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da: ufficio stampa Coldiretti

Alla presenza di un folto pubblico si è svolta lunedì 13 la premiazione delle opere che hanno partecipato al concorso “Campagna Amica degli Artisti 2015”. La mostra sino al 15 giugno all’imbarcadero uno del Castello estense di Ferrara.

La terza edizione del concorso rivolto agli artisti ferraresi da Coldiretti ha visto quest’anno alcune interessanti novità.
Innanzitutto la possibilità di presentare opere non solo pittoriche ma anche di poesia e di scultura; poi un ragguardevole incremento del livello qualitativo, ed infine un maggior coinvolgimento degli agriturismi di Terranostra Ferrara che hanno affiancato Donne Impresa Coldiretti nel supporto alla manifestazione e nella attribuzione dei premi.
Accanto alle novità alcune conferme: la convinta e riuscita partecipazione dei ragazzi dell’Istituto d’Arte “Dosso Dossi” di Ferrara e la presenza del Comune di Ferrara accanto a Coldiretti in questa esperienza, testimoniata dall’Assessore Caterina Ferri.
A fare gli onori di casa, nell’imbarcadero allestito con le oltre 50 opere, il direttore di Coldiretti Ferrara, Claudio Bressanutti, oltre a Monia Dalla Libera, rappresentante diDonne Impresa e di Paolo Magagna, presidente degli Agriturismi di Terranostra Ferrara.
Al loro fianco il critico d’arte Michele Govoni, che ha presieduto la giuria che ha avuto il compito di selezionare le opere in base alla rispondenza al tema proposto, e di individuare nelle diverse categorie, le migliori rappresentazioni artistiche e quindi attribuire i relativi premi.
Per la sezione poesie, è stato premiato Gianni Goberti, con la composizione “La campagna”, cui è stato attribuito il premio “quella giornata in campagna…”; per la sezione scultura, si è aggiudicato il premio “Tradizioni e sapori”, il maestro Alfredo Filippini con la figura “Al gramet” (attrezzo un tempo comune per la lavorazione manuale della canapa); per la pittura, sono state selezionate le opere di Renzo Gentili (“Denuncia all’uomo che sta distruggendo l’ambiente dove vive”), cui è andato il premio Cultura e Coltura e Mauro Ruggeri, (“lavori nei campi”), che si è aggiudicato il premio Ospitalità Rurale.
Non sono mancate le menzioni speciali, attribuite ai ragazzi dell’Istituto Dosso Dossi; a Roberta Veneziani; a Vittorio Droghetti ed a Gigliola De Biaggi.
Paolo Magagna ha sottolineato il coinvolgimento degli agriturismi ferraresi ed il ruolo di ambasciatori non solo del mondo rurale nei confronti dei turisti che arrivano a Ferrara, ma anche della storia, dell’arte e del paesaggio nel quale si trovano le aziende agrituristiche, ringraziando chi ha messo a disposizione stanze e cene per i vincitori, ovvero Corte dei Maghi e La Bozzola di Quartesana; Tre Re di San Bartolomeo in Bosco; Cà Nova di Ro ferrarese.
E di una Ferrara dove arte non è solo la città, ma anche il forese ed il paesaggio conservato appunto dagli agricoltori ha parlato l’assessore Ferri, ricordando tutte le attività che Coldiretti svolge non solo come rappresentanza degli interessi delle imprese associate ma come parte attiva del tessuto sociale ferrarese.
Sullo stesso tono l’intervento del direttore Bressanutti che nel ringraziare tutti i partecipanti al concorso ed i presenti alla premiazione ha ribadito l’impegno di Coldiretti nel rappresentare oltre agli interessi dei propri soci, anche quelli dei cittadini e di un modello di sviluppo che vede l’agricoltura protagonista appieno delle dinamiche sociali, sia economiche che culturali.
Monia Dalla Libera ha evidenziato a sua volta l’impegno di Donne Impresa nel mettere in campo attività che spaziano dall’essere imprenditrici sempre aggiornate, adincontrare i ragazzi nelle scuole con i progetti di educazione, a supportare le attività di promozione ed animazione che si sviluppano su diversi fronti, sino appunto a questo appuntamento che dopo tre anni sta entrando nel tessuto cittadino e che offre uno spunto diverso per interazioni tra agricoltura e cultura locale.
Al termine della premiazione un ricco buffet a km zero curato dall’agriturismo Cà Nova di Tasca Andrea di Ro ferrarese, ha chiusa una bella serata.
Gli orari di apertura della mostra allestita negli imbarcaderi sono dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 19, con ingresso libero e gratuito per tutti gli interessati, sino a mercoledì 15 giugno.

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Caro lettore

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Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

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