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Da: Ufficio Stampa Coldiretti

Nei giorni scorsi l’Agrimercato di Grisù ed il mercato coperto di Via Montebello 43 hanno ospitato i volontari di AIRC per far conoscere il programma a sostegno di percorsi di professionalizzazione di giovani ricercatori in Italia ed all’estero.

 

Nei giorni scorsi (Mercoledì 15 luglio e Giovedì 16 luglio) presso i mercati coperti di Campagna Amica Ferrara di via Ortigara 11 (Agrimercato di Grisù) e via Montebello 43, sono stati allestiti banchetti per la Fondazione AIRC, allo scopo di promuovere il progetto “In Viaggio con la Ricerca” http://www.inviaggioconlaricerca.airc.it.

“In Viaggio con la Ricerca” è il programma di donazione continuativa di AIRC che dà la possibilità a tanti giovani ricercatori di compiere un percorso professionale che prevede i primi anni all’estero e i successivi in Italia: un viaggio di andata e ritorno che è essenziale per garantire lo sviluppo e la disponibilità delle cure più innovative ed efficaci contro il cancro nel nostro paese.

AIRC, Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro, è un ente senza fini di lucro nato nel 1965 su iniziativa di alcuni ricercatori dell’Istituto dei Tumori di Milano, con lo scopo di raccogliere ed erogare fondi a favore della ricerca oncologica e per diffondere al pubblico una corretta informazione in materia.

Oggi gran parte della comunità biologica e medica in Italia, inclusi molti ricercatori  finanziati da AIRC, si è reindirizzata verso l’infezione da Sars-CoV-2; dall’esperienza nella ricerca oncologica arriva  una speranza  per chi si è ammalato di Covid-19, partirà in Italia una sperimentazione a base di “tocilizumab” (farmaco usato in alcune malattie infiammatorie croniche ma anche per mitigare gli effetti collaterali di alcune immunoterapie oncologiche).

“Abbiamo ritenuto di dare spazio ad AIRC nei nostri mercati – commenta il vice direttore di Coldiretti Ferrara, Riccardo Casotti – quale momento per sensibilizzare i cittadini che condividono con noi molte iniziative e che sappiamo essere sensibili ai temi della salute che vede la buona alimentazione e la corretta attività fisica, parte inscindibile di tutte le linee guida per la prevenzione di molte malattie, oltre alla ricerca scientifica e che come Campagna Amica condividiamo e promuoviamo”.

L’iniziativa ha visto Ferrara aprire la serie di appuntamenti che saranno replicati nei mercati di altre province della nostra regione (Bologna, Ravenna Forlì, Modena).

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COLDIRETTI


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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