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Comacchio, nei primi otto mesi dell’anno, registra il miglior dato fra le 8 località turistiche più importanti della costa dell’Emilia Romagna. Confermati i risultati positivi della stagione estiva
Anche in agosto i dati statistici resi pubblici dalla Regione confermano il trend positivo del turismo nella città lagunare. Con un incremento dei turisti italiani dell’8,4% rispetto al 2019, anno precovid, Comacchio, nei primi otto mesi dell’anno, registra il miglior dato fra le 8 località turistiche più importanti della costa dell’Emilia Romagna ossia Rimini, Riccione, Cervia, Cesenatico, Ravenna, Cattolica e Bellaria – Igea Marina. Il dato complessivo del 2021 (italiani+stranieri) porta a ridurre al 10,9 % la flessione rispetto allo stesso periodo del 2019, con un +8,1% dei turisti italiani e un – 40,3% di quelli stranieri. Il risultato della città lagunare è seguito da quello di Cervia, con un -17,5%, di Cesenatico con un – 20,6% e Riccione -20,7.

In netta  ripresa i flussi dall’estero che in agosto, rispetto al 2019, si attestano ad un – 17,9%.Anche i dati del mercato tedesco, che rappresenta quasi il 50% di quello straniero,  evidenziano un’inversione di tendenza particolarmente significativa con una flessione annua contenuta al 26,8%. Incoraggiante è il dato complessivo delle presenze turistiche italiane ed estere del mese di agosto, che fa finalmente registrare un incoraggiante segno positivo pari al 1,6%.

“Con i dati di agosto – afferma l’assessore al turismo Emanuele Mari – Comacchio si conferma la località che meglio ha saputo tenere nel periodo pandemico. La serietà e la professionalità con la quali il sistema turistico locale, nel suo complesso, ha affrontato questa difficile congiuntura, alla fine hanno pagato. Così come fondamentale è apparsa la strategia promozionale, caratterizzata da azioni continue ed incisive, sia sul mercato domestico che su quello internazionale. Per tutta l’estate sono stati organizzati educational tour sul territorio rivolti alla stampa, a travel blogger ed influencer di settore ed è gia partito il piano promozionale per la stagione 2022. Per quanto riguarda gli eventi, archiviata con successo la Sagra dell’Anguilla, il prossimo appuntamento è l’atteso ritorno, il 30 e 31 ottobre, della festa di Halloween. Una due giorni che ci proietterà verso Natale e Capodanno, con un programma che sarà caratterizzato da molte novità, sempre ovviamente all’insegna del pieno rispetto delle norme di sicurezza sanitaria.”

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Riceviamo e pubblichiamo


PAESE REALE

di Piermaria Romani

PROVE TECNICHE DI IMPAGINAZIONE

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05.12.2023 – La manovra del governo Meloni toglie un altro pezzo a una Sanità Pubblica già in emergenza, ma lo sciopero di medici e infermieri non basterà a salvare il SSN

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14.11.2023 – Ferrara, la città dei fantasmi

07.12.2023 – Un altro miracolo italiano: San Giuliano ha salvato Venezia

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Pescando un pesce d’oro
5 titoli evergreen dall’archivio di 50.000 titoli  di Periscopio

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Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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Nato quasi otto anni fa con il nome Ferraraitalia già con una vocazione glocal, oggi il quotidiano è diventato: Periscopio naviga già in mare aperto, rivolgendosi a un pubblico nazionale e non solo. Non ci dimentichiamo però di Ferrara, la città che ospita la redazione e dove ogni giorno si fabbrica il giornale. e Ferraraitalia continua a vivere dentro Periscopio all’interno di una sezione speciale, una parte importante del tutto. 
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Francesco Monini
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