Skip to main content

da: Antonio Di Munno, capogruppo Il Faro-FI Comacchio

Forniamo in allegato interpellanza esposta nella seduta del Consiglio Comunale di ieri sera, formalizzata con PEC alcuni giorni prima, corredata di documentazione fotografica.
Sono diversi gli aspetti che emergono dalla suddetta ed in particolare, in considerazione anche delle notizie diffuse dall’Amministrazione Comunale nei giorni scorsi, desideriamo attirare l’attenzione sull’annoso problema dell’abusivismo.
Nella fattispecie riscontriamo dalla documentazione fotografica prodotta, situazioni di campeggio abusivo, a pochissima distanza da strutture ricettive all’uopo licenziate-
Nel consesso consiliare abbiamo ribadito al Sindaco, che non sono tollerabili più propagande mediatiche, a sostenere una campagna di lotta all’abusivismo, inefficace, inadeguata e senza la benchè più minima voglia di affrontarla con metodi diversi da quelli fallimentari dell’ultimo decennio. L’aumento del fenomeno è in vistoso aumento, sotto gli occhi di tutti.
Rispondere a questo stato di fatto asserendo che sono aumentati gli interventi, enfatizzando numeri, nuovi mezzi e quant’altro, è veramente irrispettoso vero il mondo imprenditoriale tartassato a 360° dalla Stato Italiano che invece dovrebbe proteggerlo, da questa concorrenza sleale, illegale, criminale.
La strada da percorrere è ben chiara, lo stesso Sindaco ieri sera ha rappresentato che con le Associazioni di Categoria sta studiando la possibilità di presidiare quelle poche, e ben note, zone di aree mercatali abusive, controllate dalle organizzazioni criminali.
Sono anni che sosteniamo che è l’unica strada percorribile per ottenere risultati efficaci, gli sporadici interventi a mo di spot pubblicitario che sono stati fatti, lo hanno inequivocabilmente dimostrato.
Auspichiamo che le Associazioni di categoria, invece che limitarsi a modestissimi interventi promozionali, investano su questo problema, parte degli importanti ricavi che ottengono dalle imprese comacchiesi associate.
Una di queste in passato mise pubblicamente a disposizione dell’amministrazione comunale una sommetta importante di denari per assumere vigilantes e/o equipollenti, di concerto con la P.A., in occasione dell’assenza dal servizio di alcuni Vigili Urbani, picchiati dai commercianti clandestini, ma l’offerta venne respinta da quella Amministrazione.
Coraggio, si cambi strategia, ce lo auguriamo davvero, per ripristinare legalità, senza pretenderla unilateralmente, solo, dai soliti “portatori sani di P.IVA”.

Comacchio, 26.06.2014

 

INTERPELLANZA

Preg.mo Sig. Sindaco

I cittadini di Porto Garibaldi, dell’area compresa tra Via Antonio La Marmora, Via Tukory e Via Salemi, segnalano già da diversi anni, anche per iscritto, alla S.V. che il parco ivi esistente, più facilmente individuabile attraverso il seguente link https://www.google.it/maps/place/Porto+Garibaldi+FE/@44.6860242,12.2371897,130m/data=!3m1!1e3!4m2!3m1!1s0x477ddf0af97b8d63:0x2819a03a85c11eff, è usato in spregio alle normali norme di convivenza civile.
Come potrà rilevare dalla copiosa allegata documentazione fotografica, questo parco è uisato per bivaccare, campeggiare, deposito rifiuti prodotti dagli stessi campeggiatori abusivi. Spessissimo i campeggiatori non dispongono di bagni chimici, per cui usano cespugli ed alberi ivi esistenti come scarico della più infima produzione dell’essere umano: escrementi e rifiuti organici, solidi etc. Senza tralasciare che spesso i rifiuti vengono abbandonati nei pressi delle villette che circondano l’area, con estrema tranquillità sui pubblici marciapiedi. Questo stato di fatto, non ha potuto inoltre che favorire l’insediamento di animali che in questo contesto trovano il loro habitat naturale.
Per non parlare poi dell’assoluta mancanza di cura e manutenzione del verde.
Risulta altresì che sono numerose le rimostranze per iscritto avanzate all’Amministrazione Comunale per suddetti problemi.
La interpello, su come intende risolvere questa serie di problemi.
In attesa di riscontro scritto
Cordialmente

Il Capo Gruppo
Il Faro – FI
A. Di Munno

tag:

Riceviamo e pubblichiamo


PAESE REALE

di Piermaria Romani

PROVE TECNICHE DI IMPAGINAZIONE

Top Five del mese
I 5 articoli di Periscopio più letti negli ultimi 30 giorni

05.12.2023 – La manovra del governo Meloni toglie un altro pezzo a una Sanità Pubblica già in emergenza, ma lo sciopero di medici e infermieri non basterà a salvare il SSN

16.11.2023 – Lettera aperta: “L’invito a tacere del Sindaco di Ferrara al Vescovo sui Cpr è un atto grossolano e intollerabile”

04.12.2023 – Alla canna del gas: l’inganno mortale del “mercato libero”

14.11.2023 – Ferrara, la città dei fantasmi

07.12.2023 – Un altro miracolo italiano: San Giuliano ha salvato Venezia

La nostra Top five
I
 5 articoli degli ultimi 30 giorni consigliati dalla redazione

1
2
3
4
5

Pescando un pesce d’oro
5 titoli evergreen dall’archivio di 50.000 titoli  di Periscopio

1
2
3
4
5

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

Periscopio è  proprietà di un azionariato diffuso e partecipato, garanzia di una gestitone collettiva e democratica del quotidiano. Si finanzia, quindi vive, grazie ai liberi contributi dei suoi lettori amici e sostenitori. Accetta e ospita sponsor ed inserzionisti solo socialmente, eticamente e culturalmente meritevoli.

Nato quasi otto anni fa con il nome Ferraraitalia già con una vocazione glocal, oggi il quotidiano è diventato: Periscopio naviga già in mare aperto, rivolgendosi a un pubblico nazionale e non solo. Non ci dimentichiamo però di Ferrara, la città che ospita la redazione e dove ogni giorno si fabbrica il giornale. e Ferraraitalia continua a vivere dentro Periscopio all’interno di una sezione speciale, una parte importante del tutto. 
Oggi Periscopio ha oltre 320.000 lettori, ma vogliamo crescere e farsi conoscere. Dipenderà da chi lo scrive ma soprattutto da chi lo legge e lo condivide con chi ancora non lo conosce. Per una volta, stare nella stessa barca può essere una avventura affascinante.  Buona navigazione a tutti.

Tutti i contenuti di Periscopio, salvo espressa indicazione, sono free. Possono essere liberamente stampati, diffusi e ripubblicati, indicando fonte, autore e data di pubblicazione su questo quotidiano.

Francesco Monini
direttore responsabile


Chi volesse chiedere informazioni sul nuovo progetto editoriale, può scrivere a: direttore@periscopionline.it