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da: ufficio stampa Comune di Comacchio

La prima edizione della Festa dei Pesci Marinati non poteva che essere introdotta oggi da un dibattito attorno ai temi più cari al territorio, dalla scuola, alle tradizioni culturali sino ai mestieri del mare. L’iniziativa, organizzata dall’Ascom di Comacchio e dall’Istituto di istruzione secondaria “Remo Brindisi” del Lido degli Estensi, con il patrocinio della Regione Emilia Romagna e dell’Amministrazione Comunale, ha consentito agli autorevoli ospiti, intervenuti questa mattina a Palazzo Bellini, di lanciare stimoli di approfondimento sulla vallicoltura, sulla formazione professionale dei giovani e sulla necessità di contemperare esigenze di conservazione con quelle di produzione delle eccellenze del territorio.

Il Vice Sindaco Denis Fantinuoli ha portato il saluto dell’Amministrazione Comunale, ricordando gli importanti appuntamenti del fine settimana, declinati nel segno delle tradizioni culturali comacchiesi. Lunedì 25 aprile infatti avranno luogo due tagli del nastro di grande valenza simbolica, grazie all’inaugurazione, alle ore 10.30 della Torre Rossa e del laboratorio didattico dell’antica salina, in funzione del rilancio di quest’ultima e della sua fruizione in chiave turistica.

Mario Cobellini, giornalista Rai di lungo corso, grande esperto di tematiche ambientali, ha moderato la tavola rotonda intitolata “La scuola tra cultura e mestieri del mare”, alla quale hanno portato il loro contributo il ricercatore Fernando Gelli, il docente universitario Giuseppe Castaldelli, la coordinatrice di Legacoop Estense Chiara Bertelli, il Comandante dell’Ufficio circondariale marittimo di Porto Garibaldi, Tenente di Vascello Fabrizio Vittozzi, il Dirigente scolastico reggente dell’Istituto di istruzione secondaria “Remo Brindisi” del Lido degli Estensi Massimiliano Urbinati ed il Sindaco Marco Fabbri.

In particolare il Tenente di Vascello Fabrizio Vittozzi, rallegrandosi per le emozioni donate alla platea dall’Ammiraglio Francesco Carlo Bottoni, intervenuto subito dopo il saluto del Vice-sindaco, ha detto che “l’Amerigo Vespucci, la nave scuola che l’ammiraglio ha comandato diversi anni fa è stata una vera start up, senza la quale non sarei qui oggi. Per non disperdere oggi il patrimonio di competenze e di conoscenze del mondo della pesca – ha aggiunto Vittozzi -, è fondamentale il ruolo della scuola. Sono lieto di annunciare che partirà proprio la prossima settimana il primo esempio nazionale di training di studenti a bordo dei pescherecci di Porto Garibaldi.”

Ha poi preso la parola Alessandro Menegatti, Presidente della cooperativa sociale Work & Services, ideatrice e promotrice della Festa dei Pesci Marinati. “C’è il desiderio di costruire qualcosa di bello, buono e giusto – ha commentato Menegatti -, e con questo intento è partita quest’anno una convenzione tra la nostra cooperativa, l’Ente Parco ed il Comune di Comacchio per lanciare un progetto sperimentale, teso alla trasformazione e alla commercializzazione dei pesci di valle. Non è un’operazione semplice – ha aggiunto Menegatti -, ma pur essendo un percorso appena avviato, sta dando buoni frutti.” La Festa dei Pesci Marinati inaugurata oggi a conclusione della tavola rotonda, prosegue questa sera, domani e dopo-domani con un ricco programma di eventi, iniziative, laboratori didattici, degustazioni, concerti, rappresentazioni musicali e percorso espositivo lungo il Loggiato dei Cappuccini.

Il Dirigente scolastico dell’Istituto “Remo Brindisi” Massimiliano Urbinati, plaudendo al “percorso di valorizzazione con un liet motiv condiviso, quello della passione per il territorio”, ha richiamato la metafora instaurata dall’Ammiraglio Bottoni, “in quanto l’Amerigo Vespucci, il tesoro meraviglioso che abbiamo attorno, – ha detto – è Comacchio. Bisogna lavorare insieme per accrescerne il valore.”

Il Sindaco Marco Fabbri, rispondendo anche alle domande del pubblico in sala, ha tratto le conclusioni della mattinata di riflessioni. “Ringrazio tutti ed in particolar modo l’Ammiraglio Francesco Carlo Bottoni – ha dichiarato il Sindaco – per averci trasmesso emozioni autentiche ed una speranza a chi come me rappresenta le nuove generazioni. L’intervento del docente universitario Castaldelli incentrato sull’orgoglio comacchiese, ci induce a riflettere. Bisogna guardare al futuro, stando tutti insieme.” Il Primo Cittadino ha rimarcato l’importanza del dialogo e della collaborazione tra istituzioni, mondo della scuola, delle imprese e dell’associazionismo per far crescere il territorio. “La candidatura di Comacchio a capitale della cultura italiana per il 2018 – ha concluso il Sindaco dopo essersi soffermato sui principi di conservazione e valorizzazione delle risorse locali -, è un mezzo, uno strumento per metterci tutti insieme ad un tavolo a programmare il futuro del territorio.”

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COMUNE DI COMACCHIO


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

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Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

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