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da: ufficio stampa Comune di Ferrara


La newsletter del 4 agosto 2014

CRONACACOMUNE

ISTITUZIONE SCOLASTICA – Più di 250 i partecipanti in luglio nelle scuole Bombonati, Pascoli, Poledrelli e Tura
Centri Ricreativi Estivi dedicati a ragazzi e ragazze dai 6 ai 14 anni, bilancio in chiusura
04-08-2014

Il ‘fresco’ luglio si è concluso anche per i Centri Ricreativi Estivi (Cre) dedicati ai ragazzi dai 6 ai 14 anni organizzati dall’Istituzione dei servizi educativi, scolastici e per le famiglie del Comune di Ferrara. Le attività sono state gestite dalle cooperative Acli Coccinelle e Camelot officine cooperative che – a seguito di gara d’appalto espletata lo scorso anno e con validità triennale – hanno coordinato i lavori per più di 250 ragazzi suddivisi nelle scuole Bombonati, Pascoli, Poledrelli e Cosmè Tura.

Molte e diverse le proposte didattiche, ricreative e culturali attivate sia all’interno delle scuole (che si sono trasformate in “laboratori” d’arte, riciclo, costruzione creativa, danza e sport) sia all’esterno con attività in piscina e biblioteca. Il tutto in una cornice di grande attenzione alla relazione tra pari e al gioco cooperativo tra i ragazzi che, coadiuvati dagli educatori, hanno potuto mettere a frutto le loro capacità, acquisirne di nuove grazie al confronto con gli altri e rafforzare le loro competenze di vita insieme all’interno di una comunità. Insomma un’esperienza educativa forte e significativa.

Le attività avrebbero dovuto concludersi con una grande festa nel pomeriggio del 30 luglio al Parco Urbano, ma le condizioni atmosferiche non ne hanno consentito la realizzazione. Ogni scuola ha quindi organizzato un momento di aggregazione nel quale ragazze e ragazzi hanno portato a termine il loro percorso con spettacoli e mostre dedicati alle loro famiglie che hanno assistito con piacere.

(Testo a cura della direzione pedagogica dell’Istituzione Servizi educativi, scolastici e per le famiglie del Comune di Ferrara

INCONTRO IN COMUNE – Domenica 3 agosto in residenza municipale con ass. Ferri, on. Bratti e rappresentanti sindacali
Vertenza Eni, l’interessamento del ministro Franceschini
04-08-2014

Nella mattinata di domenica 3 agosto, in residenza municipale, il ministro Dario Franceschini, insieme all’assessore comunale Caterina Ferri e all’onorevole Alessandro Bratti, relatore del collegato ambientale Green Economy, hanno incontrato i segretari provinciali e di categoria di CGIL CISL e UIL, che nei giorni scorsi avevano scritto chiedendo un interessamento dello stesso ministro sulla vicenda ENI.

I rappresentanti dei lavoratori hanno espresso tutte le loro preoccupazioni sul tema, nonostante la firma del verbale di incontro in cui ENI ha confermato gli impegni degli accordi precedenti. Al contempo i sindacati hanno chiesto al ministro che il Governo faccia chiarezza sulle strategie industriali di ENI e del Governo stesso, sottolineando le preoccupazioni rispetto ad un cambiamento di rotta del nuovo Cda dell’azienda che parrebbe voler trasformare ENI in una “OIL company” abbandonando gradualmente la chimica, che resta invece, a parere dei sindacati e dell’amministrazione comunale, vitale per il Paese e per la nostra città.

Il ministro Franceschini, nonostante non sia materia del proprio dicastero, ha assicurato il suo impegno nella valorizzazione di Ferrara rispetto alla strategia industriale del Gruppo, del quale il Governo detiene una rilevante partecipazione. L’obiettivo deve essere quello di creare le condizioni affinché si sviluppino nuove politiche di investimento sul sito ferrarese, partendo da quanto di buono e’ stato fatto in questi anni, che ha reso Ferrara un Modello di eccellenza nel contesto nazionale, e mettendo quindi a valore le opportunità che il petrolchimico estense può offrire per l’attrazione di nuovi investimenti industriali.

Nei prossimi giorni l’Amministrazione comunale e le parti sociali si ritroveranno per mettere nero su bianco quanto è stato fatto sul territorio in questi anni, una sorta di “dossier Ferrara”, da consegnare al Governo ed ENI per rimarcare le opportunità che il sito ferrarese può offrire nelle politiche di sviluppo industriale del Gruppo.

