Skip to main content

Da: Coldiretti

Coldiretti: aperti i termini per presentare domande di prestito con contributo regionale ‘De Minimis’ per l’annata 2016/2017

Entro il 28 marzo le aziende agricole interessate possono presentare ai Confidi Agricoli le domande di prestito di conduzione per l’annata in corso, con la possibilità di ottenere il contributo regionale in regime “de minimis”. Gli uffici Coldiretti sono a disposizione per la compilazione ed inoltro delle domande.

Con delibera di Giunta regionale n. 8 del 11 gennaio 2017 è stato approvato il nuovo programma regionale relativo alla conduzione 2017 in regime de minimis ai sensi del Reg. (UE) 1408/2013, che prevede un tetto massimo di contributi nel triennio precedente non superiore a 15.000 euro.
I beneficiari del programma 2016/2017 sono, in ordine di priorità:
1) aziende agricole con coltivazioni a pero colpite dalla cimice asiatica (min. 0,5 ha rientranti nella delimitazione prevista dalla Delib. G.R. 8/2017)
2) aziende agricole condotte da giovani imprenditori, con età inferiore ai 40 anni, (41 non ancora compiuti alla data di presentazione della domanda);
3) aziende agricole ricadenti nelle zone svantaggiate;
4) aziende agricole ricadenti nelle altre zone.
La data di presentazione della domanda (giorno ed ora di acquisizione al protocollo dell’Organismo di garanzia, ovvero al Consorzio Fidi agricolo, costituisce, all’interno di ciascuna priorità, il criterio aggiuntivo di ordinamento.
L’importo massimo concedibile per azienda è di Euro 150.000,00 , con un minimo di € 6.000,00, in base al fabbisogno ettaro/colturale (da tabella regionale e terreni disponibili rilevati dall’anagrafe regionale delle imprese agricole) e la durata massima del prestito non dovrà essere superiore a 12 mesi.
Il contributo regionale consiste nell’abbattimento tassi pari a 1,50% per le imprese di cui al punto 1) e 1,30% per tutte le altre imprese in base ai requisiti ed alle risorse disponibili previste dalla Delibera di Giunta della Regione Emilia Romagna n.8/2017. Le imprese interessate dovranno fare domanda di contributo ad Agrifidi entro il 28/3/2017.
Il Confidi effettuerà l’istruttoria ai sensi del Programma regionale e delibererà l’ammissibilità alla garanzia nel primo C.d.A. utile dandone comunicazione alla banca e all’azienda richiedente.
La banca delibererà l’approvazione del finanziamento e ne darà comunicazione ad Agrifidi, per il rilascio della garanzia ai fini dell’erogazione.
Successivamente la bancaprovvederà a comunicare ad Agrifidi l’avvenuta erogazione del prestito e sarà possibile procedere, in base alle risorse disponibili, alla liquidazione del contributo per gli aventi diritto.
L’approvazione delle domande per l’erogazione del prestito avverrà da parte di Agrifidi entro il 28 aprile 2017, e la concessione del contributo in conto interessi avverrò entro il 30 novembre 2017, acquisita la necessaria documentazione, sia bancaria che relativa alla regolarità contributiva dell’azienda.
Il Programma interessa in pari misura sia il rinnovo di precedenti prestiti (in regime de minimis od ordinari, sia nuove richieste di conduzione.
Poichè il criterio cronologico di presentazione potrebbe essere determinante, si invitano gli agricoltori interessati a contattare quanto prima gli Uffici Coldiretti per presentare la domanda di accesso al programma.

tag:

COLDIRETTI


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

Periscopio è  proprietà di un azionariato diffuso e partecipato, garanzia di una gestitone collettiva e democratica del quotidiano. Si finanzia, quindi vive, grazie ai liberi contributi dei suoi lettori amici e sostenitori. Accetta e ospita sponsor ed inserzionisti solo socialmente, eticamente e culturalmente meritevoli.

Nato quasi otto anni fa con il nome Ferraraitalia già con una vocazione glocal, oggi il quotidiano è diventato: Periscopio naviga già in mare aperto, rivolgendosi a un pubblico nazionale e non solo. Non ci dimentichiamo però di Ferrara, la città che ospita la redazione e dove ogni giorno si fabbrica il giornale. e Ferraraitalia continua a vivere dentro Periscopio all’interno di una sezione speciale, una parte importante del tutto. 
Oggi Periscopio ha oltre 320.000 lettori, ma vogliamo crescere e farsi conoscere. Dipenderà da chi lo scrive ma soprattutto da chi lo legge e lo condivide con chi ancora non lo conosce. Per una volta, stare nella stessa barca può essere una avventura affascinante.  Buona navigazione a tutti.

Tutti i contenuti di Periscopio, salvo espressa indicazione, sono free. Possono essere liberamente stampati, diffusi e ripubblicati, indicando fonte, autore e data di pubblicazione su questo quotidiano.

Francesco Monini
direttore responsabile


Chi volesse chiedere informazioni sul nuovo progetto editoriale, può scrivere a: direttore@periscopionline.it