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da: ufficio stampa Coldiretti

Presentata in conferenza stampa l’iniziativa di Coldiretti Ferrara per la promozione della frutta fresca di stagione, tra ruote della stagionalità, informazioni nutrizionali ed assaggi di prodotti del territorio ferrarese a Km zero: pesche, nettarine, susine, meloni, cocomeri e pere estive alla conquista dei villeggianti.

Sabato 2 agosto, dalle 10 alle 12, appuntamento al bagno Sayonara di Lido degli Estensi, ai Lidi Comacchiesi, per “Frutta d’Amare”, l’iniziativa di Coldiretti che dopo le tappe nella riviera romagnola ed in molte altre località italiane, tocca anche laprovincia di Ferrara.
Durante la conferenza stampa di presentazione il presidente di Coldiretti Ferrara, Sergio Gulinelli ha ricordato l’impegno dell’organizzazione per far conoscere ed apprezzare i prodotti del territorio e le loro caratteristiche, coinvolgendo i consumatori in un percorso di conoscenza e di riconoscibilità dei prodotti “made in Italy” ed ovviamente anche di quelli “made in Ferrara”.
“Dobbiamo fare sempre più sinergia con tutti i soggetti interessati alla crescita di un modello di sviluppo che tenga conto del territorio, della sostenibilità, dell’equo compenso per i produttori e del giusto prezzo per i consumatori. Saremo sulnostro litorale per una iniziativa promozionale che mette al centro la buona frutta ferrarese di stagione, che potrà essere degustata presso il bagno Sayonara di Lido degli Estensi, in collaborazione anche con Confesercenti di Ferrara, e come produttori saremo a disposizione di chi sarà coinvolto nello spiegare come e dove nasce la nostra frutta, le sue caratteristiche salutistiche e nutrizionali, i modi migliori di scegliere, preparare e gustarla”.
Il direttore Luigi Zepponi ha ricordato che l’iniziativa ferrarese, cui prenderanno parte diversi produttori frutticoli che hanno offerto i prodotti in degustazione, arriva a completare analoghe iniziative che si sono susseguite durante tutto il mese di luglio, anche per tentare di fronteggiare un evidente calo dei consumi in primo luogo dovuto a condizioni climatiche negative.
Talmente negative ha evidenziato il responsabile provinciale di Campagna Amica, Riccardo Casotti, che i consumi sono crollati al livello minimo da 15 anni a questa parte, con un preoccupante meno 30%, ovvero al di sotto del kilogrammo di frutta e verdura a famiglia consigliato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità.
“Siamo certi – ha concluso Gulinelli – che i consumatori che assaggeranno i nostri prodotti saranno invogliati all’acquisto, dobbiamo quindi noi produttori per primi, riorganizzare i sistemi commerciali e metterci in condizioni di offrire prodotti di qualità organolettica elevata, di buone caratteristiche nutrizionali e di sicurezza, incrementando a tutti i livelli il concetto della filiera agricola italiana, ovvero della riduzione sia in termini di distanza complessiva traproduzione e consumo, sia di numero di passaggi dal campo alla tavola”.

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COLDIRETTI


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

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