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L’ITALIA CHE NON SI VEDE Rassegna itinerante di Cinema del Reale promossa e organizzata in collaborazione con Ucca

Al Cinema Boldini Martedì 9 gennaio ore 21.00

VALPARAISO, di Carlo Sironi (Italia 2016, 20′)

CIAO AMORE, VADO A COMBATTERE di Simone Manetti

Italia/ Thailandia 2016, 74′

INGRESSO 5 EURO

Martedì 9 gennaio alle ore 21.00 in programmazione al Cinema Boldini CIAO AMORE, VADO A COMBATTERE di Simone Manetti. La pellicola apre la Rassegna itinerante di Cinema del Reale – L’ITALIA CHE NON SI VEDE, promossa e organizzata in collaborazione con Ucca.

La proiezione sarà anticipata dal corto VALPARAISO, per la regia di Carlo Sironi (Kino Produzioni), Premio Pardi di domani The Film und Video Undertitlung al 71^Festival di Locarno.

Rocio è rinchiusa nel centro d’identificazione ed espulsione di Roma ed è rimasta incinta durante la sua reclusione. Non vuole rivelare come sia successo, né chi sia stato. Preferisce tacere. La legge non permette la detenzione di una donna incinta e Rocio viene rilasciata al quarto mese di gravidanza con un permesso di soggiorno temporaneo per maternità. Ora è libera ma deve portare avanti una gravidanza non voluta.

La rassegna ha l’obiettivo di registrare il salutare ricambio generazionale che segna un momento di svolta e fermento nel cinema italiano. Il cinema del reale, infatti, sembra uscito dalla storica gabbia autoriale dell’autoreferenzialità, apparendo ora vitale e testardo. Riflette su temi rimossi o banalizzati, ad esempio la poco celebre storia di Chantal Ughi, protagonista di CIAO AMORE VADO A COMBATTERE, una donna capace di abbandonare palchi, passerelle e set cinematografici per liberarsi dei propri demoni, reinventandosi, rimettendosi in gioco e ingaggiando un combattimento costante sul ring e nella vita.

Chantal Ughi era una modella, un’attrice, una cantante, ma la sua vita apparentemente spensierata nascondeva un passato oscuro. Non bastavano le passerelle, i set cinematografici e i palcoscenici a risolvere quel passato. Ci voleva il ring. Nella boxe thailandese Chantal ha trovato il modo di affrontare i suoi demoni: trasferitasi in Thailandia, sotto la guida di un maestro locale, al Muay Thai si è dedicata anima e corpo, vincendo quattro titoli mondiali. Ma non le basta, c’è ancora qualcosa da sputare fuori, un’ombra da affrontare, da prendere a calci, precisi e potenti come solo lei sa darne. Chantal torna sul ring, oggi, per riconquistare la cintura di campionessa del mondo; ma questa volta, per vincere veramente, dovrà affrontare il più temibile dei nemici: se stessa.

Un film che, usando le parole di Chantal, è dedicato “a tutte le donne che hanno subito violenza. Vorrei far sapere loro che ci sono modi per combattere il passato e liberarsi, per risorgere dalle ceneri e rinascere”.

Il documentario è vincitore di Italia in Doc e delle categorie Best Film e Best New Talent Award al Newport Beach International Film Festival, Biografilm 2016.

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Arci Ferrara


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

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