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Da: Coldiretti Ferrara – ufficio stampa

Meno costi di fertilizzanti usando foto satellitari: aziende Coldiretti nel progetto di Bonifiche Ferraresi e IBF Servizi per l’uso delle nuove tecnologie in agricoltura.
 
Risparmiare il 15% dei costi per concimazione e fertilizzazioni: da oggi sarà possibile grazie all’attività di ricerca tecnologica di IBF e Bonifiche Ferraresi e alla sperimentazione intrapresa assieme a 19 aziende di Coldiretti Emilia Romagna, che tramite Impresa Verde ha realizzato un progetto di consulenza tramite le attività formative del Catalogo Verde.
Uno studio rivolto alla coltivazione del frumento ha evidenziato come attraverso foto satellitari per valutare la biomassa e la relativa crescita nel tempo sia possibile avere l’indicazione puntale della presenza di azoto a seconda della zona e della posizione sull’appezzamento, permettendo una concimazione mirata con un incremento di azoto nelle zone carenti e una diminuzione in quelle già ben dotate.                   
Avere la possibilità di eseguire concimazioni o fertilizzazioni “personalizzate” per i singoli suoli aziendali permette di ottenere un risparmio a ettaro nei costi di coltivazione per il grano duro che si attesta al 15% sul totale dei costi.
Questo progetto ha coinvolto 19 aziende agricole aderenti a Coldiretti,  provenienti da 5 province della regione Emilia Romagna e  leader nella coltivazione di grano duro , che assieme ai funzionari dell’associazione, hanno potuto apprezzare il risultato del grande lavoro svolto dai tecnici di IBF servizi  (società compartecipata da ISMEA) in collaborazione con Coldiretti.
“L’agricoltura 4.0 è già realtà – commenta il direttore di Coldiretti Ferrara, Claudio Bressanutti – e conferma come anche nel settore agricolo la tecnologia applicata in campo può giocare un ruolo importante per la migliore gestione delle coltivazioni, il minor impatto ambientale, la razionalizzazione dei costi di produzione e complessivamente una maggior comprensione delle dinamiche colturali. Siamo particolarmente lieti che sia nel nostro territorio, con la preziosa attività di Bonifiche Ferraresi, che queste tecnologie inizino ad essere conosciute ed applicate dalle imprese agricole, anche da quelle di medio-piccola dimensione, sfatando il mito che l’hi-tech sia qualcosa di costoso ed inaccessibile. Abbiamo bisogno di innovazione e stiamo lavorando con le nostre imprese per realizzare progetti e percorsi in questo senso, proprio per dare nuovi strumenti e nuove opportunità ai nostri soci”.

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PAESE REALE

di Piermaria Romani

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Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

Periscopio è  proprietà di un azionariato diffuso e partecipato, garanzia di una gestitone collettiva e democratica del quotidiano. Si finanzia, quindi vive, grazie ai liberi contributi dei suoi lettori amici e sostenitori. Accetta e ospita sponsor ed inserzionisti solo socialmente, eticamente e culturalmente meritevoli.

Nato quasi otto anni fa con il nome Ferraraitalia già con una vocazione glocal, oggi il quotidiano è diventato: Periscopio naviga già in mare aperto, rivolgendosi a un pubblico nazionale e non solo. Non ci dimentichiamo però di Ferrara, la città che ospita la redazione e dove ogni giorno si fabbrica il giornale. e Ferraraitalia continua a vivere dentro Periscopio all’interno di una sezione speciale, una parte importante del tutto. 
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Francesco Monini
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