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Da: Comune di Comacchio

Comacchio protagonista del programma “euro velo” per la televisione Giapponese!

Comacchio sempre più internazionale! La sua storia, il suo territorio affascina anche il “Paese del Sol Levante”. Nella giornata di ieri (29 luglio) sono state girate diverse scene in cui, l’attore giapponese Asahi Uchida visitava la città Lagunare: il Centro Storico, il Trepponti, i canali, ma anche la Stazione Foce e le Valli di Comacchio. E’ stato un viaggio a tutto tondo per scoprire il paesaggio vallivo, conoscere i pescatori, apprezzare la gastronomia e concludere la giornata davanti ad un magnifico tramonto in valle con i fenicotteri.

Le riprese partecipano al programma “Euro Velo” in cui vengono presentati 16 percorsi ciclabili che saranno inaugurati entro il 2020, per promuovere un’Europa sempre più proiettata verso il cicloturismo, ovvero turismo “lento” e di qualità! Seguendo questa prospettiva, l’Amministrazione di Comacchio non può che supportare e favorire questa mission. Diverse le iniziative già in essere sul territorio: opere pubbliche volte a migliorare la viabilità ciclabile e una promozione delle iniziative realizzata ad hoc sul turismo in bicicletta.

La troupe del programma, prima dell’arrivo a Comacchio, ha visitato diverse altre realtà del continente, partendo con una tappa al quartier generale della ECF (European Cyclists Federation) a Bruxelles e un’intervista a Florence Grégoire (EuroVelo Communication Assistant) sull’attrattività e l’importanza sociale del programma “Euro Velo”, rivolto ai turisti del futuro.
La produzione televisiva, ha inoltre girato diverse scene ad Amsterdam in Olanda, paese quest’ultimo, conosciuto anche come “Il paese della bicicletta”, spostandosi successivamente verso l’Europa meridionale, lungo il tracciato ora denominato “Eurovelo 8”. Questo tracciato corre lungo il Mar Mediterraneo, con superbi panorami di cui godere e dell’ottimo cibo regionale da gustare. Il viaggio ha toccato diversi paesi tra cui la Spagna con le città di Cadice, Tarifa, Granada, Barcellona, la Francia con Nizza e Mentone ed infine l’Italia con Alba, Ferrara, il fiume Po e, come ultimo approdo, Comacchio.

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COMUNE DI COMACCHIO


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

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Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

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