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Da: Comune di Comacchio

È stato presentato, questa mattina a Palazzo Bellini, “ComacchioVA. Ciclabile-connessa-condivisa”, il progetto del Comune di Comacchio, co-finanziato dalla Regione Emilia Romagna, che ha lo scopo di promuovere una mobilità cittadina orientata alla sostenibilità e di dare seguito al piano di rigenerazione urbana del quartiere Raibosola.
Oltre a sottolineare l’importanza strategica della nuova ciclabile che in sicurezza collega Raibosola con il centro di Comacchio e la Costa, il progetto elaborato dall’Agenzia di comunicazione Image di Ravenna, dalla cooperativa Città della Cultura/Cultura della Città e da Punto3 SRL, prevede un percorso partecipato con laboratori per la realizzazione di arredi, fioriere e istallazioni per abbellire i viali di Raibosola e un contest fotografico aperto a tutti, dal titolo “Faccia da Bici”. Per dare impulso a quest’ultimo, tra l’altro, verranno coinvolti gli Istituti comprensivi di Comacchio e Porto Garibaldi e il Consiglio Comunale dei Ragazzi, che sotto la guida di un esperto regista, Gerardo Lamattina, realizzerà nelle prossime settimane un vero e proprio video promozionale.
“La giornata di oggi è un altro tassello che si inserisce nel lungo percorso avviato su un quartiere, quello di Raibosola appunto, che per molto tempo e per diverse ragioni si era ritrovato a assumere un ruolo periferico all’interno del tessuto urbano di Comacchio – ha spiegato Claudio Fedozzi, Dirigente all’Urbanistica del Comune – Oggi Raibosola è finalmente collegata, con un percorso ciclabile in tutta sicurezza, sia con il Centro che con la Costa e si appresta a divenire sempre più attrattiva grazie a tutti gli altri interventi che sono stati messi a punto e programmati”.
“Quando qualche anno fa abbiamo dato inizio al percorso partecipativo che ha preceduto la riqualificazione di Raibosola, siamo stati messi di fronte a delle aspettative molto alte da parte della cittadinanza – ha spiegato il Sindaco Marco Fabbri – Eppure oggi molte di quelle aspettative non sono state disattese. La ciclabile non è che un pezzo del puzzle, perché a Raibosola oggi c’è finalmente una nuova farmacia e sta nascendo una vera e propria Cittadella dello Sport”.
“Tutto questo –ha concluso il Primo Cittadino – è frutto di un’attenta progettualità che non usa l’alibi della mancanza di risorse. Quello a cui miriamo è, infatti, una Comacchio ciclabile e connessa con tutto il territorio, da Ravenna a Venezia, e soprattutto condivisa con i cittadini”.
Al termine della conferenza stampa , infine, è stato inaugurato in Via Marina, alla presenza dell’ingegnere dell’AMI Oscar Formaggi, un contabici, che inserito nella rete dell’Agenzia per la Mobilità e Impianti della Provincia di Ferrara permetterà di monitorare l’utilizzo della pista ciclabile di collegamento tra il Centro storico, il quartiere Raibosola e la Costa.

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COMUNE DI COMACCHIO


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di Piermaria Romani

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Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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