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Da: Cna Ferrara

CNA dà il benvenuto al Jova Beach Party: l’economia locale trarrà solo grandi benefici da questo evento

L’attesissima tappa del Jova Beach Party Tour a Lido degli Estensi si avvicina e l’entusiasmo non è solo dei tantissimi fan di Jovanotti che potranno vivere questa nuova esperienza di intrattenimento, ma lo è soprattutto degli operatori turistici che si stanno attivando da tempo per offrire servizi, prodotti e attività alle migliaia di persone attese che si stanno prenotando in queste settimane. Gli imprenditori di CNA ci tengono ad evidenziare che questa è una grandissima opportunità e che è ora di dare un segnale forte, anche agli organizzatori, di quanta aspettativa positiva circuiti attorno all’evento.
A questo proposito Nicoletta Castagnetti – Hotel Logonovo – Lido degli Estensi, sottolinea come “Il passaggio ai nostri lidi del Jova Beach Festival colloca il nostro territorio, come mai prima, nei circuiti maggiormente riconosciuti a livello turistico. È quindi un’occasione per il grande lavoro delle aziende che hanno una visione commerciale moderna dell’ospitalità. Il nostro sostegno a questa tappa del tour musicale è totale e ne è la prova il lavoro svolto con l’Associazione “Noi che ci crediamo ancora”, con la quale abbiamo studiato, sponsorizzato ed organizzato una serie di iniziative collegate, dalle luci parlanti in onore di Jovanotti, alla white street e tante altre attività che coinvolgono le imprese di Lido degli Estensi.
Interviene anche Emanuele Gardini – Bar Le Perle – Lido di Spina che evidenzia come “Finalmente un evento musicale di portata internazionale approda sui nostri lidi, un’incredibile opportunità che porterà nuovi turisti, che potranno in futuro scegliere di tornare, ed è una novità qualificante per le nostre zone, che finalmente vengono riconosciute alla pari di tante altre realtà turistiche più note. Da imprenditore posso solo essere entusiasta per l’indotto che ne deriverà. Certamente qualche disagio potrà esserci, ad esempio su una viabilità ancora non soddisfacente e spesso critica, ma non può certamente questo essere un freno ad un’iniziativa di tale caratura”.
Infine Nicola Ghedini – Bagno Kursaal – Lido di Spina sostiene che “La scelta di portare l’evento più importante dell’Estate ai nostri Lidi è straordinaria, in pochi giorni si sono esauriti più di 20.000 biglietti, tra l’altro è un appuntamento che coinvolge tutte le fasce di età perché Jovanotti è amato da tutti. C’è grande entusiasmo da parte degli operatori turistici verso la scelta dell’Amministrazione comunale di ospitare il Jova Beach Party perché darà senz’altro una grossa boccata di ossigeno alla nostra costa, quindi benefici sia in termini economici che di immagine. Un risultato importante che non può essere messo continuamente in cattiva luce sulla stampa da alcuni. Tra l’altro nelle precedenti tappe del tour le spiagge sono state consegnate ancora più pulite dopo il concerto. Questo è un grande segnale di attenzione all’ambiente, per cui basta polemiche, sosteniamo appieno l’iniziativa auspicando che sia la prima di una lunga serie”.

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Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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Francesco Monini
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