Skip to main content

Da:Ufficio Stampa Apollo Cinepark

La programmazione del Cinepark Arena nel Cortile della Rocca di Cento nelle prossime settimane sarà ricca e variegata, per accontentare tutti … i palati.

Lunedì 27 luglio – “Il Mio Profilo Migliore” diretto da Safy Nebbou. E’ la storia di Claire, donna di mezza età interpretata da Juliette Binoche, che a causa della gelosia per il suo giovane fidanzato si lancia sui social inventandosi una nuova identità, una nuova lei più giovane.

Martedì 28 luglio – Aspromonte – La Terra degli Ultimi, regia di Mimmo Calopresti, con Valeria Bruni Tedeschi, Marcello Fonte, Sergio Rubini. Il regista calabrese ambienta nel cuore della sua regione una storia collettiva di riscatto sociale e culturale di sicuro impatto emotivo, nel cuore degli anni ’50.

Mercoledì 29 luglio – “Pallottole In Libertà”, commedia francese con la regia di Pierre Salvadori, ambientata in una cittadina della Costa Azzurra,. Qui la detective Yvonne, da poco rimasta vedova, scopre che il suo defunto marito, l’eroe locale e capitano della polizia Santi, non era l’uomo coraggioso che lei credeva.

Lunedì 3 agosto – “Jesus Rolls – Quintana è tornato”, commedia diretta da John Turturro, con John Turturro e Bobby Cannavale, distribuito da Europictures, spin off del geniale “Il Grande Lebowski” del 1998, che racconta delle gesta del campione di Bowling Quintana.

Martedì 4 agosto – “I migliori anni della nostra vita”, commedia di Claude Lelouch con Jean-Louis Trintignant, Anouk Aimée e Monica Bellucci. Un impareggiabile Trintignant interpreta Jean-Louis Duroc, ex campione internazionale di auto da corsa ora ospite in casa di riposo, con la memoria che vacilla e l’unico ricordo vivo che lo assilla: quello del suo amore per Anne Gauthier.

Mercoledì 5 agosto – “Welcome Home”, thriller diretto da George Ratliff, con Aaron Paul e Emily Ratajkowsk. Ambientato fra le colline umbre, il film racconta di una coppia che, nel tentativo di salvare la loro relazione, affittano una bella e romantica villa nella campagna italiana.

In anteprima nazionale all’Arena Cinepark, giovedì 6 agosto arriva “Cosa resta della Rivoluzione”, commedia diretta e interpretata da Judith Davis. Il film racconta di Angèle, che a 8 anni assiste all’apertura del primo McDonald’s a Berlino Est e che da quel momento inizia a lottare contro il sistema a favore di una generazione nata troppo tardi. Angèle è una giovane arrabbiata, determinata a fare del suo meglio per cercare di portare un cambiamento in questo mondo, non teme nulla, a parte il romanticismo e le relazioni amorose… .

tag:

Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

Periscopio è  proprietà di un azionariato diffuso e partecipato, garanzia di una gestitone collettiva e democratica del quotidiano. Si finanzia, quindi vive, grazie ai liberi contributi dei suoi lettori amici e sostenitori. Accetta e ospita sponsor ed inserzionisti solo socialmente, eticamente e culturalmente meritevoli.

Nato quasi otto anni fa con il nome Ferraraitalia già con una vocazione glocal, oggi il quotidiano è diventato: Periscopio naviga già in mare aperto, rivolgendosi a un pubblico nazionale e non solo. Non ci dimentichiamo però di Ferrara, la città che ospita la redazione e dove ogni giorno si fabbrica il giornale. e Ferraraitalia continua a vivere dentro Periscopio all’interno di una sezione speciale, una parte importante del tutto. 
Oggi Periscopio ha oltre 320.000 lettori, ma vogliamo crescere e farsi conoscere. Dipenderà da chi lo scrive ma soprattutto da chi lo legge e lo condivide con chi ancora non lo conosce. Per una volta, stare nella stessa barca può essere una avventura affascinante.  Buona navigazione a tutti.

Tutti i contenuti di Periscopio, salvo espressa indicazione, sono free. Possono essere liberamente stampati, diffusi e ripubblicati, indicando fonte, autore e data di pubblicazione su questo quotidiano.

Francesco Monini
direttore responsabile


Chi volesse chiedere informazioni sul nuovo progetto editoriale, può scrivere a: direttore@periscopionline.it