Skip to main content

da: ufficio stampa Hera

Creare una rete solidale e sostenibile a km zero sul territorio. E’ questo l’obiettivo di CiboAmico, il progetto avviato da Hera a Ferrara a partire dal 2011 per il recupero dei pasti preparati, ma non consumati, nella mensa dell’azienda, a favore di associazioni onlus che operano sul territorio con persone in situazioni di difficoltà. La giornata nazionale contro lo spreco alimentare, il 5 febbraio, è l’occasione per tracciare il bilancio dell’anno appena trascorso: nel 2013 sono stati più di 1.200 i chilogrammi di cibo recuperato da Hera a Ferrara, corrispondenti a oltre 2.800 pasti.
L’attività è realizzata con il supporto di Last Minute Market, società spin-off dell’Università di Bologna che promuove la lotta allo spreco e la sostenibilità ambientale, e la collaborazione di Concerta, la società che gestisce le mense di Hera.

2.836 pasti recuperati a Ferrara e donati all’Associazione Viale K
Nel solo 2013 a Ferrara sono stati 2.836 i pasti completi recuperati nella mensa aziendale Hera, presso la sede di via Diana, e donati all’Associazione Viale K che utilizza gli alimenti nella Casa delle Donne, nella Casa Mambro che accoglie uomini adulti e presso la Mensa di via Pesci. Complessivamente l’Associazione con i pasti recuperati assiste oltre 80 persone. I benefici di questa azione sono sociali, economici e ambientali, a partire dalla prevenzione della produzione di rifiuti (1.200 chilogrammi corrispondono alla capienza di quasi 3 cassonetti), dal riutilizzo delle eccedenze e dall’avere evitato lo spreco di acqua, energia e consumo di terreno che sono stati necessari alla loro produzione.
Il progetto permette all’Associazione coinvolta un risparmio economico che rende possibile investire le risorse così liberate in altri progetti. Dall’inizio del progetto a tutto il 2013 all’Associazione sono stati, infatti, complessivamente donati oltre 6.800 pasti, per un valore economico complessivo di oltre 29.000 euro.

I numeri dello spreco
Secondo le stime della Confederazione Italiana Agricoltori, solo in Italia ogni anno finiscono nella pattumiera da 5 a 10 milioni di tonnellate di prodotti alimentari. Le famiglie italiane buttano tra i rifiuti circa 28 euro al mese di alimenti ancora commestibili. Ma a livello globale la situazione e’ ancora più drammatica, con ben 1,3 miliardi di tonnellate di cibo che finiscono in discarica, circa un terzo della produzione totale. Questo spreco è caratteristico soprattutto dei Paesi ricchi: il valore pro-capite degli sprechi alimentari per consumatore in Europa e in Nord America si aggira tra i 95 e i 115 chili l’ anno, contro i 6-11 chili annui a persona nell’Africa sub-sahariana e nel Sud-Est asiatico.

CiboAmico nel Gruppo Hera
Il progetto CiboAmico coinvolge altre 4 mense aziendali, oltre quella ferrarese, e sono 5 le associazioni onlus destinatarie degli alimenti, per un totale di oltre 270 persone ospitate. Dall’inizio del progetto a tutto il 2013 sono stati complessivamente donati circa 38.000 pasti, per un valore economico complessivo di oltre 150.000 euro.

Per Filippo Bocchi, Direttore Corporate Social Responsibility del Gruppo Hera, “Soprattutto in un momento di crisi economica come quello che stiamo vivendo, la sostenibilità deve essere una caratteristica che permea tutti i settori dell’azienda ed avere ricadute concrete anche verso l’esterno. Questo progetto ci ha consentito di creare una rete solidale sul territorio tra soggetti diversi sensibilizzando i lavoratori sugli aspetti ambientali ma soprattutto sociali connessi allo spreco alimentare.”

Per il prof. Andrea Segrè, presidente di Last Minute Market e direttore del Dipartimento di Scienze agroalimentari dell’Università di Bologna, “Per il prof. Andrea Segrè, presidente di Last Minute Market e direttore del Dipartimento di Scienze agroalimentari dell’Università di Bologna, “CiboAmico dimostra che coniugare la sostenibilità con la solidarietà non solo è possibile ma anche conveniente. Inoltre per la prima volta nel 2014 l’Italia si dota di un piano nazionale di prevenzione dello spreco alimentare, PINPAS, promosso dal Ministro dell’Ambiente Andrea Orlando. Prima iniziativa concreta nel contesto del PINPAS è la proclamazione della Giornata nazionale di prevenzione dello spreco alimentare in Italia, mercoledì 5 febbraio 2014. In quest’occasione a Roma sarà convocata una vera e propria Consulta composta da enti, associazioni, organizzazioni e imprese. Il progetto CiboAmico ben s’inserisce all’interno di questa nuova strategia nazionale promossa dal Ministero dell’Ambiente.”

tag:

HERA


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

Periscopio è  proprietà di un azionariato diffuso e partecipato, garanzia di una gestitone collettiva e democratica del quotidiano. Si finanzia, quindi vive, grazie ai liberi contributi dei suoi lettori amici e sostenitori. Accetta e ospita sponsor ed inserzionisti solo socialmente, eticamente e culturalmente meritevoli.

Nato quasi otto anni fa con il nome Ferraraitalia già con una vocazione glocal, oggi il quotidiano è diventato: Periscopio naviga già in mare aperto, rivolgendosi a un pubblico nazionale e non solo. Non ci dimentichiamo però di Ferrara, la città che ospita la redazione e dove ogni giorno si fabbrica il giornale. e Ferraraitalia continua a vivere dentro Periscopio all’interno di una sezione speciale, una parte importante del tutto. 
Oggi Periscopio ha oltre 320.000 lettori, ma vogliamo crescere e farsi conoscere. Dipenderà da chi lo scrive ma soprattutto da chi lo legge e lo condivide con chi ancora non lo conosce. Per una volta, stare nella stessa barca può essere una avventura affascinante.  Buona navigazione a tutti.

Tutti i contenuti di Periscopio, salvo espressa indicazione, sono free. Possono essere liberamente stampati, diffusi e ripubblicati, indicando fonte, autore e data di pubblicazione su questo quotidiano.

Francesco Monini
direttore responsabile


Chi volesse chiedere informazioni sul nuovo progetto editoriale, può scrivere a: direttore@periscopionline.it