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da: ufficio stampa Comune di Comacchio

Lavori che partiranno già a settembre, interventi su circa 10mila punti luci sparsi sul tutto il territorio e un consumo di energia che, alla fine del progetto di riqualificazione dell’illuminazione pubblica cittadina, diminuirà di circa il 50%. Sono questi i dati presentati questa mattina durante una conferenza stampa tenutasi a Palazzo Bellini alla presenza del Sindaco Marco Fabbri, dell’Assessore ai Lavori Pubblici Stefano Parmiani e di Giovanni Rossi, Direttore Operativo Area Centro di Citelum S.A., la società capogruppo di un raggruppamento temporaneo di imprese al quale l’Amministrazione Comunale ha deciso di affidare il servizio di pubblica illuminazione.
“Si tratta di un contratto della durata di 9 anni – ha spiegato l’Assessore Stefano Parmiani – Un affidamento che è avvenuto aderendo ad una convenzione Consip, che già in altre parti d’Italia ha dato ottimi risultati e che comprende l’acquisto di luce, l’esercizio e la manutenzione, anche straordinaria, degli impianti di illuminazione, il relativo adeguamento alla normativa vigente e il conseguente efficientamento energetico. Gli interventi avranno luogo sui quasi 10 mila punti luci sparsi in tutto il territorio di Comacchio, senza più coinvolgere le nostre squadre interne, che comunque hanno sempre lavorato bene, e con dei costi per l’Amministrazione che rimarranno invariati nel tempo non pesando ulteriormente sul bilancio. Anzi sarà Citelum a fare investimenti per ulteriori 2 milioni e mezzo di euro”.
“Per noi è un piacere collaborare con questa Amministrazione – ha detto, infatti, Rossi, Direttore Operativo Area Centro dell’azienda – Citelum opera già in mille diverse città sparse in 14 paesi nel mondo e in Italia cura la pubblica illuminazione di città come Venezia e Napoli. Quello che realizzeremo in tutto il territorio di Comacchio garantirà alcune importanti prerogative, come la sicurezza degli impianti, sia per quanto riguarda i corpi luce che i quadri elettici, la sostituzione di circa il 30% dei pali, la completa riqualificazione dei punti luce con l’utilizzo della tecnologia a LED e soprattutto la messa a norma di tutta la rete, che consentirà non solo un importante risparmio energetico, ma anche la diminuzione dell’inquinamento luminoso e delle emissioni di CO2”. “Ma non solo – ha precisato, infine, Rossi – gli interventi, che partiranno già da questo autunno dal centro storico di Comacchio, prevedono il completamento dell’illuminazione artistica sia dei piccoli vicoli che del Trepponti”.
“Questo progetto, che già dallo scorso anno ci ha visti impegnati con approvazione del PAES (Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile), si inserisce all’interno di quello che è il cappello più ampio di Progetto Comacchio 2015/2020 – ha spiegato il Sindaco Marco Fabbri – L’affidamento a Citelum del servizio di pubblica illuminazione significherà per l’Amministrazione Comunale un significativo risparmio energetico che consentirà anche di programmare ulteriori interventi che fino a questo momento i vincoli del Patto di Stabilità non ci hanno permesso di fare. È già pronta, infatti, una lista di vie che riguardano diverse zone del territorio, da Vaccolino, a Spina, a San Giuseppe, nelle quali prevediamo di completare l’illuminazione pubblica mancante”.

“Inoltre – ha concluso il Primo Cittadino – grazie a questo affidamento il Comune non sarà più responsabile degli interventi di manutenzione sugli impianti e potrà usufruire dei tecnici Citelum 365 giorni all’anno. Basterà, infatti, segnalare eventuali guasti o altre problematiche al numero verde 800-978447 e sarà Citelum ad intervenire direttamente. Il numero sarà attivo dal primo luglio e sarà a disposizione dei cittadini 24 ore su 24”.

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COMUNE DI COMACCHIO


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Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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