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Da: Organizzatori

Una “passeggiata con i bastoncini” per celebrare la giornata nazionale del turismo sostenibile e la prima data del minitour italiano di Jimmy Haslip, il grande bassista statunitense fondatore degli Yellowjackets. Chiusura in grande stile per il “Comacchio SlowFest” che, fra mercoledì 31 ottobre e giovedì 1 novembre, propone nella ‘piccola Venezia delle Valli’ un doppio appuntamento assolutamente da non perdere per gli appassionati di escursioni slow e buona musica.
“Un cartellone-contenitore che – sottolinea Luca di Luzio, il presidente di Jazzlife, l’associazione culturale musicale promotrice della manifestazione insieme a Consorzio L’Alba Porto Garibaldi, Origraf-BiciDeltaPo, Holiday Park Spiaggia e Mare Porto Garibaldi, Strada dei Vini e dei Sapori della provincia di Ferrara e Consorzio Vini Bosco Eliceo – siamo riusciti a realizzare grazie all’impegno di tutte le realtà partecipanti all’iniziativa. Siamo contenti di aver portato a termine tutte e cinque le tappe previste fra capoluogo e costa secondo il calendario, registrando riscontri postivi, per partecipazione e gradimento rispetto ad un po’ tutti gli appuntamenti – dai concerti agli aperibike, dalle visite guidate fino alle ‘letture musicali’ per i più piccoli – attraverso i quali, nell’anno del Cibo Italiano, abbiamo voluto valorizzare il sempre più forte e indovinato connubio fra musica ed enogastronomia, insieme all’invito a farsi catturare dalla straordinaria suggestione di questo territorio, non casualmente tutelato dall’Unesco per una bellezza e fragilità da vivere e gustare in maniera rispettosa, lenta e poco chiassosa. Da parte nostra, crediamo di aver fatto del nostro meglio privilegiando i contenuti della manifestazione – e l’indispensabile adeguamento a normative e prescrizioni. Ci auguriamo per il futuro di poter far crescere questi eventi, anche attraverso una sinergia sempre maggiore con istituzioni, associazioni ed imprese locali ma anche con realtà nazionali, come già avvenuto quest’anno. Per la prima volta infatti abbiamo investito in una ‘visibilità’ mediatica che ha comunque potuto contare sull’inserimento dei nostri appuntamenti in cartelloni regionali, nazionali e anche internazionali, dalla Festa Europea della Musica alla Notte Rosa, fino alla “Notte Bianca del Cibo Italiano ed alla Giornata Nazionale del Trekking Urbano”.
Proprio in occasione e nell’ambito della 15° edizione di questa manifestazione – celebrata quest’anno a Comacchio ed in altre 54 città italiane, il 31 ottobre alle 18,30 a pochi passi dai Trepponti – il monumento simbolo della ‘piccola Venezia delle Valli’ – scatterà un inconsueto e curiosissimo ‘urban walking’ fra ponti, vicoli, monumenti e ‘luoghi del cibo’ che punteggiano la ‘capitale dell’anguilla’. L’itinerario guidato e gratuito, organizzato in collaborazione con Dimensione Nordic Walking, sarà concluso con un aperitivo di ‘doc delle sabbie’ e stuzzicherie locali (preiscrizione obbligatoria, fino ad un massimo di 80 partecipanti, telefonando al 345 5684017 oppure scrivendo a info@comacchioslowfest.it, con possibilità di noleggio bastoncini ‘fluo’ da nordic walking per chi ne fosse sprovvisto, al costo di 5,00 euro).
Giovedì 1 novembre, invece, per il quinto anno consecutivo si rinnova l’appuntamento con “Comacchio Jazz”, rassegna di eventi musicali ‘targata’ Jazzlife che ha visto approdare all’ombra dei Trepponti alcuni fra i maggiori interpreti del panorama jazzistico nazionale ed internazionale. Dalle 21 alla Sala Polivalente San Pietro di Palazzo Bellini sarà “Globetrotter Project”, prima tappa (le altre saranno al Teatro Goldoni di Corinaldo di Ancona venerdì 2 novembre ed a San Piero in Bagno di Forlì, sabato 3 novembre nell’ambito di “Bagno di Jazz”) del minitour che vedrà salire sul palcoscenico comacchiese cinque artisti uniti per il lancio dell’album d’esordio del chitarrista Luca di Luzio, un viaggio nel mondo del jazz contemporaneo in cui funk, blues, jazz e musica latina si uniscono in un percorso musicale comune. Ospite di di Luzio per l’occasione il bassista Jimmy Haslip, insieme al sassofonista Alessandro Fariselli, al pianista Alessandro Altarocca ed al batterista Fabio Nobile (ingresso € 15,00 – informazioni e prenotazioni telefonando al 335 1340537; prevendita online sul circuito Liveticket.it).