(A cura dell’assessorato alle Attività Produttive del Comune di Ferrara)

RASSEGNA ‘AUTORI A CORTE’ – Il 7 agosto alle 20,30 apre la serata nel Giardino delle Duchesse l’incontro con Luigi Bosi e Franco Mari
Marcello Simoni racconta la sua passione per gli antichi misteri
04-08-2014

Sarà il pluripremiato autore di thriller storici Marcello Simoni il protagonista, giovedì 7 agosto alle 21,30, nel Giardino delle Duchesse, del quarto e ultimo appuntamento con ‘Autori a corte’, rassegna di incontri letterari organizzata dall’Associazione culturale Charles Bukowsky in collaborazione col gruppo editoriale Este Edition – Edizioni La Carmelina e con il patrocinio del Comune di Ferrara.
Come per gli altri appuntamenti in calendario, la serata si aprirà alle 20 con una degustazione gratuita, offerta da un’azienda vinicola locale, e proseguirà alle 20,30 con ‘Antipasto d’autore’, dibattito tra scrittori ferraresi dedicato, per questa occasione, al tema ‘Il romanzo’. Ospiti saranno Luigi Bosi con il suo libro ‘Al tempo dei lupi’ e Franco Mari con ‘Marrano’, introdotti da Leonardo Punginelli.
L’incontro con Marcello Simoni, dalle 21,30, per la presentazione del suo ultimo romanzo ‘L’Abbazia dei cento peccati’, sarà invece condotto dalla giornalista Vittoria Tommasi.

Per informazioni: 0532 1825598 – www.este-edition.com

Il Cinema di Antonioni, tra musica e immagini
di M.Cristina Nascosi Sandri

04-08-2014

ANTONIONI e BERGMAN, 2007 – 2014…

Senza di loro il Cinema non si sarebbe chiamato, forse, cinema.

Parafrasando au rebours lo Shakespeare di Romeo and Juliet e di “… una rosa sarebbe sempre una rosa, pur con un altro nome…”, piace qui ricordare – per non dimenticarli – l’anniversario della scomparsa di due giganti della cinematografia di ogni tempo, due autentici intellettuali, e come tali, due antesignani, a tutto tondo, dalla cultura davvero sconfinata: Michelangelo Antonioni ed Ingmar Bergman, mancati a poche ore di distanza l’un dall’altro il 30 di luglio di sette anni fa.

A circa dieci anni fa risale la fine della carriera di Antonioni, pur se solo su… pellicola: sono, infatti, del 2004 l’episodio da lui diretto, Il filo pericoloso delle cose, uno dei tre del film collettaneo Eros – gli altri due registi erano Steven Soderbergh e Wong Kar-Wai – ed il corto Lo sguardo di Michelangelo ( rarefazione visiva, specie di sublime testamento spirituale che prevale sui suoni – rumori), ma immortali rimarranno i suoi insegnamenti sulla Settima Arte come tali saranno, mutatis mutandis, quelli di Bergman.

La musica, per Antonioni, in tutte le sue pellicole, è sempre stata elemento di grande passione, ricerca, sperimentazione, essenziale eppure mai ‘coprente’ l’immagine, l’inquadratura, mai prevalente.

Per più di un decennio, dal corto N.U. Nettezza Urbana, del 1948 e dal suo primo lungometraggio, Cronaca di un amore, del 1950, Antonioni lavora con Giovanni Fusco, ottimo musicista, anche lui aperto alle sperimentazioni.

Poi, casualmente, la loro collaborazione ha una battuta d’arresto: Giorgio Gaslini, grande jazzista, musicista, compositore, mancato pochi giorni fa, una sera del 1961, dona, per riconoscenza e stima a Marcello Mastroianni, un suo nuovo disco jazz di estrema d’avanguardia intitolato TEMPO e RELAZIONE, forse primo esempio di jazz europeo.

Inconsapevolmente ma non troppo, Mastroianni, lo ‘passa’ la sera stessa ad ANTONIONI con cui stava girando le prime scene de LA NOTTE.

Così il regista lasciò temporaneamente per questa ‘parentesi’ Giovanni Fusco, autore di impronta romana e scelse Gaslini per l’ambientazione e l’atmosfera tutta milanese di questo suo film, dopo avergli telefonato una domenica mattina chiedendogli di ascoltare tutto quanto il musicista aveva scritto fino ad allora – come narra lo stesso Gaslini in una vecchia intervista, aggiungendo:

“…È stato un grande artista. E la vita ha voluto che lo incontrassi. Probabilmente senza di lui non avrei mai intrapreso la parte di carriera che ha riguardato il cinema… (Gaslini ha scritto, nel tempo, colonne sonore per 42 film , n.d.r.). Non sapevo che quel film sarebbe stato un capolavoro e che la mia musica avrebbe vinto il Nastro d’Argento”.

