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Da: Organizzatori
Cna, il tour delle opportunità: venerdì sera alle 18.00 appuntamento al teatro Severi di Migliaro

Incentivi pubblici del comune di Fiscaglia e iniziative lanciate da Cna per lo sviluppo imprenditoriale del territorio: a questi temi sarà dedicato il convegno che si svolgerà a Migliaro il prossimo 5 aprile

“Indicare alle aziende e ai cittadini un ventaglio di opportunità per investire, ottenere incentivi pubblici, in una parola fare business migliorando la qualità di vita complessiva della comunità. E’ uno dei principali obiettivi della Cna, che intendiamo confermare anche per il 2019, ed è per questo che abbiamo deciso di organizzare un convegno a Migliaro, venerdì 5 aprile, in collaborazione con il Comune di Fiscaglia. Analoghe iniziative vennero organizzate a Copparo all’inizio di ottobre, a Comacchio alla fine di febbraio, e altre ne verranno in futuro”
Diego Benatti, Direttore provinciale di Cna Ferrara, conferma uno degli obiettivi strategici dell’Associazione: essere vicini alle imprese non solo nell’offerta di servizi e nella rappresentanza sindacale, ma anche nell’individuare occasioni di sviluppo e di business per il territorio e le sue imprese.
Venerdì alle 18.00, al teatro Severi di Migliaro, si svolgerà quindi un convegno rivolto agli imprenditori e ai rappresentanti delle istituzioni locali dal titolo “Territorio, Appalti e Mercato”, nel corso del quale verranno presentate una serie di occasioni da cogliere, derivanti da bandi pubblici lanciati dal comune di Fiscaglia, oppure dall’attività e dalle iniziative di CNA.
Il comune di Fiscaglia mette a disposizione risorse nel “Bando Amianto” per i cittadini che devono procedere alla rimozione dell’amianto in edifici e manufatti Cna presenterà diverse iniziative: il progetto RiGenera (una rete di imprese che punta alla riqualificazione degli edifici sfruttando i bonus dello Stato e la cessione del credito fiscale); il progetto Ricava (nato per incentivare la riqualificazione delle cosiddette “seconde case” dei Lidi); il progetto “Cna Hosting”, lanciato a fine febbraio per andare incontro alla ricettività turistica extra alberghiera.
Al convegno parteciperanno il sindaco di Fiscaglia Sabina Mucchi e il vicesidnaco Fabio Tosi; il direttore della Cna di Ferrara Diego Benatti; i presidenti di: Cna Area Delta Giordano Conti; di Cna Costruzioni Ferrara Riccardo Roccati; di Cna Turismo Dario Guidi; conclusioni affidate al Presidente provinciale di Cna Ferrara Davide Bellotti.

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CNA FERRARA


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

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