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da: Delta Input s.a.s.

Oltre ai tre week end fra buona cucina, folklore, escursioni, mercatini e spettacoli, ogni serata infrasettimanale un appuntamento gourmet. E per gli appassionati di calcetto in vacanza
ai Lidi la possibilità di farsi ospitare alle finali del Trofeo “Sicura Gruppo A2A”

La ‘regina delle valli’ e non solo: ritorna a Comacchio, in provincia di Ferrara, dal 26 settembre al 12 ottobre, la Sagra dell’Anguilla, il grande evento goloso con tante gustosissime tentazioni per i gourmet – quest’anno per la prima volta gemellaggi con altre tipicità e rendez-vous gastronomici a tema animeranno anche tutte le serate infrasettimanali della manifestazione – ed un cartellone ancora più ampio e variegato di appuntamenti ed iniziative per scoprire ed assaporare atmosfere e suggestioni della ‘piccola Venezia delle Valli’. Durante i tre week end della Sagra 2014 nei canali della città dei Trepponti si potrà navigare su imbarcazioni tipiche, assistere alle gare dei tradizionali ‘vulicepi’ ma anche apprendere – guidati da esperti nocchieri – le tecniche di conduzione delle ‘batane’, mentre vie e piazze del centro storico saranno “invase” da coloratissime bancarelle e spazi dedicati ad aperitivi musicali ed incontri letterari, mostre e performance di pittura, spettacoli folkloristici ed attività per i più piccoli. Mentre, per gli amanti delle escursioni slow – magari ‘condite’ con la buona tavola – tantissime saranno le proposte di tour a piedi, in bicicletta ed in barca alla scoperta di Comacchio e del Delta del Po.
E, per chi è appassionato di calcetto ed è in vacanza ai Lidi fra il 24 ed il 27 luglio e nei primi tre week end di settembre, c’è anche la possibilità di farsi ospitare: fra Porto Garibaldi, Lido delle Nazioni, Lido di Spina e Lido degli Estensi si svolgeranno infatti gli ultimi appuntamenti eliminatori del “Trofeo Sicura Gruppo A2A”, torneo itinerante di calcetto ‘due contro due’ aperto un po’ a tutti – master ed amatori, grandi e piccini, senior e coppie – il cui montepremi di tappa prevede, per le squadre vincitrici provenienti da fuori provincia, l’ospitalità a Comacchio in occasione delle finali, che si svolgeranno proprio in concomitanza con la Sagra dell’Anguilla 2014.
I programmi completi, dettagliati e costantemente aggiornati della Sagra e degli eventi collaterali che accompagnano l’attesa alla grande kermesse – così come le proposte di soggiorno dedicate, con sistemazioni in strutture ricettive alberghiere, extralberghiere e per chi fa vacanza en plein air – sono consultabili sui siti www.eventicomacchio.it e www.sagradellanguilla.it

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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