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da: ufficio stampa Comune di Ferrara

La newsletter del 10 giugno 2014

MUSEO STORIA NATURALE – Giovedì 12 giugno alle 21 appuntamento in via delle Vigne
Alla ricerca delle lucciole, nel silenzio notturno della campagna
10-06-2014

Una serata alla ricerca delle lucciole, passeggiando in un angolo di campagna dentro le mura cittadine. L’appuntamento è per giovedì 12 giugno alle 21 per il primo degli incontri estivi per Apprendisti scienziati organizzati dal Museo civico di Storia naturale. Piccoli e grandi potranno scoprire le magie e i misteri notturni della campagna, udire nel silenzio i suoni e i richiami degli uccelli e, con un po’ di fortuna, scorgere tra i cespugli il brillio delle lucciole.
Il ritrovo è alle 21 in via delle Vigne davanti al cimitero ebraico (accesso consentito solo a piedi o in bicicletta). Per partecipare è necessaria la prenotazione da effettuare contattando la sezione didattica del Museo di Storia naturale: tel. 0532 203381 – 206297, dal lunedì al venerdì dalle 9,30 alle 12,30 o all’indirizzo dido.storianaturale@gmail.com (partecipazione al costo di 4 euro a persona).

Info su www.comune.fe.it/storianaturale

LAVORI PUBBLICI E URBANISTICA – La possibilità di agire all’interno del pacchetto di misure “Sblocca Italia”
Complesso monumentale San Benedetto, il Comune chiede a Renzi l’avvio dei lavori
10-06-2014

Il degrado evidente, acuito dai diversi anni di forzata chiusura, rende più che mai indispensabile far partire al più presto l’opera di restauro e risanamento conservativo del complesso monumentale di San Benedetto. Occorre intervenire con urgenza per fermare il processo di decadenza della storica struttura e per restituire alla città uno spazio di grande pregio scelto per ospitare un progetto di valenza nazionale.

E’ questo in sintesi il contenuto della segnalazione che il Sindaco e la Giunta del Comune di Ferrara faranno pervenire al presidente del Consiglio Matteo Renzi in risposta alla sua lettera inviata ai sindaci italiani il giorno della Festa della Repubblica. All’invito del Presidente di indicare entro il 15 giugno una caserma bloccata, un immobile abbandonato, un cantiere fermo, un procedimento amministrativo da accelerare, si associava infatti la promessa di affidare poi al Governo il compito di verificarne lo stato d’attuazione con gli uffici dedicati e – se del caso – agire all’interno del pacchetto di misure “Sblocca Italia”.

L’immobile di corso Porta Po, di proprietà dell’Agenzia del Demanio è stato destinato già dal 2007 a diventare un centro nazionale di alta formazione e studi dell’Agenzia delle Entrate e del Ministero delle Finanze. Per rendere il complesso completamente di proprietà pubblica, il Comune di Ferrara aveva anche acquistato una porzione di proprietà del Sav da concedere in locazione all’Agenzia delle Entrate a fronte di un canone annuo.
Dopo l’apertura proprio a giugno scorso della gara di affidamento dei lavori (una progettazione del Ministero delle Infrastrutture per un importo di 13.660.322 euro), l’iter procedurale è stato sospeso a seguito del ricorso di un’impresa. Al termine della revisione del quadro economico la gara è stata riaperta, ma bloccata a fine 2013 dal Ministero dell’Economia e delle Finanze.

“L’intervento ai chiostri di San Benedetto è davvero diventata una priorità per la nostra città. – hanno affermato oggi nel corso di un sopralluogo all’interno del complesso monumentale gli assessori ai Lavori Pubblici Aldo Modonesi e all’Urbanistica Roberta Fusari, affiancati dal dirigente Davide Tumiati – Fin dalla prima riunione della nuova Giunta la riflessione è infatti caduta sui numerosi interventi nel nostro territorio di competenza degli Enti governativi inizialmente attivati ma poi fermati in dirittura d’arrivo. Oltre al completamento della gara per il rifacimento dei chiostri di San Benedetto – è stato ribadito – sicuramente saranno posti all’attenzione del Governo anche i mancati accordi sui beni demaniali che riguardano il Piano Unitario Valorizzazione (PUV) con particolare attenzione ai palazzi Bevilacqua e Furiani, alla Caserma di Cisterna del Follo e all’area Aeroporto. Senza dimenticare poi il mancato completamento delle procedure per la terza corsia dell’autostrada Bologna-Padova e per l’intervento sulla statale 16 Ferrara-Ravenna”.

Vai alla ‘Lettera ai Sindaci’

BIBLIOTECA ARIOSTEA – Presentazione mercoledì 11 giugno alle 17
‘Il magazziniere fenomenologico’: schegge di letteratura firmate da Matteo Pazzi
10-06-2014

Si intitola ‘Il magazziniere fenomenologico’ la raccolta di ‘Brevi racconti stratificati’ firmati da Matteo Pazzi che mercoledì 11 giugno alle 17 sarà presentata nella sala Agnelli della biblioteca Ariostea. Nel corso dell’incontro, organizzato in collaborazione con l’associazione Il Gruppo del Tasso di Ferrara, dialogheranno con l’autore Alberto Amorelli ed Elisa Orlandini.

