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Fino a 2.500 euro a fondo perduto per ciascun progetto presentato. Domande da presentare dalle 10.00 del 5 dicembre 2017 e fino alle 24.00 del 31 dicembre 2018

Una serie di misure riguardanti, in particolare, le spese per l’avvio e la costituzione di impresa, l’attrazione e lo sviluppo di nuovi investimenti, l’ampliamento della capacità produttiva, la riqualificazione degli spazi dedicati alla produzione e alla commercializzazione, l’innovazione e l’ammodernamento tecnologico dei prodotti e dei processi di produzione, compreso il miglioramento dell’efficienza energetica e ambientale. Gli interventi riguarderanno le imprese appartenenti a tutti i settori economici con sede legale e/o unità locale nel Comune di Codigoro.

Tra le voci inoltre previste dal bando, promosso dal Comune di Codigoro in collaborazione con la Camera di commercio, l’abbattimento dei costi riferiti al rinnovo delle attrezzature, all’installazione di sistemi di videosorveglianza, all’acquisto di arredi funzionali all’attività aziendale nonché alle attività di pubblicità e comunicazione. Le domande di contributo (fino a 2.500 euro a fondo perduto per ciascun progetto presentato), che dovranno essere presentate dalle ore 10.00 del 5 dicembre 2017 e fino alle ore 24.00 del 31 dicembre 2018, saranno ammesse sino ad esaurimento dei fondi disponibili sulla base dell’ordine cronologico di spedizione delle domande.

Ma non c’è solo il bando nei programmi di Comune e Camera di commercio. Tre gli ambiti di azione individuati: l’individuazione di opportunità territoriali per gli investimenti, l’attrazione degli investimenti veri e propri e l’attivazione di facilitazioni per l’insediamento di imprese. Si opererà, in particolare, in Paesi target per orientare le scelte di investimento nei settori ritenuti strategici. Tra le attività previste, la promozione all’estero delle opportunità di insediamento e la ricerca di investitori potenzialmente interessati, anche attraverso l’organizzazione di eventi mirati.

Relativamente, infine, alle azioni da mettere in campo per facilitare l’insediamento di imprese provenienti dall’esterno, Comune di Codigoro e Camera di commercio, in collaborazione con Sipro e le associazioni territoriali di categoria, assisteranno l’investitore nelle diverse fasi di realizzazione del progetto, a completamento del pacchetto di servizi offerto dalla misura contributiva: sono previsti servizi nella fase di accompagnamento alla localizzazione, la razionalizzazione delle procedure di insediamento e la semplificazione degli aspetti procedurali e burocratici.

Per maggiori informazioni: ufficio Marketing del territorio della Camera di Commercio (tel. 0532/783820; e-mail: promozione@fe.camcom.it), che invita le imprese anche a consultare con attenzione il sito www.fe.camcom.it.

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CAMERA DI COMMERCIO


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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