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da: Ufficio Stampa Ascom Ferrara

E per Comacchio Day and Night 2016, l’animazione, nella città del Trepponti, targata Ascom Confcommercio e Ferrara Incoming, con il patrocinio del Comune di Comacchio – arriva lo sbarco sulle spiagge dei sette Lidi in noti e frequentati stabilimenti balneari a partire dal 29 giugno.
Dopo i primi tre appuntamenti nel centro storica della città lagunare la manifestazione approda nello stabilimento balneare Bologna (dalle ore 10 alle 14, a Porto Garibaldi) dove l’animazione si concentrerà in puro stile summer tra degustazioni di prodotti tipici del territorio e show cooking con la preziosa collaborazione degli amici di Confagricoltura Ferrara, ed ancora il supporto di due noti produttori del territorio: Salumificio Zironi (Migliarino) e Piadina Ciliegia (Comacchio).

In particolare saranno dedicati ai bambini, laboratori dal simpatico titolo “Ort Attak” – a cura di Aqua, società specializzata nel turismo e nella didattica, e che vede coinvolto nella parte enogastronomica anche lo chef Mauro Spadoni – che avvicineranno i bambini alle tematiche dell’ambiente che li circonda. Sono previste degustazioni, attività manuali, ludiche, condotte da operatori specializzati, in funzione dalle fasce d’età e che in sintesi permetteranno di conoscere ed apprezzare la varietà e la stagionalità dei prodotti della Terra.

“In questo momento è più che mai importante per la nostra costa – spiega il presidente di Ascom Comacchio, Gianfranco Vitali – intervenire con eventi e manifestazioni che coinvolgono gli operatori del settore in un ideale punto di incontro tra turismo culturale, enogastronomico e balneare che coinvolga in particolare le famiglie in un’ offerta che sappia toccare ogni momento della giornata di vacanza ”.

I successivi quattro appuntamenti sulle spiagge saranno poi al Bagno Giada alle Nazioni (il 13/07), al Bagno Sport a Spina (il 03/08), al Bagno Capriccio agli Scacchi (31/08) ed infine al Bagno Pic Nic a Pomposa (il 07/09).

Comacchio Day and Night – un mix apprezzato e rodato alla sua seconda edizione che integra animazioni per i più piccini, cultura, musica dal vivo, teatro dialettale, visite museali – ritornerà poi in centro a Comacchio tra le suggestioni di ponti e canali il prossimo 14 luglio per proseguire fino ad ottobre.

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ASCOM FERRARA


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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