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da: ufficio stampa Coldiretti

“Tra Terra e Acqua i sapori di Campagna Amica” come titolo che rappresenta l’unione e la promozione di tutti i nostri prodotti del territorio, dalla terra quelli agricoli e dall’acqua il pesce, le vongole e gli altri prodotti tipici e tradizionali del “made in Italy”.

Oltre che far apparire per la prima volta su Ferrara il logo La pesca di Campagna Amica, le giornate provinciali del Ringraziamento di Coldiretti Ferrara saranno l’occasione di promozione di questi prodotti in piazza con due aziende accreditate a Campagna Amica che porteranno pesce e vongole, poi la preparazione in diretta da parte dello chef Mauro Spadoni di alcuni piatti in assaggio alla gente di terra e di mare: risotto, vongole, risotto di pere, anguilla con polenta.
Il tutto rientra in un nostro progetto a bando con il GAC Distretto Mare Adriatico per la promozione del settore ittico, “PESCA AMICA, ACCORCIA LE DISTANZE TRA TE ED IL MARE” .
Come partner delle due giornate Avis Ferrara e LILT Ferrara, oltre al patrocinio e condivisione di CCIAA, Provincia e Comune di Ferrara.
“Torniamo quest’anno sul “listone”, – ricorda il direttore di Coldiretti Luigi Zepponi – nella struttura che ospiterà poi la la Dolce Ferrara e successivamente la fiera del regalo di Natale, e faremo come ormai tradizione il mercato delle aziende di Campagna Amica accreditate, di Ferrara e di altre province ed altre regioni per un totale di circa 50 presenze. Sabato alle 10,30 è prevista l’inaugurazione del mercato, domenica alle 10,30 mentre prosegue il mercato sino a sera, ci sarà la Solenne Messa del Ringraziamento celebrata dall’Arcivescovo, Mons. Luigi Negri e concelebrata dal nostro consigliere ecclesiastico Don Gino Boattin, con l’offerta dei frutti della terra e chiusura con benedizione dei mezzi agricoli. Nel pomeriggio della domenica alle 15,30 la preparazione e degustazione degli assaggi a base di prodotti della filiera corta, con i prodotti presenti negli stand delle nostre aziende, quindi a km zero, a cura dello chef Mauro Spadoni”.
Durante le due giornate nel nostro spazio Coldiretti faremo raccolta fondi per la Lega del Filo d’Oro con vendita di pasta della filiera tutta agricola Ghigi, raccolta di firme per la Pizza Patrimonio UNESCO, uno dei simboli del nostro made in Italy per il quale si chiede la protezione intellettuale del prodotto, dagli ingredienti alla ricetta, e raccolta dei dati dei consumatori per costruire l’Albo dei Consumatori di campagna amica ovvero persone cui far avere informazioni, notizie, newsletter, ecc sulle nostre attività di Campagna Amica e su Coldiretti, quindi anche in questo caso una “filiera corta” relazionale tra produttori e consumatori, immediata e veloce per evidenziare notizie, eventi, novità sia di rilievo nazionale che locale.
“In questi giorni un pensiero anche a Don Dante Braga – continua il Presidente Gulinelli – per oltre trent’anni nostro consigliere ecclesiastico che nei giorni scorsi è mancato ed al quale rivolgiamo un grazie per i lunghi anni di attività e per la sanguigna vicinanza ai coltivatori diretti, alla gente dei campi, cui sapeva rivolgersi con impareggiabile eloquio”.
Ma il ringraziamento è comunque occasione di bilancio dell’annata agricola, che per il 2014 presenta purtroppo molte ombre per le nostre imprese agricole.
Sia per un andamento stagionale che ha dato parecchi problemi in campagna, sia per come ha condizionato i consumi estivi con un’estate che praticamente non è mai esistita.
A ciò si aggiunge la grave questione dell’atteggiamento di larga parte della filiera commerciale che ha giocato drasticamente al ribasso sui prezzi all’origine di molte specie di frutta e verdura a cominciare dalle fragole, sino alle pesche e poi anche mele e pere e gli altri prodotti estivi, sino ai cereali.
“Una condizione inaccettabile – ha evidenziato il presidente Sergio Gulinelli, nel corso della conferenza stampa di presentazione dell’evento – che mette a rischio il comparto frutticolo e strumentale a realizzare un guadagno immediato per una sola categoria (senza peraltro nessun riflesso sui consumatori, comunque alle prese con prezzi elevati) mettendo a repentaglio la sopravvivenza di molte imprese agricole e comunque un ridimensionamento delle superfici frutticole, con un impoverimento generalizzato del patrimonio produttivo ferrarese.
Apprezzamento per l’iniziativa, ricca ed articolata, è stata espressa dall’assessore al commercio del Comune di Ferrara Roberto Serra e da Andrea Migliari, in rappresentanza della Camera di Commercio di Ferrara.
A fianco degli agricoltori, molti dei quali donatori, anche il presidente provinciale di AVIS, prof. Florio Ghinelli, che ha rimarcato il comune impegno sui temi della salute e salubrità degli alimenti e degli stili di vita.

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COLDIRETTI


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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