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Da: Ufficio Stampa CIDAS

La cooperativa sociale CIDAS, impegnata assieme all’Istituto Einaudi di Ferrara nella formazione degli studenti per ottenere la qualifica di “Operatore Socio Sanitario” (O.S.S.), si congratula con le studentesse e gli studenti che il 16 gennaio, presso l’aula magna della scuola, hanno ricevuto gli attestati al termine del percorso.
Alla cerimonia di consegna, presenziata dalla dirigente scolastica Marianna Fornasiero, hanno partecipato insieme ai docenti, agli studenti coinvolti e alle loro famiglie, anche Lorenza Passarini e Simone Vincenzi del Servizio Interaziendale Formazione e Aggiornamento dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria S. Anna di Ferrara, e Anna Baldoni, Responsabile del Settore Anziani di CIDAS.

Per CIDAS operare per il bene di un territorio, significa anche mantenere forte il legame tra mondo della scuola e mondo del lavoro, mettendo la propria competenza ed esperienza al servizio della formazione delle nuove generazioni.
“L’ambito lavorativo dell’assistenza e della cura delle persone anziane ha grande bisogno di giovani appassionati e motivati come voi, e per qualcuno è già iniziata un’esperienza lavorativa vera e propria in CIDAS, a testimonianza dell’utilità di questo percorso assieme”, ha detto Baldoni ai ragazzi dell’Einaudi.

Il diploma di Operatore Socio Sanitario è un titolo ulteriore, oltre al vero e proprio Diploma di Maturità, che gli allievi dell’Einaudi, iscritti ai Servizi per la Sanità e l’Assistenza Sociale, possono ottenere a conclusione del loro ciclo di studi, dopo aver seguito un adeguato iter formativo. Il percorso, che si conclude con l’esame di qualifica per il conseguimento della certificazione regionale per O.S.S., dura complessivamente 1.000 ore, di cui 550 in aula e 450 di stage nelle strutture sanitarie, socio-sanitarie o socio-assistenziali della nostra Provincia.

La collaborazione tra CIDAS e l’istituto Einaudi, in essere dall’anno scolastico 2016/17, è il frutto di una volontà comune di collaborare per la preparazione di una figura professionale centrale nell’attività di assistenza e cura della persona, capace di migliorare l’assistenza alla persona non autosufficiente nelle attività di vita quotidiana, in ospedale come a domicilio del paziente o nelle residenze, grazie al supporto di operatori adeguatamente preparati che siano presenti vicino alla persona per aiutarla a lavarsi, vestirsi, mangiare, assumere una posizione comoda e sicura nel letto, camminare: tutti interventi che non necessitano espressamente di una competenza di tipo infermieristico ma il cui svolgimento quotidiano permette di evitare serie complicanze – dalle lesioni da compressione all’isolamento sociale – e, più in generale, un progressivo aggravamento delle condizioni della persona, specie se anziana e confinata a letto.
Una convenzione ha regolato il rapporto tra l’istituto e la cooperativa condividendo un impegno comune a “progettare e attuare congiuntamente, tramite i propri esperti, le azioni formative secondo il quadro di riferimento costituito dagli standard professionali della qualifica, gli standard formativi dei corsi e gli standard di certificazione delle competenze acquisite, e progettare e realizzare lo stage”.
L’esperienza formativa ha favorito la preparazione degli allievi facilitandone l’inserimento e mettendoli in condizione di realizzare una valida esperienza di approccio alla realtà produttiva in conformità con gli obiettivi dell’iniziativa.
Le attività previste dal percorso formativo regionale si sono svolte presso le aule didattiche dell’istituto scolastico e sono state rivolte agli alunni delle classi 3S, 4V, 5T, vedendo coinvolti i coordinatori CIDAS nello sviluppo dei moduli didattici su: “Progettazione di interventi socio-sanitari nei diversi servizi sul territorio”, “Principali tecniche di animazione”, “Tecniche comunicative in relazione alle condizioni dell’utenza” e “Profilo professionale dell’OSS, la rete dei servizi per le diverse tipologie d’utenza, i piani assistenziali/educativi/riabilitativi”. Inoltre i ragazzi hanno potuto svolgere 250 ore di tirocinio nelle case residenza per anziani che la cooperativa gestisce in tutto il territorio di Ferrara, potendo mettere in pratica le nozioni apprese sotto la supervisione di personale esperto.

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Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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