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Da: Ascom Ferrara

Gran finale – venerdì 7 ottobre a partire dalle ore 21 – per Comacchio Day and Night: una novantina di eventi spalmati su quasi sei mesi nelle sere della città del Trepponti. Senza contare un’altra cinquina di animazioni diurne sulla spiagge dei Sette Lidi. Una stagione di appuntamenti targati Ascom Confcommercio Ferrara, Ferrara Incoming, con il supporto del Comune di Comacchio e sponsor CariCento che sono andati in onda da fine aprile ad ora.

Soddisfatto Gianfranco Vitali, presidente di Ascom Comacchio e da sempre sostenitore della destagionalizzazione: ‘I nostri eventi con l’appoggio fondamentale e prezioso del mondo dell’associazionismo locale, che intendo ringraziare, sono stati un elemento distintivo per un offerta turistica che vuole lavorare sull’eccellenza con proposte per i giovani e le famiglie. Vogliamo proseguire in questa direzione, d’intesa con l’Amministrazione Comunale e gli Sponsors, per fare sempre più e meglio lavorando per coprire l’intero anno e facendo di Comacchio, delle sue spiagge e del Parco un Polo turistico a servizio di un’area vasta’.

Dunque venerdì – nel pieno svolgimento della affollata Sagra dell’Anguilla – Comacchio vedrà il suo centro di ponti e canali animarsi nuovamente con il consueto mix di animazione, cultura, enogastronomia, musica live, visite guidate ai musei della città del Trepponti: una dozzina di appuntamenti nelle vie del centro Si parte con il divertimenti per i più piccini (in via Zappata) con la Cooperativa il Girotondo, mentre in piazza XX Settembre la musica sarà la colonna serale per i giovani con la band “Skin” e le cover degli anni ’80. Le note ed i ritmi sudamericani saranno invece di casa in via Folegatti con Due in Duo.
Ad accontentare il palato invece ci penserà l’ormai tradizionale appuntamento (Torre dell’Orologio) di sapori in tavola che vede in pista Ascom, Confagricoltura Ferrara e Piadina Ciliegia. E per i buongustai ovviamente non potrà mancare una tappa all’antica Pescheria con gli assaggi tipici del mare e delle valli della cooperativa Work and Services e rendere onore ovviamente alla regina gastronomica di Comacchio alla appetitosa e riuscita Sagra dell’Anguilla.
Comacchio Day and Night significa scoprire i luoghi, le ricchezze culturali di Comacchio. Con la gite sulla acqua sulle classiche batane (a cura dell’associazione Marasue) ed ancora le visite in notturna ai musei: si parte da quello della Nave Romana (dalle ore 20,30 alle 22,30) o alla Manifattura dei Marinati (in corso Mazzini, 200 dalle ore 21 alle 23) . Od ancora con le narrazioni erudite dello storico Luciano Boccaccini al Ponte degli Sbirri. Chi vorrà invece dare spazio all’allegria potrà soffermarsi davanti alle scenette e le poesie umoristiche della Compagnia Dialettale ‘La Fuesne’.

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ASCOM FERRARA


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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