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da: organizzatori

Mercoled’ 19 agosto nell’ambito della vetrina promozionale delle città di Ferrara e Comacchio. Luca di Luzio e Lauren Bush ‘anticipano’ il concerto di lunedì 24 agosto a Lido Spina

Anche Comacchio Jazz e Sagra dell’Anguilla a Milano per l’anteprima del Ferrara Buskers Festival: da mercoledì 19 a venerdì 21 agosto la storica capitale estense ed il suo Delta del Po sbarcano nel cuore della metropoli lombarda per una ‘tre giorni’ di animazioni musicali ed enogastronomiche che anticipa e accompagna il debutto della 28° edizione della Rassegna Internazionale del Musicista di Strada.
Proprio all’ombra della Madonnina, più precisamente fra piazza Duomo ed il Castello Sforzesco, giovedì 20 agosto è in programma la prima performance ‘on tour’ del Festival 2015. E, nell’ambito della vetrina promozionale che affianca questa trasferta – promossa dai Comuni di Ferrara e Comacchio in collaborazione con il Ferrara Buskers Festival e VisitFerrara – anche la Sagra dell’Anguilla, la cui 17° edizione si svolgerà a Comacchio dal 25 settembre all’11 ottobre, farà passerella. Con un ‘aperitivo musicale’ – l’appuntamento è per le ore 18 di mercoledì 19 agosto in via Dante, all’altezza del civico 16 nei pressi del gazebo espositivo-promozionale del Ferrara Buskers Festival – quando, accompagnati da assaggi di sfiziosità ‘made in Comacchio’ e ‘doc delle sabbie’, i vini del Bosco Eliceo peculiarità enologica caratteristica del Delta Padano, si accenderanno la chitarra di Luca di Luzio e la voce di Lauren Bush.
La passerella milanese rappresenta infatti una ghiotta anticipazione dell’unica data italiana nel tour europeo che vedrà lunedì 24 agosto la cantante di origini canadesi e inglese d’adozione salire sul palco del Giardino della Casa-Museo ‘Remo Brindisi’ al Lido di Spina. Non solo: nello stesso contesto saranno presentati anche gli appuntamenti di Comacchio Jazz, rassegna realizzata in collaborazione con l’Associazione Jazzlife che – nei sabati di Sagra, e non solo – per il secondo anno consecutivo porterà la grande musica jazz all’ombra dei Trepponti. Evento di punta: il concerto-ricordo in musica di Marco Tamburini che, sabato 3 ottobre all’Arena di Palazzo Bellini, i Barioca Extended insieme allo special guest Fabrizio Bosso dedicheranno al trombettista bolognese recentemente scomparso.
E per chi da Milano vuol raggiungere Comacchio viaggiando comodamente in bus, per i primi due week end di Sagra, Autostradale (www.autostradale.it) effettua collegamenti diretti con partenza dal Terminal Bus Lampugnano/Porto di Mare MM il sabato alle ore 7,15 e rientro la domenica alle ore 18,50.

News e aggiornamenti in tempo reale sugli eventi in programma e proposte di soggiorno dedicate alla Sagra dell’Anguilla 2015: www.sagradellanguilla.it

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

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