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da: ufficio stampa Coldiretti Ferrara

I pensionati di Coldiretti si ritroveranno venerdì 26 febbraio per la consueta Giornata Provinciale, all’insegna quest’anno del tema della sicurezza nelle aree rurali, affrontato in collaborazione con dirigenti della Questura di Ferrara.

Si terrà venerdì 26 febbraio 2016, presso il Ristorante Ottocento, a San Vito di Ostellato, la consueta Giornata Provinciale del Pensionato, organizzata dalla Associazione Pensionati Coldiretti di Ferrara, e che avrà alcuni punti centrali di sicuro interesse per i partecipanti.
Il programma infatti prevede, a partire dalle 9.30, la celebrazione della Messa presso la vicina Pieve di San Vito, ed a seguire i saluti del presidente provinciale di Coldiretti Ferrara, Sergio Gulinelli e del presidente dei Pensionati di Ferrara, Alberto Sartori, cui farà seguito l’intervento dei funzionari della Questura di Ferrara ai quali è affidato il compito di trattare il tema della sicurezza nelle aree rurali.
“Sempre più assistiamo al proliferare di fenomeni criminosi, anche nelle nostre campagne – evidenzia Alberto Sartori – con furti di attrezzature, di carburante ed anche raggiri e truffe perpetrati sovente proprio a danno di persone anziane e deboli. Da qui l’idea di un confronto con chi si occupa ogni giorno di sicurezza, ovvero le forze di polizia, per avere spunti utili a fronteggiare per quanto possibile questi fenomeni”.
Faranno poi seguito gli interventi del presidente regionale di Coldiretti, Mauro Tonello ed infine del presidente nazionale di Federpensionati, Giorgio Grenzi, che faranno una panoramica dello stato dell’arte del settore e delle attività dell’organizzazione nell’ambito della tutela del lavoro autonomo, delle rendite pensionistiche e del welfare, oggi più che mai messo in discussione dai tanti progetti di riduzione della spesa.
“Un altro momento importante – sottolinea Sergio Gulinelli – sarà quello della consegna degli Attestati di Riconoscenza, che quest’anno saranno assegnati alla memoria di due importanti personalità legate a Coldiretti, ovvero il Cav. Wilmer Faccini e l’On. Nino Cristofori. Persone che nell’organizzazione sono cresciute e che anche nei ruoli poi rivestiti anche al di fuori di Coldiretti, non hanno mai mancato di ricordare il loro percorso e di operare per la crescita dell’organizzazione e della categoria dei coltivatori diretti e delle loro famiglie. Ai loro familiari consegneremo una targa a ricordo e riconoscenza di quanto fatto in tanti anni di impegno e dedizione”.
La Giornata, che ogni anno vede la partecipazione di decine di associati, si concluderà con il pranzo conviviale.
Gli interessati a partecipare possono ancora contattare il rispettivo Ufficio di Zona Coldiretti o del Patronato EPACA per prenotazioni ed ulteriori informazioni.

LOCANDINA PENSIONATI 26 FEBBRAIO 2016 3

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Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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