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da: ufficio stampa Comune di Comacchio

Sabato 5 marzo 2016 si aprirà il sipario su “Marzo Donna”, la tradizionale rassegna di eventi organizzati dall’associazionismo femminile, in collaborazione con l’Assessorato comunale alle Pari Opportunità. Alle ore 15.30 a Palazzo Bellini sarà inaugurata la nuova edizione di “Donne, forme e colori”, mostra di pittura, promossa ed organizzata dall’Udi Spazio Donna di Comacchio. La mostra, che resterà aperta sino al 3 aprile prossimo ad ingresso gratuito, si compone di una personale, dedicata alle opere di Bravura Dusciana e Zuma Bigoni Luciana e di una collettiva con il contributo di numerose artiste. Durante la cerimonia inaugurale, in presenza delle autorità, saranno previsti intermezzi musicali di Daniela Parmiani, Marco Orioli e Samuele Realdini, oltre alle due performances del teatro comunitario “Temperamenti” e del laboratorio protetto “Dune di sabbia.” La mostra “Donne, forme e colori” sarà visitabile dal lunedì al sabato (dalle 9 alle 12 e dalle 15 alle 18). Lunedì 7 marzo e martedì 8 marzo, in occasione della festa della Donna, saranno allestiti in Piazza Folegatti i banchetti per la distribuzione della mimosa, a cura dell’Udi Spazio Donna di Comacchio. Martedì 8 marzo tornerà, alle ore 15, in sala polivalente “San Pietro” a Palazzo Bellini, l’atteso appuntamento con il “Premio Comacchio Donna Marisa Marighi”, evento promosso ed organizzato dl Centro Italiano Femminile di Comacchio. Dopo i saluti dell’Assessore alle Pari Opportunità Alice Carli, della Presidente del CIF di Comacchio Luciana Luciani, di Nadia Lodi, Presidente regionale, di Chiara Annunziata, Vice presidente nazionale e di Don Ruggero Lucca, consulente ecclesiastico, si svolgerà la cerimonia di conferimento del Premio Comacchio Donna Marisa Marighi che, quest’anno andrà ad Antonietta Manfrini di Porto Garibaldi. L’impegno ultraventennale profuso nel volontariato da Antonietta è stato premiato dal Consiglio Direttivo del CIF di Comacchio. La lettura della motivazione sarà compiuta dalla Vice presidente dell’associazione, Laura Luciani. Al termine della cerimonia, coordinata da Lucia Felletti, seguiranno l’esibizione musicale di Patty e Paolo band e l’esibizione di danza della “Bottega degli artisti” di Sara Parmiani. Chiuderà la manifestazione, alle ore 19 l’aperitivo. Distribuzione della mimosa a tutte le donne. Tutte le iniziative del calendario “Marzo Donna 2016” sono frutto di un lavoro di condivisione svolto dalla Commissione comunale Pari Opportunità, attraverso il fattivo contributo delle associazioni femminili Udi e Cif, e della Cooperativa sociale “Girogirotondo”. L’Udi Spazio Donna di Comacchio infine ha organizzato per mercoledì 30 marzo prossimo, dalle ore 9 alle ore 12 presso l’Istituto “Remo Brindisi” del Lido degli Estensi, un incontro interattivo dal titolo “Un abbraccio può soffocare? Non c’è amore senza rispetto”. Al citato incontro, rivolto agli studenti, interverranno Angela Gamberini, psicologa-psicoterapeuta, Francesca Battani, psicologa e Silvia Senigalliesi, psicopedagogista.

Marzo Donna 2016

Locandina Donne Forme e colori

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COMUNE DI COMACCHIO


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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