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da: ufficio stampa Comune di Comacchio

Dopo la tre giorni interamente dedicata ad “ARPA DI LUCE: Mirabil uso”, l’imponente installazione sonora e luminosa che il 29, 30 e 31 maggio prossimi, insieme alle performances musicali di Pietro Pirelli, Wisan Gibran e Lorenzo Serafin apriranno ufficialmente la ricca programmazione estiva, grazie alla straordinaria collaborazione con “Ravenna Festival”, lunedì 1 giugno e martedì 2 giugno il centro storico di Comacchio ospiterà la grande festa del teatro diffuso e delle scuole di teatro.

Questa mattina a Palazzo Bellini molti dei protagonisti della nuova rassegna teatrale, denominata “Teatri sull’acqua”, sono intervenuti alla presentazione ufficiale dell’evento che, come sottolineato dall’Assessore alla Cultura Alice Carli, “abbraccia tre diversi tipi di teatro, accomunati tra di loro dall’entusiasmo degli attori e dalla vocazione a raccontare storie.”
Una delle grandi novità della rassegna è indubbiamente rappresentata dall’esperienza del teatro comunitario, “frutto della collaborazione tra Teatro Nucleo ed il Comune di Comacchio, – ha sottolineato Natasha Certzok, pedagoga teatrale, responsabile del Teatro Nucleo di Pontelagoscuro-, che ha coinvolto una trentina di persone di varie età, per lo più abitanti del territorio comacchiese.”
La storia narrata nello spettacolo, che andrà in scena in piazzetta Trepponti l’1 giugno alle ore 18.30, si svolge in un futuro non molto lontano, in un luogo della fantasia chiamato ‘Osteria Nema Problema’, ossia ‘Nessun Problema’, dove le persone si riuniscono a ricordare e a parlare di un tempo ormai passato, carico di ingiustizie e conflitti sociali.
“Lo strumento utilizzato nel laboratorio, il Teatro Comunitario, è una tipologia specifica di teatro nata in Argentina negli anni Ottanta, – prosegue Natasha – che mira all’integrazione della comunità attraverso attività artistiche quali la recitazione, il canto, la danza. Si basa sull’integrazione intergenerazionale e su un’idea di recupero della memoria collettiva.”
L’Assessore Alice Carli ha ringraziato la funzionaria Patrizia Buzzi e tutti coloro che hanno reso possibile l’organizzazione di tutta la rassegna teatrale che avrà luogo all’aperto, (AD ACCESSO GRATUITO, naturalmente) nelle vie e nelle piazze del centro storico, a partire da Massimiliano Venturi, direttore artistico delle fortunate rassegne teatrali invernali e di quelle estive nei lidi, sino a Massimo Malucelli, direttore di Fonè Scuola di Teatro, che il 2 giugno porterà in scena, dalle ore 21 una tappa del FEST, dopo gli appuntamenti di Porotto e Tresigallo.
“Invito tutti a seguire il ricco programma delle due giornate – ha concluso l’Assessore -, con iniziative teatrali adatte ad un pubblico variegato di tutte le età, con storie da seguire, nelle quali immedesimarsi e riflettere, che saranno raccontate su un palcoscenico naturale, all’interno del nostro meraviglioso centro storico.” Nella serata di lunedì primo giugno, giorno prefestivo, la festa del teatro diffuso dopo aver percorso con successo le località di San Giuseppe, Volania e Vaccolino, proporrà una varietà di spettacoli appositamente selezionati, che coloreranno ed animeranno il centro storico.
“Il teatro di figura sarà uno dei grandi protagonisti dell’evento, con i burattini e le marionette della Compagnia Orsolini e Palmieri (in piazza Folegatti) e con i miei burattini – ha commentato Massimiliano Venturi – e con gli irriverenti personaggi di Vladimiro Strinati sul Ponte degli Sbirri. Grande spazio anche ai gruppi locali, con lo spettacolo di Briciole di Teatro, in via Edgardo Fogli e con l’esibizione degli ZDL in Piazzetta Ugo Bassi. Completano il quadro gli allievi di Fonè Teatro, che trasformeranno via Muratori nella Via di Pinocchio.” Gli spettacoli presentano una grande varietà di genere, che privilegia il teatro come media popolare, in grado di coinvolgere e divertire gli spettatori di tutte le età.
Gli spettacoli si articoleranno in sei differenti postazioni, alternandosi a rotazione, a partire dalle ore 21 e fino alle 23:30 circa del 1° giugno. In caso di pioggia gli spettatori si terranno a Palazzo Bellini. Il programma è adatto a tutti, a partire dai 3 anni di età.
L’esperienza teatrale sul territorio, proposta da Massimiliano Venturi nelle frazioni con un’opera di delocalizzazione e destagionalizzazione, è finalizzata a strutturare un micro-sistema teatrale e a far entrare in rete gli abitanti di tutte le località che ruotano attorno al capoluogo. E’ poi intervenuto Massimo Malucelli (Fonè Scuola di Teatro), rimarcando la funzione strategica del teatro, inteso come “porta sempre aperta, espressione compiuta della comunità.
Con Massimiliano Venturi si sono volute integrare le varie componenti teatrali – ha aggiunto Malucelli – ed io porto a Comacchio il FEST, che quest’anno beneficia dell’importante patrocinio del Giffoni Film Festival. L’attore protagonista è il pubblico e lo si rende partecipe con giochi e dialoghi. Questo deve essere il teatro, cioè tutti insieme ed è lo spirito con cui abbiamo creato la rassegna, con l’auspicio che possa crescere.” Hanno poi preso la parola Ornella Farinelli (UDI-Spazio Donna), Laura Luciani (CIF), Mariella Tomasi (Al Batal) per raccontare la loro esaltante esperienza all’interno del teatro comunitario, avviato un anno fa mediante l’esperienza della Community Lab. Ha chiuso la presentazione Roberto Cantagalli, dirigente del Settore Cultura, Turismo e Pubblica Istruzione, specificando che “l’obiettivo del teatro di comunità è quello di fare e alimentarsi di cultura. Ha un ruolo sociale e la comunità sostiene la cultura.
Abbiamo inserito questo evento nella nostra programmazione degli eventi più significativi, che venerdì prossimo partirà, grazie alla collaborazione con Ravenna Festival. Speriamo di trovarci di anno in anno sempre più numerosi.”

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COMUNE DI COMACCHIO


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

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