La Giornata Nazionale del Trekking Urbano rappresenta un’originale intuizione nata a Siena e via via cresciuta fino a divenire una nuova frontiera del turismo a piedi ormai diffusa su scala nazionale. Ideato dal Comune toscano che, per la prima volta in Italia e raccogliendo l’entusiasmo degli appassionati del turismo “vagabonding” nel 2002 decide di strutturare percorsi pedonali urbani sulla falsariga dei trekking generalmente proposti in collina e in montagna, dopo solo due edizioni a livello locale, incoraggiate dai numeri e dall’apprezzamento di tante persone viene esportato in tutta Italia costruendo un evento a rete che collega decine di città d’arte. Nasce così la Giornata Nazionale del Trekking Urbano la cui prima edizione, il 3 ottobre 2004, è un vero successo, tanto che l’anno successivo sono già trenta le città partecipanti. Quest’anno, attorno al tema “raccontami come mangi e ti dirò chi sei. Camminando tra cibo, arte e paesaggi alla scoperta della città”, aderiscono all’evento 55 città di 17 regioni. Il trekking urbano è infatti nel contempo attività sportiva e culturale adatta a tutti, che coniuga arte, gusto, movimento e voglia di scoprire a piedi gli angoli più nascosti e curiosi delle città, attraverso percorsi caratterizzati da scalinate e dislivelli del suolo più o meno forti. Meno strutturato e lontano dai circuiti più tradizionali, il trekking urbano offre a visitatori e residenti la possibilità di vivere un’esperienza di viaggio unica attraverso itinerari inediti alla scoperta degli scorci più intimi dei centri storici. Una forma di turismo “vagabonding” libera e ricca di sorprese, che fa bene al fisico e alla mente, ma anche alle città perché permette di decongestionare le zone attraversate dai flussi turistici più intensi, rispettando la qualità della vita dei residenti e coinvolgendoli nell’esperienza di viaggio. E’ uno sport dolce, adatto a tutte le età: gli itinerari sono differenziati per lunghezza e difficoltà al fine di poter essere percorsi sia da persone allenate che da trekker meno esperti. Non richiede un particolare allenamento preventivo ed è ideale per essere praticato insieme da tutta la famiglia. Ogni momento della giornata o dell’anno è adatto per provare l’esperienza: di giorno o di notte, d’estate o d’inverno.

Luca di Luzio è un chitarrista versatile che ha approfondito diversi linguaggi musicali, dal jazz al funk ed al rythm and blues, studiando con Garrison Fewell, Dean Brown, Tuck Andress e Les Wise. Suona stabilmente con il suo “Luca di Luzio Blue’(s) Room Trio” insieme a Sam Gambarini e Max Ferri, oltre che collaborare con la cantante canadese Lauren Bush con cui sta registrando un cd prodotto da Tuck and Patti. Si è esibito in numerosi festival in Italia ed all’estero come Umbria Jazz, Comacchio Jazz, NAMM Show, San Severo Winter Jazz Festival, Jazzit Festival e Mottola International Guitar Festival.
Ha suonato con Paolo Fresu, Fabrizio Bosso, Max Ionata, Xavier Girotto e Roberto Spadoni. Da alcuni anni ha iniziato inoltre ad esibirsi anche con la chitarra a sette corde. E’ endorser di Benedetto Guitars, D’Orazio Strings e DV Mark amps.

Jimmy Haslip è conosciuto soprattutto per esser stato uno dei membri fondatori del gruppo fusion Yellowjackets ed uno dei primi bassisti ad utilizzare un basso a cinque corde. Bassista mancino, ha inoltre la particolarità di suonare il basso con le corde invertite, cioè con la corda più acuta in alto e quella più grave in basso.
Oltre agli Yellowjackets, ha al suo attivo numerose collaborazioni anche con altri importanti protagonisti della scena musicale internazionale: da Bruce Hornsby a Rita Coolidge, da Gino Vannelli a Kiss, eppoi Tommy Bolin, Allan Holdsworth, Marilyn Scott, Chaka Khan, Al Jarreau e Donald Fagen, fino ad Anita Baker.
Accanto all’attività concertista si dedica con successo alla produzione musicale tanto da ricevere negli anni numerosi Grammy Awards per lavori da lui prodotti, l’ultimo dei quali il 28 gennaio scorso al Madison Square Garden per il miglior album strumentale con “Prototype” del “The Jeff Lorber Fusion”.

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Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

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