, ormai fondamentale, del settore agricolo nella produzione energetica e nella difesa della sostenibilità ambientale. Il nostro agroalimentare può fornire importanti risorse rinnovabili, dando benefici e ottenendo benefici importanti: basti pensare all’utilizzo degli scarti agricoli per creare energia e reddito per le aziende. Ma oggi – continua il presidente Cia – lanciamo anche un’altra importante sfida che riguarda il mondo della pesca e del suo sviluppo, con la presentazione di una idrorasca elettrica, un brevetto Cia – Energista unico al mondo. Il progetto è partito dalla necessità di ridurre l’inquinamento acustico e ambientale generato dai motori a scoppio attualmente usati nella Sacca di Goro per la pesca. Con questa idrorasca – che verrà utilizzata dai pescatori nei prossimi mesi per una fase di test e poi potrà entrare in produzione – diamo ai pescatori uno strumento alimentato da fonti rinnovabili, che rispetta il delicato ambiente della Sacca che si trova nel Parco del Delta del Po ed è soprattutto efficiente. Una grande innovazione per l’acquacoltura non solo del territorio, ma italiana”.

Nel corso dell’inaugurazione, Andrea Baldini, sindaco del Comune di Argenta, ha parlato di un connubio tra Comune ed Energista per la sostenibilità ambientale e lo sviluppo economico del territorio. “La Costituzione italiana ci racconta – ha ribadito il sindaco – che bisogna tutelare il paesaggio e spesso ci dimentichiamo che sono gli agricoltori i primi a farlo. Ma l’azienda agricola per tutelare l’equilibrio idrogeologico del territorio ha bisogno di fare reddito e la multifunzionalità nel settore energetico è sicuramente una strada sostenibile, anche dal punto di vista economico”.

In conclusione, è intervenuto Cristiano Fini, presidente di Cia – Emilia-Romagna che ha portato anche i saluti del presidente nazionale Dino Scanavino.

“L’intero sistema agricolo, compresa la nuova Pac che avrà al suo interno dei precisi ecoschemi, sta andando verso la ricerca della massima sostenibilità ambientale. Credo che l’agricoltura abbia fatto molto in questo senso, ma dovrà dare ancora di più, soprattutto per cercare di mitigare i cambiamenti climatici, capaci di provocare enormi danni al settore. Dobbiamo contribuire – ha detto Fini – investendo in energie rinnovabili, recuperare gli scarti facendoli diventare una risorsa e attuando un vero risparmio idrico. Naturalmente ci viene anche chiesto di ridurre sempre di più l’utilizzo di fitofarmaci che impattano sull’ambiente e noi concordiamo su questa riduzione a patto che non ci vengano tolti quelli che sono spesso gli unici strumenti di difesa contro le avversità. Perché la sostenibilità ambientale non ha senso se non è anche economica. Credo che l’investimento fatto sull’acquacoltura, per dare uno sbocco ulteriore alla filiera della vongola biologica, sia essenziale. Sul tema pesca ci struttureremo su tutto il territorio nazionale per tutelare gli interessi dei pescatori e acquacoltori. Energista – ha concluso il presidente regionale – è un servizio importante per sviluppare il potenziale energetico delle imprese agricole, ma è fondamentale anche per i cittadini perché mette al primo posto serietà e competenza in un mercato complesso, dove non sempre c’è trasparenza di tariffe e proposte. E credo che Cia debba aprirsi sempre più al mondo esterno, per ribadire il ruolo centrale dell’agricoltura e quello primario dell’agricoltore come custode dell’ambiente e produttore di cibo”.

Al termine dell’inaugurazione è stato mostrato al pubblico il prototipo di idrorasca, pronto per venire testato concretamente dai pescatori di Goro nei prossimi mesi.

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CIA FERRARA


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

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