Vienna in questi giorni e fino al 17 agosto rende omaggio ad Antonioni con una mostra fotografica su Blow up all’Albertina di Vienna, una delle più grandi raccolte mondiali di grafica.

Il cult-movie, girato nel 1966, ha immortalato per sempre la swinging London: precursore anche in questo caso, il regista ferrarese ha coniugato in contemporanea cinema e fotografia, arte e moda (specchio dei tempi), rendendo il testo filmico una pietra miliare, un classico per sempre insuperato ed imitato.

In mostra autori come David Bailey – il più ‘celebrato’ nel film – Terence Donovan, Richard Hamilton, John Hilliard, Don McCullin, Ian Stephenson, John Stezaker e molti altri.

Presenti, inoltre, le famose foto di Blow-Up di una coppia di amanti ripresi in Maryon Park dal protagonista del film che ritiene di aver ‘documentato’, per caso, con queste foto, un omicidio che ‘tuttavia’, non ‘rivelano’ un cadavere.

Le immagini ed il loro doppio – in questo caso, come direbbe Antonin Artaud – descrivono una ambivalenza/ambiguità del tutto e del niente, nella loro rappresentazione vero/fittizia, insegnamenti che son divenuti retaggio imprescindibile per i fotografi contemporanei.

E come direbbe Michelangelo: L’assoluta misteriosa realtà che nessuno vedrà mai – come le nuvole, metafora di vita, da sempre rappresentano una perenne ricerca di quanto sta oltre le cose e le immagini…

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Albertina WIEN – Exhibitions

BLOW-UP

ANTONIONI’S CLASSIC FILM AND PHOTOGRAPHY

30 April 2014 – 17 August 2014

Michelangelo Antonioni’s 1966 cult film Blow-Up and its various references to photography are the focus of the Albertina photo exhibit of the same name. For the first time, photographs classified according to thematic emphases will be shown which have proven to be characteristic for Antonioni’s film in various respects, and which also illustrate important artistic positions in the history of photography and art.

Blow-Up occupies a unique position, not only in the history of film, but also in the history of photography. There is hardly another feature film that has shown the diverse areas of photography in such a differentiated fashion, and which attempts to fathom them in such a detailed and timeless manner. The photographic spectrum in Blow-Up is accordingly broad, extending from fashion photography through social reporting and pop art to abstract photography. The Blow-Up exhibit presents these diverse themes and their relation to one another in several chapters. In addition to film stills, both works that can actually be seen in Blow-Up and photographs illuminating the cultural and artistic context of the film production, London of the Swinging Sixties, will be shown. Among the exhibited photographers are thus found such central artists as David Bailey, Terence Donovan, Richard Hamilton, John Hilliard, Don McCullin, Ian Stephenson, John Stezaker and many more.

In addition to this, the famous photos from Blow-Up of a pair of lovers in a park, taken secretly by the protagonist of Antonioni’s story, can also be viewed. The protagonist believes that he has “documented” a murder by chance with these images. However, the photos turn out to provide only ambivalent evidence, because even enlargements or blow-ups of these photos don’t reveal the presumed corpse. This cinematic study of the representation of images and their ambivalence has since provided the artistic basis for the works of a variety of contemporary photographers, which demonstrates that Blow-Up has retained its cultural relevance since its creation in 1966.

INTERPELLANZA – Presentata dal consigliere Matteo Fornasini (FI)
Richiesta in merito al programma ‘Ferrara e il sisma: crisi come opportunità?’
04-08-2014

Il consigliere comunale Matteo Fornasini (gruppo FI) ha interpellato il sindaco Tiziano Tagliani e il vicesindaco Massimo Maisto in merito al programma ‘Ferrara e il sisma: crisi come opportunità?’.

LAVORI PUBBLICI – Intervento al via dal 6 agosto con chiusura al transito
Nuovo manto stradale in via Miniera
04-08-2014

Prenderanno il via mercoledì 6 agosto, salvo avverse condizioni meteo, i lavori di rifacimento del manto stradale di via Miniera, nel tratto compreso tra via della Pace e corso del Popolo. Nel periodo di esecuzione dell’intervento il tratto interessato sarà chiuso al transito dei veicoli (ammessi residenti e autorizzati).

