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da: Ufficio Stampa Ascom Ferrara

volantino17giugno2volantino17giugno1Terzo appuntamento di gran classe per la Comacchio Day and Night 2016: l’animazione, nella città del Trepponti, targata Ascom Confcommercio – con il patrocino del Comune di Comacchio – si ripresenta il 17 giugno dalle ore 21,00 con l’apprezzato mix di cultura, enogastronomia, musica, tradizione e punta ad incuriosire offrendo un’ampia scelta di eventi che si sviluppa anche sulle spiagge dei sette lidi (oltre che nel centro storico di Comacchio) fin dallo scorso aprile e proseguirà fino ad ottobre.
Un momento di promozione importante (Comacchio ed i suoi sette lidi) che vede l’impegno congiunto di Privato e Pubblico.
“Questa iniziativa- ha spiegato infatti Marco Fabbri primo cittadino di Comacchio, a margine della conferenza stampa – è un esempio di come un Amministrazione Comunale ed i Privati possano collaborare proficuamente per il bene della comunità. Già dalla prima serata Comacchio Day and Night ha riempito il centro storico di tantissimi visitatori e contiamo che anche per i prossimi appuntamenti ci possa essere sempre la stessa grande partecipazione”.
“Comacchio fa bene – esordisce Gianfranco Vitali, presidente di Ascom Comacchio – permette di ritemprarsi nel week end con una proposta articolata tra intrattenimento di qualità, svago, relax, mare in modo intelligente che possa adattarsi parimenti ad un turismo di giovani quanto di famiglie”.
“Comacchio Day and Night – commenta in conclusione Davide Urban, direttore generale di Ascom Ferrara – è l’opportunità di passare una serata tranquilla ma nel contempo ricca di suggestioni, proposte, eventi di ogni genere. E’ un format orma ben rodato che permette in tre parole promozione, socializzazione e valorizzazione del tessuto locale”.
Un’opportunità di collaborazione che si apre alla società civile con sinergie importanti secondo una logica di apertura e di inclusione: da quella storica con Confagricoltura e poi ancora con la locale Pro Loco, il Gruppo dei 10, ed ancora Ariostea Broker, PFF Group, il Bar Ragno, il ristorante Europa partners del progetto Comacchio Day and Night.
E veniamo a questa terza puntata – presentata oggi (14 giugno) in conferenza al Bar Ragno di Comacchio – dell’edizione 2016 entrando nel pieno di venerdì (17/06) con una dozzina appuntamenti a partire dalle ore 21,00 che animeranno ogni angolo del cuore storico della città del Trepponti.
Una serata all’insegna della musica con i Cani Rock and Blues (in via Zappata) ed ancora con le sonorità della band “Ex Novo” (in XX Settembre) e per finire con i motivi reinterpretati dall’Insoniko Cover Band (Ponte degli Sbirri). Volete invece gustare qualche prodotto tipico? Sempre in via XX Settembre si svolgerà il Mercatino Contadino a cura della Strada dei Vini e dei Sapori, mentre all’ombra della Torre dell’Orologio ci saranno le degustazioni enogastronomiche “Perle in Tavola” a cura della Cooperativa sociale Work and Services. Un programma enogastronomico che si completa (in via Sanbertolo a partire dalle ore 19,30) con la degustazione di vini friuliani della Cantina “Perusini”, con le novità del Vegan Finger Food il tutto correlato con una mostra di quadri e che vede uniti gli sforzi organizzativi della galleria “il Mondo dell’Arte”, ristorante da Melixa e Gf Market di Beltrami Susanna
E dopo aver gustato tutte queste specialità non resta che assistere al teatro dialettale con lo spettacolo “Fem cla grasie San Casian” a cura dell’associazione teatrale Pentarco (piazza Folegatti), mentre chi vorrà ascoltare gli aneddoti storici più intriganti potrà ascoltare “Comacchio 3000 anni di storia”di Luciano Boccaccini (in via Pescheria).
Pensate sia tutto finito? Al contrario. Comacchio Day and Night propone la visita in batana della città lagunare a cura dell’associazione dei barcaioli “Marasue”; le aperture dei musei della Manifattura dei Marinati (dalle ore 21,00 alle 23,00) e quello della Nave Romana (dalle ore 20,30 alle 22,30); la possibilità guidata di ammirare la Chiesa del Suffragio (in via Cavour).
Una piacevole maratona tra arte, cultura, gastronomia, musica e shopping che si trova solo a Comacchio.

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ASCOM FERRARA


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

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