Skip to main content

da: ufficio stampa Holiday Village Florenz

Prima edizione del Torneo Calcistico Berba Cup . Dal 2 al 4 maggio allo Stadio Raibosola di Comacchio. In campo 12 squadre categoria pulcini 2004 calcio a 7. Un avvenimento sportivo che coinvolge le famiglie e fa crescere il turismo. Mille presenze in tre giorni un indotto di 40 mila euro legato all’evento.

Tre giorni di calcio agonistico dedicato alla categoria pulcini 2004 Calcio a 7 per la prima edizione del torneo calcistico Berba Cup dedicato ad Alessio Vitali, giovanissimo giocatore del Magnavacca scomparso in un incidente stradale a soli 17anni. La manifestazione, organizzata dall’osservatore della Roma Antonio Piazza, titolare di MGA Sport, in collaborazione con LaruSport, vede coinvolte 12 squadre di cui dieci professionistiche, che si sfidano dal 2 al 4 maggio sul campo dello stadio Raibosola di Comacchio. Pur essendo all’esordio il torneo è tra i più importanti della sua categoria, come dimostra la fitta presenza di squadre in competizione, la maggioranza delle quali professionistiche. Scendono in campo Chievo Verona, Genoa, Hellas Verona, Imolese, Juventus, Roma, Ternana, Torino, Udinese, Südtirol Alto Adige, la slovacca Fc-Nitra e il Magnavacca, società dilettantistica di Porto Garibaldi.
Attese all’Holiday Village Florenz del Lido degli Scacchi l’1 di maggio, le squadre avranno modo di conoscersi nel corso della cerimonia di apertura del torneo, in programma alle 21:15 presso la Berba Arena, mentre quella di chiusura, con tanto di premiazione, è prevista domenica alle ore 17:00 sul campo di calcio che ospita le formazioni.
Il torneo, tenuto a battesimo dal presidente provinciale del CSI nazionale Massimo Achini, dalla delegata provinciale Coni di Ferrara Luciana Pareschi Boschetti, dal presidente della Spal Walter Mattioli e da Lorenzo Spagnoli, centrocampista, uomo simbolo di “Campioni” – primo reality show calcistico – e oggi presidente dell’Imolese, ha tutte le carte in regola per trasformarsi in un appuntamento di primo piano del mondo calcistico dei giovanissimi. “Oltre rappresentare l’occasione per mostrare il lavoro delle società nelle attività di base, Berba Cup si distingue rispetto agli altri tornei per la qualità delle formazioni in campo – spiega Antonio Piazza – Vi prendono parte le squadre più importanti e appare evidente la cura con cui le società, fin dall’attività di base, si applicano nell’insegnamento della tecnica e della psicocinetica”. Piazza, che ricorda il piacere di aver lavorato al fianco del padre di Alessio, l’amico Franco Vitali, titolare di Larus Viaggi, di Holiday Village Florenz e Presidente della Polisportiva Magnavacca, che valuta l’iniziativa una grande occasione per lo sport calcistico e per il turismo familiare. Un’occasione che permette alle famiglie dei giocatori in erba di trascorrere insieme una fine settimana all’insegna dello sport, del relax e si presta a visitare lo splendido territorio di Comacchio. “Con i bambini arrivano almeno 300 genitori, che escono dal villaggio, visitano il territorio e consumano sulla riviera – conclude l’imprenditore Franco Vitali – Si parla di un indotto di 40 mila euro in tre giorni. Questo per ricordare come lo sport sia un ottimo volano per l’industria turistica locale”.

tag:

Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

Periscopio è  proprietà di un azionariato diffuso e partecipato, garanzia di una gestitone collettiva e democratica del quotidiano. Si finanzia, quindi vive, grazie ai liberi contributi dei suoi lettori amici e sostenitori. Accetta e ospita sponsor ed inserzionisti solo socialmente, eticamente e culturalmente meritevoli.

Nato quasi otto anni fa con il nome Ferraraitalia già con una vocazione glocal, oggi il quotidiano è diventato: Periscopio naviga già in mare aperto, rivolgendosi a un pubblico nazionale e non solo. Non ci dimentichiamo però di Ferrara, la città che ospita la redazione e dove ogni giorno si fabbrica il giornale. e Ferraraitalia continua a vivere dentro Periscopio all’interno di una sezione speciale, una parte importante del tutto. 
Oggi Periscopio ha oltre 320.000 lettori, ma vogliamo crescere e farsi conoscere. Dipenderà da chi lo scrive ma soprattutto da chi lo legge e lo condivide con chi ancora non lo conosce. Per una volta, stare nella stessa barca può essere una avventura affascinante.  Buona navigazione a tutti.

Tutti i contenuti di Periscopio, salvo espressa indicazione, sono free. Possono essere liberamente stampati, diffusi e ripubblicati, indicando fonte, autore e data di pubblicazione su questo quotidiano.

Francesco Monini
direttore responsabile


Chi volesse chiedere informazioni sul nuovo progetto editoriale, può scrivere a: direttore@periscopionline.it