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da: ufficio stampa Comune di Comacchio

Nel pomeriggio si è svolto nella sala polivalente “San Pietro” a Palazzo Bellini un importante convegno, per fare il punto sulla qualità delle acque di balneazione e sugli studi compiuti dal 2013 ad oggi, vale a dire da quando è stato istituito il Tavolo tecnico della balneazione.
Il Sindaco Marco Fabbri, ringraziando i relatori in sala, ha sottolineato come sia “partito proprio dall’Amministrazione Comunale l’imput per realizzare uno studio sui campionamenti effettuati a mare. Grazie allo studio, si è poi passati alla realizzazione di un modello idraulico calato sulla morfologia del nostro territorio. Ringrazio per il lavoro svolto il Cadf, l’Arpae Emilia Romagna ed il Servizio Sanità Pubblica dell’Assessorato regionale alle Politiche per la salute.” Il Direttore generale del Cadf Silvio Stricchi ha enunciato gli obiettivi sottesi alla predisposizione del nuovo modello operativo sulle acque di balneazione, partendo dalla caratterizzazione del sito, attraverso la specificazione degli impatti antropici (residenze, acquacoltura, agricoltura) e naturali (avifauna), per giungere alla ridefinizione delle modalità di campionamento e di analisi. “Nel 2014 è stato portato all’attenzione del tavolo della balneazione – ha specificato Stricchi – un modello di ordinanza che teneva conto delle condizioni ambientali e non solo del depuratore e quindi della piovosità, della salinità, dei parametri delle maree in entrata ed in uscita, al fine di rilevare eventuali agenti inquinanti.” Il modello realizzato dal Cadf è stato poi interfacciato con quello redatto da Arpae-Emilia Romagna, frutto di un lavoro sinergico e sarà quindi utilizzato per studiare ed individuare eventuali scenari di criticità per superamento dei parametri batteriologici sui campionamenti effettuati a mare. Sul versante della prevenzione “si sta ragionando sulla disinfezione degli scaricatori di piena degli sfioratori – ha detto il direttore generale del Cadf -; siamo partiti inoltre con i lavori di parcellizzazione degli apporti delle acque meteoriche e sull’uso di casse di laminazione.” Un altro obiettivo sul quale la rete di enti pubblici sta lavorando in seno al tavolo tecnico di balneazione, consiste nel raggiungimento di una maggiore tempestività dei risultati di laboratorio. Sulla normativa vigente in materia, si è addentrato Carlo Bariani, Direttore tecnico del Cadf, il quale, citando il D. Lgs. 116 del 30 maggio 2008, ha ricordato che i limiti a mare previsti per i campionamenti devono essere inferiori a 500 UFC/100 ml per l’eschirichia coli ed inferiore a 200 UFC/100 per gli enterococchi. Si tratta di batteri che vivono e si riproducono nell’intestino di mammiferi ed uccelli, ma che non sopravvivono a lungo una volta immessi nell’ambiente. Il T 90 è un fattore che indica il tempo di abbattimento dei citati batteri e che è pari a 20-24 ore per l’eschirichia coli e pari a 40-48 ore per gli enterococchi. Bariani ha ricordato, tra gli altri, il campionamento effettuato lunedì 6 luglio 2015, il primo esito del quale giunse dopo le 24 ore di laboratorio necessarie, determinando l’adozione dell’ordinanza di divieto temporaneo della balneazione, obbligatoria per legge. Bariani ha poi illustrato gli impianti di bonifica presenti sul territorio ed il sistema fognario del Cadf, rinviando la consultazione di tutti i dati oggetto di studio al sito www.cadf.it (sezione PIANO CAMPIONAMENTI).
Sono infine state descritte le campagne di campionamento a mare dal 2013 ad ottobre 2015, mentre Alessandro Gallina (HR Wallingford) ha mostrato tutti i passaggi grazie ai quali è stato elaborato uno strumento di calcolo, in grado di esaminare il movimento dell’acqua e l’eventuale ingressione di agenti inquinanti. “E’ uno strumento che ci offre una potenza di analisi buona, indica da dove arrivano gli inquinanti e come si espandono ed evolvono – ha detto Gallina -. Con questo modello si possono realizzare scenari di interesse, separando tra loro gli apporti del comparto agricolo da quello urbano.”
Andrea Valentini (Arpae Emilia Romagna) ha esposto il modello oceanografico impiegato per verificare l’evoluzione dei parametri che incidono sulle acque di balneazione regionali. “E’ un modello meteorologico – ha sottolineato Valentini – basato sulle correnti dei venti, sulla circolazione marina, sulla simulazione delle onde, perchè è in grado di misurarne l’altezza, il periodo e la direzione.” Valentini ha poi rinviato alla consultazione di tutti gli aggiornamenti nella sezione “Acque di balneazione” (http://www.arpa.emr.it/index.asp?idlivello=243) sul sito dell’Arpae Emilia Romagna. Per quest’anno il periodo di monitoraggio a mare va dal 21 maggio al 30 settembre. Marinella Natali del Servizio Sanità Pubblica dell’Assessorato regionale alle Politiche per la salute ha chiuso i lavori del convegno.

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