APPRENDISTI SCIENZIATI – Laboratorio per bambini il 7 agosto alle 21 al parco urbano
Viaggiando nello spazio alla scoperta di stelle e pianeti
04-08-2014

Un viaggio nello spazio per esplorare il cielo stellato con l’aiuto di un planetario. E’ questa la nuova avventura che attende i ragazzi dai 7 ai 12 anni che giovedì 7 agosto dalle 21 prenderanno parte al nuovo laboratorio per ‘Apprendisti scienziati’ organizzato dal Museo civico di Storia naturale al parco urbano Bassani (nell’area adiacente al tiro con l’arco – ingresso via Bacchelli, piscina comunale).
I piccoli partecipanti potranno conoscere le costellazioni principali, il significato del loro nome e le leggende a cui si ispirano e potranno imparare a orientarsi con le stelle.
Per partecipare è necessaria la prenotazione da effettuare contattando la sezione didattica del Museo di Storia naturale: tel. 0532 203381 – 206297, dal lunedì al venerdì dalle 9,30 alle 12,30 o all’indirizzo dido.storianaturale@gmail.com (info su www.comune.fe.it/storianaturale) (partecipazione al costo di 4 euro a persona).

ECONOMIA SOLIDALE – Approvata dalla Regione il 22 luglio 2014, ha coinvolto le numerose realtà dei territori
Emilia Romagna: l’economia solidale si fa legge
04-08-2014

Non fare da soli tutto quello che è possibile fare insieme è questa l’essenza del nuovo Progetto di legge regionale “Norme per la promozione e il sostegno dell’economia solidale” impulsato dal CRESER

Con il voto del 22 luglio 2014 l’Assemblea regionale dell’Emilia Romagna ha dato il via libera a una tra le prime leggi italiane che normano il vasto settore dell’economia solidale. Un arcipelago di organizzazioni, piccoli produttori, consumatori consapevoli, aziende sostenibili che formano l’asse portante di un’economia ecologica e solidale.
La proposta, non esaustiva nei temi, indica Principi e Valori di riferimento: delinea il potenziale di uno sviluppo esteso quanto intenso dell’Economia Solidale.
Oltre alla novità assoluta della sua elaborazione “dal basso”, partecipata e condivisa nei territori e nelle reti dell’economia solidale, grazie al coinvolgimento attivo delle varie associazioni rappresentate nel CRESER, nel “Progetto di Legge regionale” è rilevante l’assenza di richiesta di finanziamenti esclusivi.
L’obiettivo ben più ambizioso è quello di sollecitare l’Economia solidale ad esplicitare la propria progettualità innovativa attraverso strumenti istituzionali di supporto per la propria migliore gestione: un FORUM regionale nel quale confrontarsi supportato da un Tavolo Permanente composto da membri della Regione e da membri dell’Economia Solidale; un Osservatorio per monitorare i progetti attivi sulla base di indicatori qualitativi come il BES, Benessere Equo e Sostenibile, elaborato da ISTAT e CNEL.
Il progetto di legge regionale “Norme per la promozione e il sostegno dell’economia solidale”, già approvato in Commissione Politiche Economiche il 12 Giugno scorso, è stato discusso ed ulteriormente anche in aula consigliare il 22 Luglio 2014.
Secondo il Coordinamento Regionale per l’Economia Solidale E-R “questo risultato è un esempio concreto di come si può produrre innovazione e qualità nelle procedure e nei contenuti di Istituzioni e Amministrazioni se ci si orienta a non fare da soli ciò che è possibile fare insieme”.

Per il Coordinamento Regionale per l’Economia Solidale E-R (CRESER) e per maggiori informazioni scrivere a creser@mail.com (sito internet www.creser.it).

Comunicato a cura del CRESER

PROTEZIONE CIVILE REGIONALE – Ultimi aggiornamenti a cura dell’Agenzia regionale
Tutti gli avvisi e le allerte pubblicate sul sito internet ufficiale – Previsti temporali (ALLERTA n. 130/2014)
04-08-2014

L’Agenzia regionale di Protezione civile dell’Emilia Romagna ha emesso un’allerta (n.130/2014) per le prossime ore (valida dalle 12 alle 20 del 5/08/2014) con previsione di temporali nel territorio ferrarese.

>> GLI AVVISI E LE ALLERTE DELLA PROTEZIONE CIVILE dell’Emilia Romagna

(Aggiornamento AVVISI e ALLERTE a cura degli uffici della Protezione Civile Regionale)

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COMUNE DI FERRARA


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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Francesco Monini
direttore responsabile


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