LA SCHEDA a cura degli organizzatori
Solitamente si sostiene che i racconti debbano essere del tutto similari a scatti di una vecchia polaroid, fotografare un preciso istante e tralasciare ciò che avviene prima e ciò che avviene dopo, Carver in questo era un maestro. Ma qui, in questa raccolta dello scrittore Matteo Pazzi andiamo oltre, un’iconoclasta scelta di deviazione dalla sensibilità comune a cui noi tutti tendiamo a fare affidamento. Invece queste schegge di letteratura, nella loro brevità e jazzistica improvvisazione, ci rendono l’idea di base, il pensiero a tutto tondo, non sprecandosi in orpelli che solitamente servono solo ad abbellire il testo, questi frammenti sono meravigliosamente compatti e carichi di una lucidità estrema che denota la ben più vasta rivoluzione mentale e percettiva che Pazzi ha delineato, la vera e propria fenomenologia del suo pensiero.

Matteo Pazzi, di origine veneta ma ferrarese d’adozione, inizia a scrivere da giovanissimo cimentandosi in diversi generi, dalla poesia alla narrativa, dai saggi al teatro. Tra il 2000 e il 2008 sono usciti i seguenti volumi di poesia e narrativa: “Ventiquattro poesie”, “Il Pasto” con Este Edition (poesia), “Chiuso per lotta”, (romanzo breve) e “Compendio del cacciatore disarmato” con (poesia). Nel 2013 per Kolibris è stato pubblicato il libro di poesia “Bestiario dell’Estate – Elegìa dell’Inverno” scritto con Alberto Amorelli. Svariati testi, inoltre, sono stati pubblicati in riviste come “Il foglio clandestino”, “Poesia”, “Soglie”, “L’ippogrifo”, “Il vascello di carta”, “Il Segnale”.

PALAZZO DIAMANTI – Ultimi giorni a disposizione per ammirare le opere
Dal New York Times apprezzamenti per la mostra ferrarese dedicata a Matisse
10-06-2014

(Comunicato a cura di Ferrara Arte)
Un lungo articolo del ‘New York Times’ presenta la mostra di Palazzo dei Diamanti ‘Matisse. La figura’ insieme alla rassegna ‘Henri Matisse: The Cut-Outs’ allestita in uno dei templi dell’arte moderna, la Tate Modern di Londra, mettendo in risalto “due mostre che celebrano Matisse in tutte le sue forme”. Secondo l’autorevole quotidiano, l’esposizione ferrarese, giudicata “acuta e illuminante”, mette a fuoco il cruciale interesse dell’artista per la figura lungo tutta la sua carriera grazie ad una sequenza di emblematici capolavori. La mostra londinese si concentra invece sull’epilogo di questa vicenda, il lavoro con le ‘gouaches découpées’, testimoniato da una straordinaria selezione di opere.
Sono rimasti pochi giorni per visitare la mostra a Ferrara, che chiuderà domenica 15 giugno. Per offrire al pubblico un’opportunità in più, fino a domenica Palazzo dei Diamanti rimarrà eccezionalmente aperto tutti i giorni sino alle 23 (chiusura della biglietteria alle 22.30).

Leggi l’articolo del New York Times

BENI MONUMENTALI – Incontro pubblico venerdì 13 giugno dalle 21,15 in via Mortara 98
Una serata per raccontare ‘Storia e prospettive di un complesso straordinario’: Santa Maria della Consolazione
10-06-2014

“Santa Maria della Consolazione, Storia e prospettive di un complesso straordinario”. E’ questo il tema della serata in programma venerdì 13 giugno dalle 21,15 nello stesso chiostro di Santa Maria della Consolazione, in via Mortara 98 a Ferrara. L’iniziativa, gratuita e aperta a tutti gli interessati, è organizzata dal Rione di Santo Spirito in collaborazione con il Comune di Ferrara e vedrà la partecipazione di esperti di varie discipline che offriranno al pubblico notizie, curiosità e immagini suggestive sulla chiesa e sul convento di origine cinquecentesca che si trovano in fondo a via Mortara, all’angolo con corso Porta Mare.
Dopo il saluto d’apertura dell’assessore comunale ai Lavori Pubblici Aldo Modonesi, si alterneranno sul palco Francesco Scafuri, che illustrerà al pubblico la storia del convento e del lazzaretto di Santa Maria della Consolazione; Gianluca Lodi, che ricorderà i progressi della medicina per sconfiggere le epidemie tra Ottocento e Novecento; e , infine, Andrea Malacarne che si soffermerà su alcuni temi del prossimo progetto di restauro della chiesa di Santa Maria della Consolazione.
Durante la serata il Coro Polifonico di Santo Spirito eseguirà alcuni intermezzi musicali.

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COMUNE DI FERRARA


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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Francesco Monini
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